METODI E APPRENDIMENTO PER LA DIDATTICA ON LINE

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METODI E APPRENDIMENTO PER LA DIDATTICA ON LINE by Mind Map: METODI E APPRENDIMENTO PER LA DIDATTICA ON LINE

1. METODI PER LA DIDATTICA ON LINE

1.1. Individualizzazione

1.1.1. Lo scopo è quello di adattare il processo di istruzione alle necessità di ogni singolo allievo, mantenendo fisso l'obiettivo prefissato

1.1.2. Può essere attuata semplificando il materiale didattico, modificando alcune modalità di comunicazione o percorsi di recupero o sostegno tra pari

1.1.3. percorso formato da obiettivi, fasi, materiali, modalità d'intervento prestabiliti a monte

1.2. Mastery Learning

1.2.1. Modalità specifica dell'insegnamento Individualizzato attuato collettivamente sull'intero gruppo

1.2.2. Rispetto dei ritmi, dei tempi di elaborazione e delle capacità individuali con lo scopo di far raggiungere ad ognuno almeno degli obiettivi minimi prestabiliti

1.3. Personalizzazione

1.3.1. Sviluppo della dimensione sociale ed individuale di ogni discendente in quanto persona

1.3.2. Critica: calo del tempo per la riflessione del proprio processo formativo

1.4. Learning by doing

1.4.1. Imparare facendo, deriva dall'attivismo pedagogico

1.4.2. La scuola deve essere in grado di impartire le informazioni e i valori del tempo in cui si vive

1.5. Il lavoro in gruppo e il Cooperative Learning

1.5.1. Interesse del gruppo nella didattica per permettere al discendente di sviluppare le sua capacità relazionali e di socialità

1.5.2. Elementi critici di questo motodo

1.5.2.1. L'eterogenea competenza tecnologica dei partecipanti

1.5.2.2. Soddisfacimento dei bisogni di identità e autostima

1.5.2.3. Socializzazione difficoltosa

1.5.3. Criteri di composizione di un gruppo

1.5.3.1. Numerosità dei gruppi

1.5.3.2. Formazioni libera o decisa dal docente

1.5.3.3. Livello di omogeneità/eterogeneità dei componenti

1.5.4. Tattiche e tecniche del lavoro di gruppo

1.5.4.1. Sequenziale

1.5.4.2. Prallelo

1.5.4.3. Reciproco

1.5.4.4. Tecnica interessante: Brainstorming

1.6. Metodo globale

1.6.1. Le diverse metodologie devono prevedere parti espositive e operative basate sulla comprensione ed elaborazione delle forme e delle immagini globali per poi passare ai singoli elementi che la compongono

1.7. Multiple Approaches Understanding

1.7.1. Utilizzo di diverse strategie didattiche e tecniche: ENTRY POINTS

1.7.1.1. Permettono di sollecitare lo studente in base alle alle proprie intelligenze sviluppate

1.7.2. Svantaggi del metodo

1.7.2.1. Metodo oneroso e richiede una conoscenza approfondita del discendente

1.7.2.2. Applicazione on line risulta difficile da gestire in modo asincrono

1.8. Goal Based Scenario

1.8.1. "Saper come si fa qui"

1.8.2. Obiettivo: promuovere lo sviluppo delle abilità nello stesso contesto in cui poi verranno utilizzate

1.8.3. Compito del docente è valutare se i discendenti sono in grado di procedere in autonomia

1.9. The Elaboration Theory

1.9.1. Teoria presente all'interno del Instructional Design

1.9.2. Adatto per la comprensione di argomenti appartenenti a un dominio mediamente complesso

1.9.3. Divisione sequenziale dei contenuti o dei compiti da realizzare

1.9.3.1. Visione olistica dell'argomento

1.9.4. Reigeluth

1.9.4.1. Utilizzo di 2 approcci

1.9.4.1.1. A "spirale"

1.9.4.1.2. Approccio che permetta di focalizzare i principi da utilizzare per la risoluzione

1.9.5. Metodo con 2 livelli di complessità

1.9.5.1. ogni sequenza deve mantenere il medesimo obiettivo per ciascun elemento

1.9.5.2. Implementazione on line delle sequenze sia teoriche che operative

1.10. Principi generali di Merrill

1.10.1. Buona efficacia dell'intervento didattico indipendentemente dalle variabili specifiche

1.10.1.1. Problem

1.10.1.2. Activation

1.10.1.3. Demostration

1.10.1.4. Application

1.10.1.5. Integration

2. PARADIGMI CLASSICI DELL'APPRENDIMENTO

2.1. Comportamentismo

2.1.1. Apprendimento per associazione

2.1.1.1. Discendente senza conoscenze (tabula rasa)

2.1.1.2. Apprendimento totale è la somma dei singoli apprendimenti

2.1.1.3. Si stabiliscono i collegamenti tra i contenuti in modo da creare le associazioni

2.1.1.4. Istituzione Programmata lineare (Skinner) e/o ramificata (Crowder)

2.2. Gestalt

2.2.1. Apprendimento per comprensione delle strutture

2.2.1.1. Il discendente possiede delle preconoscenze

2.2.1.2. Quando viene colta la struttura globale degli elementi da imparare e comprese le relazioni tra essi

2.2.1.3. Si individuano ed evidenziano graficamente le relazioni intercorrenti tra gli elementi

2.2.1.4. Uso intensivo di schemi e mappe cognitive

2.3. Attivismo pedagogico

2.3.1. Apprendimento per scoperta

2.3.1.1. Il discendentepossedere preliminarmente le ipotesi e successivamente svilupparle per trovare una spiegazione ai problemi

2.3.1.2. Attività di ricerca delle risposte ai problemi che i contenuti forniti lasciano aperti

2.3.1.3. Far ripercorrere ai discendenti l'originario percorso di esplorazione che ha condotto i ricercatori originari a scovare a acquisire le conoscenze che si vogliono apprendere

2.3.1.4. Software che permettono di ricercare informazioni, svolgere problem solving contestualizzati, simulare esperimenti

2.4. Socio-Costruttivismo

2.4.1. Apprendimento attraverso la costruzione sociale

2.4.1.1. Il discendente possiede modelli e teorie ingenue

2.4.1.2. Il progressivo adeguamento da parte delle strutture cognitive o delle organizzazioni mentali alle nuove situazioni che si presentno

2.4.1.3. Si evidenzia il conflitto cognitivo derivato dall'inadeguatezza delle pre-conoscenze e s'invia alla ricerca-costruzione di nuove teorie

2.4.1.4. Uso di strumenti di comunicazione, collaborazione e cooperazione