PIERO DELLA FRANCESCA (trattatista, matematico, artista)

Get Started. It's Free
or sign up with your email address
PIERO DELLA FRANCESCA (trattatista, matematico, artista) by Mind Map: PIERO DELLA FRANCESCA (trattatista, matematico, artista)

1. LA FLAGELLAZIONE DI CRISTO (Urbino)

1.1. Costituita da due scene distinte ma connesse. La bipartizione è accentuata anche dalla luce, che proviene da due direzioni diverse

1.1.1. All’aperto, in una strada con edifici rinascimentali, 3 uomini colloquiano. Essendo in primo piano, sembrano loro i veri protagonisti del dipinto e ci sono numerose interpretazioni sulla loro identità

1.1.2. All'interno di un monumentale portico marmoreo c'è la flagellazione di Cristo, legato ad una colonna. Accanto a lui ci sono i fustigatori e l'impassibile Ponzio Pilato

1.2. La prospettiva (con un unico punto di fuga) viene applicata in modo magistrale, e questo permette all'artista di rappresentare ampi spazi in una tavola di piccole dimensioni

1.3. Le figure sono immobili in una vitalità sospesa

2. SACRA CONVERSAZIONE (Urbino)

2.1. Opera più rappresentativa dell’arte di Piero della Francesca

2.2. Ricorda alcuni avvenimenti avvenuti tra il 1472 e il 1474

2.2.1. Nascita di Guidobaldo, erede di Federico

2.2.2. Morte di Battista sforza, moglie di Federico

2.2.3. Conquista di Volterra

2.3. La vergine è circondata da 6 santi e 4 angeli; sotto di lei, forse per indicare riverenza o per motivi estetici, si inginocchia Federico da Montefeltro, che ha deposto ai suoi piedi il Bastone del Comando in modo che la Vergine potesse proteggere lo Stato.

2.4. Il bambino tra le braccia della Vergine richiama il tema della pietà, così come il gioiello rosso che ha al collo (che è anche beneaugurante)

2.5. La scena si svolge in un edificio classico dalla struttura complessa (l’abside presenta un catino a conchiglia)

2.6. Luce e prospettiva hanno un ruolo fondamentale nel conferire tridimensionalità alle figure, evidenziandone i volumi

3. BATTESIMO DI CRISTO (National Gallery)

3.1. Doveva essere al centro di un polittico, concluso in seguito da un pittore senese

3.2. A destra, Giovanni Battista battezza Cristo, immobile al centro. A sinistra tre angeli assistono alla scena

3.3. Accanto a Gesù c'è un albero (noce)

3.3.1. Richiama la città di Sansepolcro, dove l'artista colloca il battesimo

3.3.2. Ripropone la solidità di Gesù, che copre con la sua chioma lo copre.

3.3.3. Con la sua chioma copre Gesù e una colomba, simboleggiante lo Spirito Santo.

3.3.4. Allude al legno della Croce

3.4. Probabilmente la tavola allude alla trinità, che si ritrova: - Nel momento biblico rappresentato - Nello schema geometrico/compositivo - Nei colori (rosso, blu e bianco)

3.5. Il significato del battesimo (spogliarsi dei peccati e iniziare una nuova vita), è rappresentato da un neofita a destra del Battista. Ancora più dietro troviamo Farisei e Sadducei

3.6. La luce morbida della volta celeste avvolge i corpi levigati, definendo un’atmosfera irreale

3.7. Gli elementi naturali danno profondità prospettica

4. DITTICO DEGLI UFFIZI (Galleria degli Uffizi, Firenze)

4.1. Committente: Federico di Montefeltro per rimanere legato alla consorte Battista Sforza dopo la sua morte

4.2. Due tavole raffigurano i coniugi di profilo. La loro unione è sottolineata nella continuità del paesaggio, nel quale sono dipinte le colline marchigiane.

4.2.1. Federico ha un abito e un berretto rossi, il suo volto è segnato da rughe e verruche.

4.2.2. Battista è pallida, ornata da un vestito elaborato e gioielli, che le impreziosiscono anche l’acconciatura dei capelli, rasati alla moda del tempo.

4.3. Nel retro delle tavole troviamo trionfi allegorici dei coniugi e scritte latine

5. STORIE DELLA CROCE (Arezzo)

5.1. SALOMONE E LA REGINA DI SABA

5.1.1. Affresco fortemente geometrico diviso in due scene distinte

5.1.1.1. Sulla sinistra, la regina venera il legno della croce coperta da un mantello azzurro e circondata dalle sue dame, che la proteggono. Sullo sfondo si nota una serva che aspetta e alcuni nobili che discorrono. Non ci sono molti elementi naturalistici a definire l’ambiente

5.1.1.2. A destra, all'interno di un porticato fastoso reso in prospettiva, la regina incontra Salomone. Al centro della composizione troviamo Salomone, saggio re d’Israele, mentre stringe la mano alla regina. La regina indossa un abito azzurro, Salomone un mantello dorato. I due sono circondati dai loro accompagnatori.

5.1.1.3. Accorgimenti utilizzati dall'artista

5.1.1.3.1. Sapiente uso della prospettiva per raffigurare il porticato e dare monumentalità ai personaggi

5.1.1.3.2. Geometria rigorosa nella rappresentazione degli uomini e nella ripartizione dell’affresco, in modo da risaltare otto elementi significativi

5.1.1.3.3. Tutte le figure sono situate nella metà inferiore dell’affresco

5.2. SOGNO DI COSTANTINO

5.2.1. Viene considerato il primo notturno dell’età moderna

5.2.1.1. L'artista raffigura il momento dell'alba, il momento dei sogni premonitori

5.2.2. Un angelo rivela a Costantino che di lì a poco avrebbe vinto una battaglia se avesse apposto sui suoi scudi la croce di Cristo

5.2.2.1. L'angelo illumina la scena recando in volo una croce luminosa. Inoltre, nella scena ci sono molti giochi di luci e ombre

5.2.3. Davanti alla tenda sono rappresentati due uomini armati

5.2.4. Le stelle rappresentano costellazioni reali

6. VITA

6.1. - 1412= nasce a Borgo San Sepolcro - 1439= Firenze, conosce alcune opere e artisti - 1449 = Ferrara, Corte degli Este - 1451 = Rimini, Tempio Malatestiano - 1440/1450 = entra in contatto con la corte urbinate - 12 ottobre 1492 = muore a Borgo San Sepolcro

7. TRATTATI

7.1. TRATTATO D’ABACO

7.2. TRATTATO SUI POLIEDRI (mai trattati fino a quel momento)

7.3. TRATTATO SULLA PROSPETTIVA (De prospectiva pingendi)

7.4. TRADUZIONE ILLUSTRATA DI ARCHIMEDE

8. STILE

8.1. - Tocco leggero e sapiente - Segno molto sottile (utilizzava una penna appuntita e uno stilo di metallo per segni acromi ) - Non ci sono disegni al di fuori di quelli nei trattati, ma teoria e tecnica pittorica sono strettamente nella produzione, come testimoniano gli schemi prospettici