LA DESTRA STORICA

LA DESTRA STORICA

Get Started. It's Free
or sign up with your email address
LA DESTRA STORICA by Mind Map: LA DESTRA STORICA

1. Si chiama così perché in parlamento i suoi deputati sedevano alla destra del presidente ed erano i seguaci di Cavour.

2. Dal 1861 al 1876

3. Tentò di creare un'Italia centralista, ma lo Stato era in crisi e perciò dovettero aumentare le tasse, soprattutto quella sul macinato. Ci furono molte proteste, ma la Destra continuò la sua politica. In Italia si quindi diffuse il malcontento e per questo scoppiò una violenta protesta nel meridione chiamata "brigantaggio", che il governo della Destra non capi e pensò solo a reprimere con la forza senza comprenderne le cause.

4. Rimase al potere fino al pareggio di bilancio ottenuto da Quintino Sella. Nel 1876 la Destra storica perse tutto l'appoggio e cadde, e al suo posto salì la Sinistra al governo.

5. esponenti principali: Ricasoli, Sella, Minghetti, Spaventa, Lanza, La Marmora, Visconti Venosta...

6. Formata da: conservatori, monarchici e quei cattolici che sono favorevoli ad un accordo con la chiesa di Roma; la cui estrazione sociale è quella dei proprietari terrieri, tendenzialmente liberisti in economia. Sostenevano soprattutto gli ideali di Cavour.

7. Il brigantaggio: il governo l'affronta con l'occupazione militare e le leggi marziali. Con lo scopo di debellarlo, nel 1863 venne proposta la legge "pica". Venne riformato il sistema scolastico e fatti finanziamenti statali alle superiori.

8. Politica Interna della Destra storica: Situazione economica: dopo l'assunzione d'Italia (1861), la penisola verte in uno stato di difficile condizione economica. II problema grave è quello della necessità di un pareggio del bilancio pubblico, la necessità di creare un mercato unificato, la realizzazione di una rete ferroviaria. Scelta economica: liberismo che conduce alla crisi della manifattura meridionale, mercato di sbocco per l'industria settentrionale. Si accentua il divario economico Nord-Sud. Politica fiscale: aumento del prelievo fiscale portò all'imposta sul macinato (1868) e ad un "corso forzoso" della banconota. Scelta politica: l'indirizzo centralistico portò l'estensione dello statuto Albertino in tutta Italia e all'istaurazione di prefetti. Situazione sociale: le differenze socio-economiche tra nord e sud portarono al problema della questione meridionale. C'erano, poi, il problema del brigantaggio, la questione della terra, la questione sanitaria e il ristretto suffragio per le notazioni politiche.

9. Politica Estera, Stato Chiesa della destra: la questione romana: tentativo di annettere lo stato pontificio all'Italia, Rifiuto di Papa Pio IX con l'appoggio di Napoleone III. Nel 1864 l'Italia stipula nella "Concezione di Settembre" un accordo con la Francia perché questa ritiri le sue forze da Roma. Viene emanato lI "sillabo" di Pio IX, raccolta di ottanta proposizioni che la chiesa condanna in modo assoluto come incompatibile con la dottrina cristiana. Nel 1871, dopo la presa di "Porta Pia", il governo italiano approva una serie di norme, la "Legge delle Guarentigie", che garantisce alla chiesa la piena libertà di culto e la piena sovranità sul Vaticano. II Papa dichiara di essere prigioniero dello Stato italiano e vieta a tutti i cattolici qualsiasi forma di partecipazione alla vita politica con il Non Expedit.