La classe come bottega di apprendistato cognitivo con tecnologie 2.0 Open Source per l\'intelligenza connettiva e una didattica costruttivista.

L\'integrazione digitale può cambiare la didattica, il ruolo degli studenti e dei docenti attraverso la trasformazione degli ambienti di apprendimento.

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Il progetto promuove la sperimentazione di setting innovativi per individuare nuovi possibili modelli formativi.

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Il costruttivismo sociale ha come punti di riferimento forti due concetti elaborati da L. Vygotskij e

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ripresi ed sviluppati in particolare da A. Leont’ev.

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1. La “mediazione culturale e sociale “: “la relazione tra soggetto e ambiente è sempre mediata dalla cultura e dai suoi sistemi simbolici” (Varisco 2002).

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2. Le “zone di sviluppo prossimale”: “distanza tra il livello attuale di sviluppo così come determinato dal problem solving autonomo e il livello di sviluppo potenziale così come è determinato attraverso il problem solving sotto la guida di un adulto o in collaborazione con i propri pari più capaci” (Vygotskij 1980). Il laboratorio è da intendersi in generale come una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e la progettualità, che coinvolge gli alunni nel pensare-realizzare-valutare

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attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri, che può essere attivata sia

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all’interno sia all’esterno della scuola, valorizzando il territorio come risorsa per

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l’apprendimento”. [Indicazioni per il curricolo, pag. 46].La conoscenza come valore condiviso. Le opportunità del sistema istruzione garantite dall’open source.

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L’Atelier di didattica costruttivista con le tecnologie 2.0 open source è un punto di pura esercitazione per insegnanti e educatori di ogni ordine di scuola e presenta strumenti metodologici e tecnologici per progettare e allestire attività di

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apprendimento supportate da tecnologie sociali e collaborative.

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L’Atelier mette al centro dell’attenzione le principali strategie didattiche

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d’uso della Lavagna Interattiva Multimediale WiiLD a favore di una didattica attiva e

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inclusiva, volta a potenziare le risorse e le differenze individuali, in modo

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particolare attraverso strategie di lavoro cooperativo e collaborativo

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secondo la teoria della \"zona di sviluppo prossimale\" proposta da Leov Semenovic Vygotskij e nello stesso tempo di valorizzarel\'apprendimento informale nella scuola basato sui presupposti teorici dell\'intelligenza connettiva (Derrick De Kerckhove).

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A tal fine si propone un modello integrato per l’insegnamento-apprendimento

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dell\'Informatica che utilizzi le TIC e in particolare il Web 2.0. L\'idea di fondo è quella di

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utilizzare un LMS per varie finalità: come piattaforma

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formativa e come concentratore di servizi del Web 2.0, integrato

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con l\'uso di una WiiLD (Lavagna Interattiva Multimediale) in classe. Gli

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strumenti da usare per l\'implementazione del modello sono

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da ricercare nel mondo del software libero quali Moodle,

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sapientemente affiancato dall\'uso integrato di una serie di

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utilissimi servizi web-based (social networking, blog, instant messaging, feed

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RSS, social bookmarking, mindmapping) e di ambienti per

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l\'attività collaborativa (Google Apps). Tali strumenti offrono

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l’opportunità di fare scuola in modo diverso, stimolando

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l’interazione dei giovani studenti anche al di fuori del

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canonico orario di lezione e sopportando costi pressoché

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nulli. È opportuno sottolineare come il modello sia

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esportabile per l’insegnamento-apprendimento di qualsiasi altra disciplina,

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anche in ambito universitario.

Bottega di apprendistato cognitivo