Teoria e Metodologia del movimento umano

Get Started. It's Free
or sign up with your email address
Teoria e Metodologia del movimento umano by Mind Map: Teoria e Metodologia del movimento umano

1. Funzioni del movimento

1.1. Sviluppo capacità intellettive

1.1.1. rapporto con l'ambiente stimolatore di elaborazione info

1.1.1.1. migliora funzionalità delle vie afferenti

1.1.2. sollecitazioni sviluppano processi alla base della memoria

1.1.2.1. aumento di opportunità di elaborazione delle informazione e maggior capacità di gestione delle stesse

1.1.3. sviluppo competenze linguistiche

1.1.4. stimolo cervello per la maggior quantità di informazioni

1.1.5. aumento opportunità elaborazione derivate dal maggior numero di informazioni

1.1.6. schemi di movimento aiutano capacità e competenze cognitive

1.1.7. prevenzione squilibri di affettività (complesso inferiorità)

1.1.8. aiuto nel gestire situazioni di successo e insuccesso

1.1.8.1. morale autonoma e consapevole

1.2. Miglioramento mantenimento e conservazione funzionalità organismo

1.2.1. Sviluppo e Conservazione dell'apparato scheletrico

1.2.1.1. stimoli ben ponderati aiutano lo sviluppo osseo e ne preservano l'invecchiamento

1.2.2. mantenimento e miglioramento funzionalità articolare

1.2.2.1. mantenimento fisiologico mobilità articolare

1.2.2.2. irrobustimento e stabilità articolazione

1.2.2.3. aumento o recupero mobilità

1.2.2.4. prevenzione processi degenerativi

1.2.3. mantenimento tono, ipertrofia muscolare e maggior resistenza allo sforzo

1.2.3.1. mantenimento tono posturale

1.2.3.2. ipertrofia funzionale e incremento forza e potenza

1.2.3.3. mantenimento lunghezza fisiologica

1.2.3.4. mantenimento miglioramento morfologia del corpo

1.2.3.5. aumento funzionalità muscolare derivante dalla maggiore capilarizzazione

1.2.4. miglioramento funzionalità cardiocircolatoria

1.2.4.1. migliora tempi recupero

1.2.4.2. migliora nutrimento cuore

1.2.4.3. riduzione pressione

1.2.4.4. prevenzione trombosi

1.2.5. miglioramento funzionalità respiratoria

1.2.5.1. riduzione dei tempi di recupero

1.2.5.2. no fiatone

1.2.5.3. diminuzione frequenza respiratoria sotto sforzo e a riposo

1.2.5.4. aumento apnea

1.2.5.5. efficienze apparato (minor dispendio energetico)

1.2.6. prevenzione ipocinesi e analfabetismo motorio

1.2.7. welness (benessere)

1.2.7.1. equilibrio tra pensiero e movimento

1.2.7.1.1. cinestesi individuale positiva

1.3. Movimento e funzione comunicativa

1.3.1. comunicazione intrinseca

1.3.1.1. personale e soggettivo

1.3.2. crescita sociale influenzata dalle esperienze motorie

1.4. Crescita motoria

1.4.1. condizionata da genetica - influenzata da ambiente

1.5. componenti e strutture del movimento

1.5.1. posture

1.5.2. schemi posturali o atti motori segmentari

1.5.2.1. senza modificare posizione del corpo

1.5.3. schemi motori o atti motori globali

1.5.3.1. modifica postura o traslazione

1.6. Educazione globale

1.6.1. per lo sviluppo di competenze in altri ambiti

2. Forme e Classificazioni del movimento

2.1. Motricità primitiva

2.1.1. solo riflessa

2.1.1.1. movimenti massivi incontrollati

2.1.1.2. movimenti atetotici

2.2. Motricità riflessa

2.2.1. Sinapsi coinvolte

2.2.1.1. arco riflesso Monosinaptici

2.2.1.2. arco riflesso Polisinaptici

2.2.1.2.1. risposta mediata da interneuroni

2.2.1.2.2. interneuroni attenuano e modulano l'automatismo

2.2.2. in base al tipo di stimolo

2.2.2.1. tipo di stimolo

2.2.2.1.1. propriocettivi - afferenze interne muscolari, articolari e vestibolari

2.2.2.1.2. esterocettivi - afferenze tatto e gusto

2.2.2.1.3. telecettivi - afferenze acustiche, visive e olfattivie

2.2.2.1.4. enterocettive - afferenze muscolatura liscia

2.2.2.1.5. nocicettivi - afferenza dolorifica

2.2.3. Stiramento e Flessione

2.2.3.1. riflessi da stiramento

2.2.3.1.1. importanti per la stazione eretta

2.2.3.2. riflessi da flessione

2.2.3.2.1. reazione di difesa

2.2.4. Ontogenesi

2.2.4.1. grasping

2.2.4.2. riflesso posturale labirintico del capo

2.2.5. Riflessi condizionati o acquisiti

2.2.5.1. riflessi che vengono automatizzati col tempo successivamente a stimoli ripetuti

2.2.5.1.1. es equilibrio

2.2.6. Stretch - reflex

2.2.6.1. riflesso miotatico monosinaptico

2.2.6.1.1. fusi muscolari (parallelo)

2.2.6.1.2. organi tendinei del golgi (in serie)

2.2.7. interneuroni modulano la risposta

2.2.7.1. Mediano e fungono da interfaccia tra le varie afferenze sensoriali e propriocettive. Possono essere inibitorie o eccitatorie

2.2.7.1.1. es Riflesso Flessorio

2.2.8. Riflesso estensorio crociato

2.2.8.1. avviene quando ritraendo un arto inferiore in seguito ad uno stimolo che ha provocato il riflesso flessorio, anziché cadere a terra, vengono attivati i muscoli estensori e inibiti i muscoli flessori dell'arto opposto.

2.2.8.1.1. estensione muscolatura estensoria del lato opposto per mantenere equilibrio

2.2.9. Velocità modulazione riflessa

2.2.9.1. Reazioni M1 - 30-50ms

2.2.9.1.1. monosinaptico da stiramento

2.2.9.2. Reazioni M2 - 50-80ms

2.2.9.2.1. Polisnaptico da stiramento

2.2.9.3. Reazioni Indotte -80 -120 ms

2.2.9.3.1. quando in seguito ad M1 e M2 subentrano fattori esterni che stimolano una reazione

2.2.9.4. Reazioni M3 - 120-180 ms

2.2.9.4.1. volontarie

2.3. Motricità volontaria

2.3.1. 1. Input - analizzatori sensoriali

2.3.1.1. esterocettive

2.3.1.1.1. analizzatore visivo

2.3.1.1.2. analizzatore uditivo

2.3.1.1.3. analizzatore tattile

2.3.1.2. propriocettive o cinestetico

2.3.1.2.1. fusi neuromuscolari

2.3.1.2.2. organi muscolo tendinei del Golgi

2.3.1.2.3. propriocettori vestibolari

2.3.1.2.4. propriocettori articolari

2.3.1.3. enterocettive

2.3.1.3.1. Sensazioni profonde, dolorifiche, benessere, bisogni primari

2.3.1.4. Vie afferenti della sensibilità somatica

2.3.1.4.1. Propriocettori del muscolo scheletrico sono A-alfa

2.3.1.4.2. meccanorecetteroi cutanei sono assoni tipo A-beta a velocità intermedia

2.3.1.4.3. somato sensoriali (dolore, prurito) tipo A-gamma e sono più lente

2.3.1.4.4. Via Trigeminale

2.3.2. 2. elaborazione - Controllo corticale del movimento

2.3.2.1. Controllo Spinale

2.3.2.1.1. movimenti riflessi

2.3.2.2. controllo Corticale volontario

2.3.2.2.1. circuiti corteccia - gangli della base - talamo dorsale

2.3.2.2.2. circuito corteccia- nuclei pontini - cervelletto - talamo

2.3.2.3. Cervelletto

2.3.2.3.1. coordinamento e sincronizzazione movimenti

2.3.2.3.2. regolazione del tono posturale e funzionale

2.3.2.3.3. controllo equilibrio

2.3.2.3.4. programma motorio elaborato dalla corteccia viene confrontato con il risultato per eventuali aggiustamenti

2.3.3. 3. Fase esecutiva - vie Efferenti

2.3.3.1. via laterale (piramidale) controllata dalla corteccia (movimento volontario)

2.3.3.1.1. durante apprendimento quando è necessario controllare ogni movimento

2.4. motricità AUTOMATIZZATA

2.4.1. espressioni di apprendimento di abitudini o abilità sportive

2.4.2. controllo automatismi

2.4.2.1. programmi motori o pattern

2.4.3. Memoria chinestetica

2.4.3.1. memoria per atti motori o gesti sportivi

2.4.3.2. si formano per ripetizione e difficilmente si dimenticano

2.4.3.3. suddivisione (Schmidt e Wrisberg)

2.4.3.3.1. Magazzino sensoriale a breve termine

2.4.3.3.2. Memoria a Breve termine

2.4.3.3.3. Memoria lungo termine

2.4.4. via ventromediale (extrapiramidale) controllata dal tronco encefalico (AUTOMATIZZATA, posture e locomozione)

2.4.4.1. vie efferenti (discendenti)

2.4.4.1.1. fascio vestibolo spinale- posizione del capo

2.4.4.1.2. fascio tettospinale - orienta capo e occhi verso lo stimolo

2.4.4.1.3. fascio reticolo spinale pontino

2.4.4.1.4. fascio reticolo spinale bulbare

2.4.4.2. Ruolo di controllo e serbatoio per recupero dei programmi motori

2.5. Classificazioni

2.5.1. neurofisiologico

2.5.1.1. primitvi

2.5.1.1.1. legati a sopravvivenza

2.5.1.2. automatici

2.5.1.2.1. condizionati (appresi)

2.5.1.2.2. incondizionati (genetica)

2.5.1.3. volontari

2.5.1.3.1. voluti - richiedono attenzione

2.5.1.4. automatizzati

2.5.1.4.1. trasformazione dei volontari grazie alla ripetizione, economici e precisi

2.5.1.5. patologici

2.5.2. biomeccanico

2.5.2.1. traslatori

2.5.2.2. rotatori

2.5.2.3. roto traslatori

2.5.3. chinesiologico

2.5.3.1. flessione

2.5.3.1.1. riduce l'angolo tra 2 segmenti, piano sagittale

2.5.3.2. estensione

2.5.3.2.1. aumenta angolo tra 2 segmenti, piano sagittale

2.5.3.3. rotazione

2.5.3.3.1. attorno ad un asse di movimento, piano trasversale, asse longitudinale

2.5.3.4. adduzione

2.5.3.4.1. avvicina segmento ad asse mediale , piano frontale

2.5.3.5. abduzione

2.5.3.5.1. allontana segmento ad asse mediale, piano frontale

2.5.3.6. pronazione

2.5.3.6.1. rotazione avambraccio palmo in basso

2.5.3.7. supinazione

2.5.3.7.1. rotazione avambraccio palmo in alto

2.5.3.8. protrazione

2.5.3.8.1. clavicola ruota verso avanti sul piano orizzontale

2.5.3.9. retrazione

2.5.3.9.1. rotazione clavicola vero dietro sul piano orizzontale

2.5.3.10. elevazione

2.5.3.10.1. traslatoria di bacino o scapola verso alto

2.5.3.11. depressione

2.5.3.11.1. traslatoria di bacino o scapola verso basso

2.5.3.12. antiversione

2.5.3.12.1. bacino ruota avanti con aumento lordosi

2.5.3.13. retroversione

2.5.3.13.1. bacino ruota indietro con diminuzione lordosi

2.5.3.14. eversione

2.5.3.14.1. piede ruota interno solleva parte laterale

2.5.3.15. inversione

2.5.3.15.1. iede ruota esterno solleva parte mediale

2.5.4. motorio

2.5.4.1. Forza

2.5.4.2. rapidità

2.5.4.3. resistenza

2.5.4.4. mobilità

2.5.4.5. orientamento spaziale

2.5.4.6. orientamento temporale

2.5.4.7. combinazione

2.5.4.8. ritmizzazione

2.5.4.9. grado di partecipazione del soggetto

3. Posture e Schemi motori

3.1. Posture

3.1.1. apparentemente statiche, con continui aggiustamenti

3.1.2. connotazione anche psicologica

3.1.3. Atteggiamenti e posizioni del corpo

3.1.3.1. atteggiamenti parziali o posizioni del corpo, figure statiche assunte dalle parti del corpo o dal corpo in toto, indipendenti dal mondo esterno

3.1.3.1.1. busto

3.1.3.1.2. arti

3.1.3.2. atteggiamenti combinati: figure assunte da più parti del corpo (da 2 a 5)

3.1.3.2.1. tipo

3.1.3.2.2. ruotato

3.1.3.2.3. arco

3.1.3.2.4. ginocchio

3.1.3.2.5. raccolta

3.1.3.2.6. massima raccolta

3.1.3.2.7. squadra

3.1.3.2.8. massima squadra

3.1.3.3. posizioni: rapporti di parti del corpo e del corpo in toto con il mondo esterno

3.1.3.3.1. prese

3.1.3.3.2. attitudini

3.1.3.3.3. stazioni

3.2. Schemi motori statici e posturali

3.2.1. interessano unica articolazione

3.2.2. Piani e assi movimento

3.2.2.1. Piano Sagittale - asse trasversale

3.2.2.1.1. DX-SX

3.2.2.2. Piano Frontale - asse sagittale

3.2.2.2.1. FRONT - BACK

3.2.2.3. Piano Orizzontale - longitudinale

3.2.2.3.1. UP-DOWN

3.3. Schemi Dinamici

3.3.1. AFFERRARE

3.3.1.1. DEFINIZIONE: sfruttare capacità prensile per bloccare attrezzo

3.3.1.2. TIPOLOGIA: simmetrico/asimmetrico, statico/dinamico, con mani/piedi/tronco

3.3.1.3. ABILITA' PREESISTENTI: Prensione

3.3.1.4. CAPACITA' CONDIZIONANTI orientamento spazio temporale per valutazione distanze, spostamenti e traiettorie, tempismo

3.3.1.5. ERRORI: distogliere percezione visiva dall'oggetto, mancanza tempismo, non assecondare nella presa la direzione dell'attrezzo

3.3.2. ARRAMPICARSI

3.3.2.1. DEFINIZIONE: procedere in altezza utilizzando prese e trazioni con parte superiori e spinte parte inferiore

3.3.2.2. TIPOLOGIA: in funzione dell'attrezzo

3.3.2.3. ABILITA' PREESISTENTI: saper impugnare, saper operare spinte e trazioni, saper rimanere e procedere carponi, stare appesi

3.3.2.4. CAPACITA' CONDIZIONANTI combinazione motoria, orientamento spazio temporale, controllo emotività (paura), forza resistente

3.3.2.5. ERRORI: mancare prese o appoggi, utilizzo solo arti superiori, panico

3.3.3. ATTACCARE - DIFENDERE

3.3.3.1. DEFINIZIONE: non è uno schema unico, corrisponde a serie ludico motorie competitive

3.3.3.2. TIPOLOGIA: 1 vs 1 o squadra contro squadra

3.3.3.3. ABILITA' PREESISTENTI:minime abilità motorio sportive

3.3.3.4. CAPACITA' CONDIZIONANTI competenze intellettive, condizionali, coordinative

3.3.3.5. ERRORI: non capire obbiettivo gioco, subire l'iniziativa avversaria, non avere tattica o iniziativa

3.3.4. ATTERRARE

3.3.4.1. DEFINIZIONE: prendere contatto con il suolo senza perdere equilibrio, successivo a situazione di volo

3.3.4.2. TIPOLOGIA: simmetrica/ asimmetrica

3.3.4.3. ABILITA' PREESISTENTI: saper atterrare con assistenza diretta

3.3.4.4. CAPACITA' CONDIZIONANTI di equilibrio dinamico, di forza, di differenziazione cinestetica (per frenare con arti inferiori)

3.3.4.5. ERRORI: perdere equilibrio, sbagliare parte con cui si atterra, non ammortizzare con gli arti inferiori

3.3.5. CAMMINARE

3.3.5.1. DEFINIZIONE: avanzamento nello spazio senza fase di volo tramite successione appoggi arti inferiori

3.3.5.2. TIPOLOGIA: direzione, velocità, spazi liberi/occupati, terreni differenti,basi instabili

3.3.5.3. ABILITA' PREESISTENTI: saper stare in piedi

3.3.5.4. CAPACITA' CONDIZIONANTIi equilibrio statico e dinamico, orientamento spazio temporale

3.3.5.5. ERRORI: errato appoggio piede, eccessiva rigidità arto inferiore, mancata coordinazione superiore inferiore

3.3.6. COLPIRE - BATTERE - CALCIARE

3.3.6.1. DEFINIZIONE: capacità di produrre un impatto di breve durata con uno dei due arti superiori o inferiori per allontanare da sè un oggetto

3.3.6.2. TIPOLOGIA: di forza, di precisione, da fermo, con rincorsa

3.3.6.3. ABILITA' PREESISTENTI: saper lanciare

3.3.6.4. CAPACITA' CONDIZIONANTI buon tono muscolare, tempismo, coordinazione arti superiore e inferiore, differenziazione cinestetica

3.3.6.5. ERRORI: mancare attrezzo, non dosare forza o precisione, colpire ocn parte sbagliata

3.3.7. CORRERE

3.3.7.1. DEFINIZIONE: forma di traslocazione per procedere velocemente con successione di appoggi arto inferiore con tempo di volo

3.3.7.2. TIPOLOGIA: direzione spaziale, a balzi, differenti velocità, differenti durate, terreni e pendenze

3.3.7.3. ABILITA' PREESISTENTI: camminare equilibrarsi

3.3.7.4. CAPACITA' CONDIZIONANTI: orientamento spazio teporale, rapidità, reazione, resistenza

3.3.7.5. ERRORI: errato appoggio, insufficiente spinta del'arto, tronco troppo flesso o esteso, mancata coridnazione sup, inf

3.3.8. LANCIARE

3.3.8.1. DEFINIZIONE: allontanare da sè un oggetto

3.3.8.2. TIPOLOGIA: di forza, di precisione, simmetrico, da fermo/rincorsa

3.3.8.3. ABILITA' PREESISTENTI: saper afferrare e manipolare attrezzo, saperlo impugnare

3.3.8.4. CAPACITA' CONDIZIONANTI buon tono muscolare, differenziazione cinestetica, elaborare dati spazio-temporali, buona combinazione percettivo-motoria, capacità combinazione arti inferiori e tronco

3.3.8.5. ERRORI: azione poco fluida, errato dosaggio forza, ridotta ampiezza movimento, carenza di equilibrio durante il gesto

3.3.9. ROTOLARE

3.3.9.1. DEFINIZIONE: effettuare rotazione di 360° sul proprio asse long/trasversale

3.3.9.2. TIPOLOGIA: longitudinale, sagittale

3.3.9.3. ABILITA' PREESISTENTI: saper strisciare, saper rullare, conoscere le parti del corpo su cui rotolare

3.3.9.4. CAPACITA' CONDIZIONANTI orientamento spazio temporale, capacità di combinazione, capacità equilibrio dinamico, capacità differenziazione cinestetica

3.3.9.5. ERRORI: rotolamento incompleto, allineamento parti corpo non favorevole, intervento poco coordinato sia spaziale che temporale

3.3.10. SALTARE

3.3.10.1. DEFINIZIONE: staccare corpo da terra con spinta degli arti inferiori

3.3.10.2. TIPOLOGIA: estensione, elevazione, simmetrico, asimmetrico, da fermi con rincorsa

3.3.10.3. ABILITA' PREESISTENTI: saper scavalcare, salire, scendere, saper atterrare, saper correre

3.3.10.4. CAPACITA' CONDIZIONANTI forza veloce esplosiva, capacità equilibrio dinamico e volo, trasformazione, tempismo

3.3.10.5. ERRORI: timing errato nello stacco, non controllo fase di volo, non utilizzare arti superiori per lo slancio, non ammortizzare l'atterraggio

3.3.11. SCAVALCARE SUPERARE

3.3.11.1. DEFINIZIONE: abilità di superare un ostacolo, no volo con contatto

3.3.11.2. TIPOLOGIA:attrezzo, spazio esteso, attrezzo alto

3.3.11.3. ABILITA' PREESISTENTI: traslocare in quadrupedia, adeguare velocità di avvicinamento

3.3.11.4. CAPACITA' CONDIZIONANTI orientamento spazio- temporale per valutazione ostacolo, sapersi equilibrare in monopodalico

3.3.11.5. ERRORI: perdita equilibrio, errato avvicinamento (troppo o troppo poco), contatto non voluto con l'attrezzo

3.3.12. STRISCIARE

3.3.12.1. DEFINIZIONE: avanzare mantenendo a contatto con il terreno la parte ventrale o dorsale, trazionando con arti superiori e spingendo con quelli inferiori

3.3.12.2. TIPOLOGIA: ventrale, dorsale

3.3.12.3. ABILITA' PREESISTENTI: sollevare e fissare correttamente il capo, conoscenza tattile delle parti coinvolte

3.3.12.4. CAPACITA' CONDIZIONANTI tono funzionale distretti interessati, capacità combinazione nell'alternare spinta e trazione

3.3.12.5. ERRORI: incapacità di operare spinte e trazioni, non combinare bene spinte e trazioni

3.3.13. TRASLOCARE IN QUADRUPEDIA

3.3.13.1. DEFINIZIONE: procedere nello spazio utilizzando 4 appoggi del corpo

3.3.13.2. TIPOLOGIA: ventrale o prona, dorsale o supina, laterale e laterale incrociata

3.3.13.3. ABILITA' PREESISTENTI: sapersi sostenere sugli arti superiori

3.3.13.4. CAPACITA' CONDIZIONANTI forza resistente, combinazione e orientamento spazio temporale

3.3.13.5. ERRORI: mancata coordinazione arti superiori e inferiori, peso eccessivo arti superiori, ginocchia a terra

4. Capacità Motorie

4.1. qualità fisiche che ognuno possiede: hardware motorio e sono determinate geneticamente

4.1.1. Condizionali: quantità e intensità (dipendono dalla fisilogia)

4.1.1.1. Capacità di forza

4.1.1.1.1. capacità dei muscoli di opporsi attraverso contrazioni a resistenze esterne

4.1.1.1.2. Tono muscolare

4.1.1.1.3. modalità manifestazione

4.1.1.1.4. fattori influenzanti

4.1.1.1.5. Classificazione

4.1.1.1.6. Allenamento

4.1.1.1.7. Evoluzione

4.1.1.2. Capacità di Resistenza

4.1.1.2.1. capacità di protrarre attività motoria attraverso utilizzo di fonti aerobiche

4.1.1.2.2. Muoversi al ritmo più elevato possibile senza perdita di prestazioni

4.1.1.2.3. classificazione

4.1.1.2.4. fattori che influenzano

4.1.1.2.5. metodi miglioramento

4.1.1.2.6. evoluzione

4.1.1.3. Capacità di Rapidità - Velocità

4.1.1.3.1. realizzazione movimento nel minor tempo possibile

4.1.1.3.2. classificazione

4.1.1.3.3. Pre-requisiti

4.1.1.3.4. fattori che influenzano

4.1.1.3.5. miglioramento

4.1.2. Coordinative: qualità e tipo di risposta

4.1.2.1. Capacità di Reazione

4.1.2.1.1. reagire ad uno stimolo il più velocemente possibile

4.1.2.1.2. TT tempo totale necessario a percepire , identificare elaborare stimolo esterno e attuare risposta motoria

4.1.2.1.3. fattori influenzanti

4.1.2.2. Capacità di Equilibrio

4.1.2.2.1. consente posizione statica o dinamica senza cadere

4.1.2.2.2. proiezione del baricentro all'interno del poligono di appoggio

4.1.2.2.3. riflessi innati e riflessi condizionati

4.1.2.2.4. componenti neurofisiologiche

4.1.2.2.5. Statico

4.1.2.2.6. Dinamico

4.1.2.2.7. Strategie miglioramento

4.1.2.3. Capacità di Combinazione

4.1.2.3.1. integrazione in un'unica struttura movimenti parziali e segmentari secondo criteri temporali di successione o di simultaneità

4.1.2.3.2. tipologie combinazione

4.1.2.3.3. fattori influenzanti

4.1.2.4. Capacità di differenziazione cinestetica

4.1.2.4.1. presa di coscienza del tono muscolare e relativa capacità di usarlo per coordinare il giusto grado di tensione negli interventi segmentari

4.1.2.4.2. sensibilità cinestetica

4.1.2.4.3. tono muscolare

4.1.2.4.4. rilasciamento muscolare

4.1.2.4.5. fattori influenzanti

4.1.2.5. Capacità di Orientamento spazio-temporale

4.1.2.5.1. ci permette di organizzare i movimenti nella dimensione spazio-temporale

4.1.2.5.2. la percezione dei concetti si evolve

4.1.2.6. Capacità di ritmizzazione

4.1.2.6.1. organizzazione del movimento nel tempo

4.1.2.6.2. ritmi regolari/irregolari

4.1.2.6.3. fattori influenzantii

4.1.2.6.4. consente integrazione a livello sociale

4.1.2.7. Capacità di trasformazione

4.1.2.7.1. capacità di modificare un'azione motoria in funzione dell'evoluzione della situazione in modo che risulti più efficace

4.1.2.7.2. fattori influenzanti

4.1.3. Capacità di mobilità a articolare e elasticità muscolare

4.1.3.1. mobilità articolare

4.1.3.1.1. eseguire movimenti max ampiezza articolare

4.1.3.2. elasticità muscolare

4.1.3.2.1. capacità muscolo lasciarsi stirare

4.1.3.3. fattori determinanti

4.1.3.3.1. congeniti

4.1.3.3.2. legati allo sviluppo

4.1.3.3.3. utilizzo abituale articolazioni

4.1.3.4. fattori limitanti

4.1.3.4.1. strutture ossee

4.1.3.4.2. strutture articolari

4.1.3.4.3. componenti elastiche muscolo

4.1.3.5. metodi miglioramento

4.1.3.5.1. mobilizzazione attiva

4.1.3.5.2. mobilizzazione passiva

4.1.3.5.3. mobilizzazione mista

5. Controllo del movimento

5.1. Modello Controllo CIRCUITO CHIUSO

5.1.1. 1. sintesi afferente

5.1.2. 2. programmazione del movimento

5.1.2.1. elaborazione mentale del movimento

5.1.3. 3. confronto tra programma e valore reale

5.1.3.1. Feedback attraverso la sintesi re afferente

5.1.4. 4. Controllo regolazione attraverso il feedback

5.1.5. NON spiega i movimenti veloci ed automatizzati

5.2. Modello Controllo CIRCUITO APERTO

5.2.1. Esecutore: gli stadi dell'elaborazione dell'informazione

5.2.1.1. Input

5.2.1.1.1. Attivazione Pattern - Programmi motori

5.2.1.2. 1. Identificazione dello stimolo

5.2.1.3. 2. Selezione risposta

5.2.1.4. 3. Programmazione risposta

5.2.2. Effettore: il programma motorio periferico

5.2.2.1. 4. programma motorio

5.2.2.2. 5.midollo spinale

5.2.2.3. 6. muscoli

5.2.2.4. Output

5.2.3. Pratica motoria costruisce schemi motori complessi. Movimenti segmentari memorizzati in ordine (sequencing) e temporale (timing)

5.2.3.1. LTM (Long term Memory)

5.3. modello integrato (Schmidt e Wrisberg)

5.3.1. Closed loop

5.3.1.1. movimenti lenti fino a 3 correzioni al secondo

5.3.2. Open loop

5.3.2.1. inizio movimenti lenti e rapidi

5.3.2.2. movimenti rapidi

5.3.3. Modello integrato

6. Abilità e riuscita Apprendimento Motorio

6.1. Abilità motorie

6.1.1. Efficiente ed Efficace

6.1.1.1. attitudine di un individuo ad eseguire un movimento

6.1.1.1.1. rappresentano il software

6.1.2. competenza

6.1.2.1. abilità che persegue il risultato

6.1.3. derivano dall'utilizzo integrato delle capacità motorie condizionali e coordinative

6.1.4. tutti gli schemi motori di base + gesti tecnici fondamentali degli sport

6.2. Sport abilità chiuse (CLOSED SKILL)

6.2.1. presentano meccanismi di adattamento posturale basati su riflessi monosinaptici M1 e M2

6.2.1.1. atleta lancia un pattern pre costituito

6.2.2. M3 volontarie

6.2.3. competenze cognitive elementari

6.3. Sport abilità aperte (OPEN SKILL)

6.3.1. Sport di situazione

6.3.1.1. sistema intellettivo elaborativo

6.3.1.2. capacità cognitive importanti

6.3.1.2.1. elaborazione veloce informazione

6.3.1.2.2. capacità di anticipazione

6.3.1.2.3. capacità di finta

6.3.1.2.4. Quantità di alternative di azione

6.3.2. competenze cognitive intermedie (analisi situazione) e superiori (intuire inventare)

6.4. Apprendimento delle abilità (Kurt Meinel)

6.4.1. Coordinazione Grezza

6.4.1.1. lenta imprecisa

6.4.1.1.1. movimento volontario e controllato

6.4.2. Coordinazione fine

6.4.2.1. fluida parzialmente automatizzata

6.4.2.2. disponibilità variabile

6.4.2.2.1. automatizzato

6.5. Fattori che influenzano apprendimento motorio

6.5.1. Allievo

6.5.1.1. volontà

6.5.1.2. livello psicomotorio

6.5.1.2.1. grado di destrezza ed esperienze passate

6.5.1.3. comprensione del compito

6.5.1.4. ripetizioni del compito

6.5.1.5. Gratificazione Personale

6.5.1.5.1. insegnante deve proporre compiti adeguati

6.5.2. Insegnante

6.5.2.1. conoscenze culturali

6.5.2.2. conoscenza allievo

6.5.2.2.1. livello psicomotorio

6.5.2.3. capacità di programmare

6.5.2.3.1. obbiettivi

6.5.2.4. abilità comunicative (verbali e non)

6.5.2.4.1. anche al fine di far comprendere il compito e dare la giusta motivazione

6.5.3. ambiente

6.5.3.1. fisico

6.5.3.2. contesto sociale

6.6. Metodologia Apprendimento motorio

6.6.1. imitazione

6.6.1.1. ok per abilità semplici

6.6.1.2. scelta dei mezzi (insegnante)

6.6.1.3. tempi lunghi

6.6.2. tentativi ed errori/ intuizione

6.6.2.1. l'errore aiuta a trovare la soluzione al problema

6.6.2.1.1. metodo attivo e conivolgente

6.6.2.2. tempi lunghi e molti errori

6.6.3. comprensione del compito

6.6.3.1. prima capire e poi eseguire

6.6.3.2. trasmissione costante e continua di informazioni

6.6.3.3. tempi brevi e pochi errori

7. Movimento ed età dell'uomo

7.1. Età evolutiva

7.1.1. Neonatale

7.1.1.1. 0--3 mesi

7.1.1.1.1. movimenti atetotici

7.1.1.1.2. movimenti massivi incontrollati

7.1.1.1.3. grasping

7.1.1.1.4. riflesso labirintico del capo

7.1.1.2. 4-6 mesi

7.1.1.2.1. sollevamento tronco posizione seduta

7.1.1.2.2. sincinesia controlaterale

7.1.1.2.3. reazione a paracadute

7.1.1.3. 7-8 mesi

7.1.1.3.1. movimenti coordinati e intenzionali

7.1.1.3.2. dalla traslocazione prona a quella supina

7.1.1.3.3. strisciare

7.1.1.3.4. stazione eretta

7.1.1.3.5. reazione di equilibrio

7.1.1.4. 9-10 mesi

7.1.1.4.1. quadrupedia

7.1.1.4.2. riflesso entensorio crociato

7.1.1.5. 12-18 mesi

7.1.1.5.1. deambulazione autonoma

7.1.2. Prima infanzia 18 mesi - 3 anni

7.1.2.1. sperimentazione schemi motori di base

7.1.3. Seconda infanzia 3 - 5 anni

7.1.3.1. periodo favorevole agli apprendimenti

7.1.3.2. turgor primis

7.1.4. Fanciullezza 5 - 7 anni

7.1.4.1. giochi che favoriscano la socialità

7.1.4.2. proceritas prima

7.1.5. Seconda fanciullezza 8 - 11 anni

7.1.5.1. periodo d'oro

7.1.5.1.1. buon equilibrio peso-statura

7.1.5.2. turgur secundus

7.1.6. Pubertà 11-14 anni

7.1.6.1. insegnante come punto di riferimento

7.1.6.1.1. periodo nero (proceritas)

7.1.6.2. proceritas secunda

7.1.7. Adolescenza 14-18 anni

7.1.7.1. capacità coordinative con massimo sviluppo

7.1.7.2. perfezionamento sportivo

7.1.7.3. turgor tertius

7.2. Età stabilizzazione

7.2.1. Prima età adulta 20 -30 anni

7.2.1.1. piena espressione e graduale consolidamento delle caratteristiche individuali della motricità umana (Meinel)

7.2.1.2. tentativo di ottenere il massimo rendimento con il minimo sforzo

7.2.2. Media età adulta 30 - 50 anni

7.2.2.1. buona espressione capacità motorie

7.2.2.2. mantenere uno stile di vita attivo ritarda il processo di involuzione

7.3. Età involuzione

7.3.1. Tarda età adulta

7.3.1.1. 50-65 anni

7.3.1.1.1. processo di regressione

7.3.1.1.2. si accentua la diminuzione della prestazione

7.3.1.2. +65 anni

7.3.1.2.1. limitazione dei movimenti dovuti all'invecchimaneto

7.3.1.2.2. movimento come meccanismo di autoaffermazione e indipendenza