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7. Il secondo Ottocento : L’età dell’imperialismo
7.1. L’età del Positivismo, Decadentismo e Avanguardia
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7.1.2. Positivismo-una corrente di pensiero fondata sulla fiducia nella ragione e nella scienza che esalta il progresso.
7.1.3. Avanguardia-movimenti interdisciplinari, che si distinguono per l’atteggiamento di violenta rottura verso la tradizione culturale del passato e promuovono un’arte nuova con l’intento di scandalizzare il pubblico.
7.2. Eredità dell’Ottocento: ottimismo nel progresso
7.2.1. Il XX sì con prospettive di pace , di benessere e di grande fiducia nel progresso. Questo periodo fu chiamato “La Belle Époque”
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8. L’Italia nell’età giolittiana -tra fine Ottocento e inizio Novecento
8.1. Alla fine del XIX secolo l’Italia si trovava in una situazione di arretratezza economica politica e sociale.
8.2. La difficile situazione economica portò a un imponente movimento migratorio:decine di migliaia di italiani cercarono lavora all’estero soprattutto in Sudamerica gli Stati Uniti.
8.3. Grazie Giovanni Giolitti capo del governo del 1903 al 1914 l’Italia inaugurò una politica di dialogo e apertura verso le rivendicazioni dei lavoratori.
8.3.1. Giolitti portò a termine importanti riforme socio-politiche come: ampliò la legislazione sociale con l’obbligo del riposo settimanale, la tutela dei minori e l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
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9. Il primo Novecento
9.1. Naturalismo-corrente letteraria che si ispira al razionalismo positivista e si propone di descrivere in modo scientifico le trasformazioni della società e del progresso sulle classi più umili. La poetica naturalista penetra anche in Italia dove prende nome di Verismo grazie a Giovanni Verga, tuttavia gli autori ambientano le loro opere tra i contadini e i pescatori delle arretrate regioni meridionali.
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9.2. Giovanni Verga- la vita e la poetica
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9.5. Nato a Catania nel 1840, da una famiglia di proprietari terrieri, mostra si da subito un particolare interesse per la letteratura. A solo quindici anni scrive la sua prima opera ‘Amore e patria’
9.5.1. Le tecniche narrative di Verga sono 4:
9.5.2. L’eclissi del autore-rinuncia a esprimere giudizi e commenti
9.5.3. Lo straniamento-il contrasto tra il punto di vita del narratore e il punto di vista dell’autore
9.5.4. Linguaggio popolare-discorso indiretto,espressioni,proverbiali, termini dialettali
9.6. Regressione- narratore anonimo che adotta il punto di vista popolare della comunità descritta
9.7. I Malavoglia, Mastro-don Gesualdo
9.7.1. I Malavoglia-il romanzo è ambientato in Catania,ed è incentrato sulle drammatiche vicende di una famiglia di pescatori che volevano migliorare la loro situazione economica
9.7.1.1. Mastro don- Gesualdo- lil romanzo parla di un uomo che ha come unico scopo nella vita di accumulare ricchezze. Compie un percorso che da Mastro, cioè da muratore,lo porta a diventare Don,ovvero diventa nobile perché sposa una donna ricca che però non ama.
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9.9. Le tensioni internazionali: Gran Bretagna,Francia e i tre imperi
9.9.1. Francia- cercò di creare un sistema di alleanze in funzione anti tedesca e di espandere il proprio impero coloniale
9.9.1.1. I tre imperi
9.9.1.1.1. Impero austro-ungarico- era composto da molte nazionalità e alla fine dell’Ottocento’ diede il via a una politica espansionistica bei Balcani
9.9.1.2. Impero tedesco-protagonista di un notevole sviluppo economico ,s’impegnò nella competizione imperialistica
9.9.1.3. Impero russo- un impero molto arretrato, nacque un vasto movimento di opposizione sociale e politica che portò una rivoluzione
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9.9.3. Gran Bretagna- continuava ad essere una potenza economica,anche se il suo primato era ridimensionato dal rapido sviluppo degli Stati Uniti e della Germania
10. La Prima Guerra Mondiale- dalle origini del conflitto alla fine della guerra
10.1. Decadentismo-Nell’ottocento in Europa si diffonde una nuova corrente letteraria che critica la società industriale e rifiuta l’ottimismo positivista e il culto della scienza.
10.1.1. Gabriele D’Annunzio- la vita e la poetica
10.1.2. Nasce a Pescara nel 1863 e studia Roma senza tuttavia laurearsi.Allo scoppio della prima guerra mondiale Gabriele D’Annunzio conduceva la campagna per intervenire nella guerra
10.2. La rivoluzione russa-All’inizio del novecento l’impero russo viveva una profonda crisi
10.2.1. Lo zar Nicola secondo e represse qualsiasi tipo di opposizione di rivendicazione sociale.
10.2.1.1. In questo clima si rafforzò il partito socialdemocratico divido in due parti:Menscevichi e Bolscevichi
10.2.1.1.1. Dopo una feroce guerra civile tra menscevica chi e bolscevichi quest’ultima ebbe il sopravvento e Len rafforza il partito bolscevico.
10.2.1.2. Lo zar Nicola ll rinunciò al potere e si formò un governo repubblicano provvisorio di carattere liberarle
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10.6. Le tensioni e le rivalità tra gli Stati sfociarono la Prima Guerra Mondiale.
10.6.1. Il Stati europei erano legati da due sistemi di alleanze:
10.6.2. Triplice alleanza formata da Germania Austria Italia
10.6.3. Triplice intesa formata da Gran Bretagna Francia e Russia
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10.6.5. Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando ,erede al trono d’Austria ,venne ucciso in un attentato. Vienna accusò la Serbia di aver organizzato l’attentato e questa fu la scintilla che fece scoppiare la Prima Guerra Mondiale
10.6.5.1. Due eventi del 1917 segnarono le sorti della guerra: il ritiro della Russia e l’intervento statunitense contro la Germania
10.6.5.1.1. Il conflitto terminò l’11 novembre 1918 quando il governo tedesco firmò la resa.
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11. Giovanni Pascoli- la vita e la poetica
11.1. Nasce il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna. La sua vita è segnata da diversi lutti familiare che porta l’autore a proporre nelle sue opere il tema del nido.
11.1.1. Le sue opere sono fondate sull’attenzione delle piccole cose.
11.1.1.1. Temi: la natura,la morte,il nido familiare,la regressione all’infanzia
11.1.2. Stile:libero accostamento di immagini , frasi brevi, metafore,analogie e sinestesie.
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11.2. Myricea
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11.2.2. Un diario di impressioni, il poeta si sofferma a descrivere con precisione i lavori dei campi,il canto degli uccelli e altri aspetti della vita quotidiana. In questa raccolta è centrale il ricordo dei lutti familiari
12. Il dopoguerra
12.1. I trattati di pace
12.1.1. Nel 1919 a Parigi iniziò la conferenza di pace dove vennero approdati strumenti efficaci per garantire una pace giusta e di equilibri duraturi.
12.1.2. Il presidente Wilson stabili in 14 punti le linee che avrebbero dovuto guidare l’azione dei diplomatici europei nel disegnare i confini dell’Europa, ma queste indicazioni non vennero rispettate.
12.2. Società ed economia nel dopoguerra
12.2.1. Negli anni venti e trenta si diffuse la civiltà di massa caratterizzata dalla rivoluzione dei trasporti e dalla diffusione dei mezzi di comunicazione di massa. Il generale miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori portò la nascita del ‘tempo libero’ e alla diffusione di svaghi come le vacanze la pratica di sport. La condizione della donna conobbe una rapida evoluzione ,caratterizzata soprattutto dall’ottenimento del diritto di voto e di un più libero accesso al mondo del lavoro.
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12.3. Le democrazie occidentali
12.3.1. Dopo la Prima Guerra mondiale i sistemi democratici liberali attraversarono una profonda crisi
12.3.2. La Gran Bretagna perse il primato industriale ma rafforzò la propria posizione politica e commerciale a livello internazionale
12.3.3. La Francia uscì indebolita dalla guerra ma riuscì a godere di una discreta ripresa economica.
13. L’età del totalitarismo
13.1. Lo stalinismo e il fascismo
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