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ARTICOLO 42 por Mind Map: ARTICOLO 42

1. procedimiento de expropiación

1.1. 1) Apposizione del vincolo (dura 5 anni di norma

1.2. 2) Dichiarazione di pubblica utilità (una volta che scatta questa dichiarazione (entro 5 anni dall’apposizione del vincolo) ci sono 5 anni per procedere all’esproprio;

1.2.1. En estos 5 años, el propietario debe continuar pagando impuestos porque en ese momento es responsable

1.3. 3) Declaración de indemnización

1.4. Para encontrar al propietario de un territorio, la administración pública recurre al Catastro

1.5. Si no se respeta los tiempos, la expropiación es ilegítima.

1.6. quando si superano i 50 nominativi non si manda l’avviso ad ogni proprietario ma si pubblica la decisione di vincolare quel territorio sull’albo pretorio del comune interessato.

2. “La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati. La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale. La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità”

3. PROPRIETÀ PRIVATA

3.1. Le norme principale che regolano la proprietà sono contenute nel codice civile (3000 articoli) ma non solo. Non sempre il codice civile ci dà la risposta definita su un argomento ma va visto come una guida sui vari aspetti.

4. PROPRIETÀ PUBBLICA

4.1. beni del demanio

4.1.1. beni del demanio necessario (appartenente allo Stato)

4.1.1.1. Codice Civile. Articolo 822 “Fanno parte del demanio necessario i seguenti beni: lido del mare, rade, spiagge, porti che possono essere definiti demanio marittimo; fiumi, torrenti, laghi, altre acque definite pubbliche dalle leggi (demanio idrico); opere destinate alla difesa nazionale (demanio militare)”.

4.1.1.1.1. A partire dal ’92 i politici hanno iniziato a dire “perché tutte le aree costiere devono essere dello Stato? Lo Stato può benissimo cederle ai comuni.” Cosa rappresenta l’area costiera per uno Stato? Questa rappresenta la linea di confine

4.1.1.2. Una parte del demanio è pubblica per definizione. Un’altra parte è sempre pubblica e non afferisce necessariamente allo Stato ma anche ad altri Enti.

4.1.2. beni del demanio accidentale (appartenente a uno degli enti territoriali come regioni, province, comuni e città metropolitane)

4.1.2.1. può essere sia dello Stato sia degli Enti territoriali (regioni, comuni, province). L’articolo 824 del Codice Civile indica anche demanio stradale, ferroviario, nautico, di interesse archeologico.

4.1.2.1.1. I mercati rionali che hanno anche la finalità di dare sfogo diretto all’attività dell’agricoltore, stanno sul suolo pubblico ossia sul demanio accidentale. Un altro esempio è quello dei cimiteri che devono essere sul terreno demaniale comunale.

4.1.3. I beni demaniali sono fuori commercio; sono inalienabili, imprescrittibili, incapaci di possesso e di ipoteca. Sono estranei alle norme del diritto privato (entrano esclusivamente solo nel diritto amministrativo. Questo è un aspetto importante). Questi beni sono soggetti all’esecutorietà degli atti amministrativi, significa che l’ente proprietario (stato o ente territoriale) può emettere un atto amministrativo a tutela del proprio bene.

4.2. beni del patrimonio

4.2.1. I beni patrimoniali sono diversi dai precedenti poiché lo Stato detiene questi beni (è sempre lui il proprietario) a titolo di proprietà privata. Lo Stato può usare quel bene secondo i criteri della proprietà privata. Questi beni sono regolati dal diritto civile.

4.2.1.1. Lo Stato deve muoversi con la finalità di migliorare l’interesse del popolo.

4.2.1.1.1. Lo Stato può gestire una sua proprietà come se fosse privata. Stiamo parlando di beni disponibili. Lo Stato li può affittare, compravendere, ipotecare. Quindi questi beni possono essere toccati

5. proprietà collettiva.

6. Le rappresentanze degli Stati Esteri

6.1. Le Chiese come bene immobile sono dello Stato ma come gestione sono affidate all’autorità ecclesiastica e lo Stato ci guadagna poiché non deve occuparsi della vigilanza e di altri aspetti.

7. ESPROPRIO

7.1. L’esproprio consiste nel passaggio di proprietà da un soggetto ad un altro soggetto per mezzo di un atto autoritativo della pubblica amministrazione (solo la pubblica amministrazione può effettuare l’esproprio) posto in essere allo scopo di raggiungere un vantaggio per la collettività e previo pagamento di un indennizzo

7.2. Il privato può chiedere l’esproprio? Si,

7.3. Indennizzo vuol dire dover dare una sorta di risarcimento. Ti devo riconoscere qualcosa ma non sappiamo con precisione quanto (Esempio 0,18 euro a m2). È una cosa minima.

7.4. L’indennizzo doveva essere calcolato secondo il valore venale del bene

7.4.1. al valore del terreno bisognava tenere in conto del valore dei beni presenti sul terreno.

7.4.1.1. L’indennizzo doveva essere calcolato non in valore venale secco ma con una media aritmetica composta dal valore venale, i dieci anni di fitti coacervati (reali, dimostrabili).

7.5. cambio en 1992 (ley 395).

7.5.1. la indemnización que se obtiene es de aproximadamente el 60%, pero con una reducción del 40%, por lo que vamos a terminar aproximadamente 1/3 del valor total.

7.6. ley 275 de 2001)

7.6.1. establece que la expropiación debe ser igual al valor venal seco con una reducción del 25% en algunos casos.

7.7. 1975

7.7.1. para que la expropiación sea válida debe cumplir con todos los pasos requeridos por la ley.

7.8. 1981

7.8.1. al propietario que se le otorgó una indemnización mínima de 0.18. No acepta y por eso va a 0.23.

7.9. 1989

7.9.1. Se dan 25 euros. No acepta ni apela ante el tribunal de apelación.

7.10. 1996

7.10.1. El Tratado de Roma fue creado para institucionalizar formas de justicia. Tribunal de Estrasburgo, que puede ser abordado por ciudadanos que creen que han sido agredidos

7.11. 2004

7.11.1. El tribunal de Estrasburgo dice que la tierra de Scordino tiene un valor de 143 euros / m2.

7.11.1.1. Aquí Italia no aceptó porque tenía que pagar demasiado

7.11.1.1.1. En general, el Tribunal de Estrasburgo reconoce € 410 mil

7.12. Hemos venido de un valor total de 381 euros a 581 mil + 12 mil + 50 mil después de 35 años

7.13. Para que la expropiación sea válida, los puntos del artículo 42 de la Constitución deben ser válidos. Debe ser la ley decir cómo se puede proceder a la expropiación.

7.14. INDEMNIZACIÓN

7.14.1. El propietario no recibe nada hasta que se complete todo el procedimiento.

7.14.1.1. L’articolo dice che l’indennità (sia pure in via provvisoria) deve essere dichiarata e teoricamente anche depositata.

7.14.2. Respecto a la indemnización hay 4 casos:

7.14.2.1. 1) Terreni equivalenti ad aree edificabili

7.14.2.1.1. Le aree edificabili vanno indennizzate in misura pari al valore venale del bene

7.14.2.1.2. questa indennità pari al valore venale del bene può essere ridotta del 25%

7.14.2.2. 2) Manufatti di qualunque tipo (piccoli, grandi, civili, industriali)

7.14.2.2.1. Il valore dell’area si somma a quello del manufatto.

7.14.2.3. 3) Reiterazione del vincolo

7.14.2.3.1. La legge dice che uno dei modi per poter vincolare le aree è quello di inserire direttamente queste aree all’interno del piano regolatore.

7.14.2.4. 4) Aree non edificabili.

7.14.2.4.1. aree agricole ossia aree che vengono coltivate

7.14.2.4.2. aree non edificabili e non agricole

7.15. Accordo bonario

7.15.1. ci mettiamo d’accordo in qualche modo (cessione volontaria del bene). In questo caso si interrompe la procedura di esproprio e si fa un atto per interrompere tutto il percorso.

7.16. Relitto di proprietà

7.16.1. quello che mi rimane dall’esproprio. È meglio che mi tolgono tutto il terreno così non pago le tasse altrimenti, se mi restasse un pezzo piccolo di terreno, dovrei pagare solo le tasse poiché non riuscirei neanche a venderlo.

7.17. Legge sul remambreant

7.17.1. riaccorpare le terre per tirare fuori dei pezzi di terreno più grandi e quindi da poter sfruttare in modo migliore.

7.18. occupazione temporanea

7.18.1. 1) occupazione temporanee di aree non soggette ad esproprio.

7.18.1.1. Questa è l’occupazione temporanea di un’area non soggetta ad esproprio (questa è un’area strumentale alla realizzazione dell’opera).

7.18.2. 2) occupazione temporanea di urgenza di aree non soggette all’esproprio;

7.18.2.1. Dobbiamo intervenire subito per risolvere il problema e perciò ci serve l’occupazione di aree altrui. Immediatamente il sindaco dà l’autorizzazione con l’unico obbligo che entro 2/3 giorni deve comunicare il fatto al prefetto; questo secondo la vecchia legge.

7.18.2.1.1. Anche in questo caso è presente un indennizzo. Massimo 5 anni di occupazione

7.18.3. 3) occupazione temporanea di urgenza di aree preordinate all’esproprio.

7.18.3.1. In questo caso l’urgenza non deriva da una calamità naturale ma dal fatto che la pubblica amministrazione ritiene un’opera estremamente urgente.

7.18.3.1.1. L’occupazione può partire senza esproprio. L’opera è legittimamente eseguita solo se fatta con la procedura di esproprio

8. capoverso

8.1. Primo

8.1.1. Parleremo meglio di “enti” quando faremo l’urbanistica

8.1.1.1. territoriali

8.1.1.2. regioni

8.1.1.3. comuni

8.1.1.4. province

8.2. Secondo

8.2.1. Quando la costituzione parla di legge si riferisce alla legge dello Stato.

8.2.1.1. È importante che vengano definiti i modi di acquisto

8.2.1.1.1. Il possesso deve esser garantito dalla legge. Può esser acquisito comprandolo, in modo spontaneo ma non con la forza.

8.3. Terzo

8.3.1. Solo la legge può dire quando portar via la proprietà privata ma comunque ci devono essere due condizioni: indennizzo (te la devo pagare) e ci deve essere l’interesse generale

8.4. Quarto

8.4.1. La successione è un modo di organizzare la società, non è connaturata con l’uomo. Vi è un discorso legato alla famiglia (figli(successori), padri(ascendenti), fratelli(affini)). “Legittima” = è legata alla parentela; è quella che prevede la legge (una parte deve comunque andare ai parenti). Abbiamo quindi dei testamenti che sono per lo più scritti. Può capitare che venga fatto orale con devi testimoni presenti. Se un defunto (decuius) non possiede eredi né testamento, automaticamente i suoi beni finiscono allo Stato.

9. L’acquisto più comune è la compravendita oppure l’eredità.

9.1. per garantire che ciò che viene comprato è veramente mio, va al catasto.

9.1.1. Per avere prova certa dell’intestazione di una casa bisogna andare alla conservatoria dei registri immobiliarie.

9.1.1.1. Il valore reale di una casa non esiste poiché è il mercato che lo decide.

9.1.1.2. per sapere si è libera da pesi/oneri di qualunque tipo

10. Diritto di superficie

10.1. Su un mio terreno, ci può costruire un’altra persona

10.2. ha una durata temporale con una remunerazione (affittiamo l’uso per costruire). Alla scadenza della durata del contratto, la casa rimane al proprietario del terreno.

10.3. È perciò ammissibile che una terza persona possa acquisire il diritto di fare e mantenere una costruzione al di sopra di questo suolo in un tempo limitato o illimitato

10.4. C’è la possibilità che questo diritto a edificare venga ceduto ad una terza persona; in questo caso, su uno stesso lotto di terreno, possiamo avere due proprietari: il proprietario del nudo suolo che lo è per definizione e il superficiario che ha ottenuto la possibilità di edificare e ha la proprietà di costruzione, non del suolo, per un certo periodo di tempo presente sul contratto.

10.4.1. Quando finisce il periodo che succede? Il superficiario perde ogni diritto sulla costruzione, la quale accede alla proprietà (diritto di accessione). Il proprietario del nudo suolo diventa proprietario anche della costruzione.

10.5. Abbiamo tre fasce: benestanti, intermedie e ceti deboli.

11. USO CORRETTIVO DELLA PROPRIETÀ

11.1. L’uso civico o proprietà di uso correttivo

11.1.1. Sono stati individuati o da parte del pubblico o del privato dei luoghi che potessero essere usati dalle persone di quell’ambito (nati in quel comune, per esempio) per le loro necessità. Di fatto gli usi appartengono alla comunità.

11.1.2. Era possibile costruire case nei luoghi di usi civici? Sono usi finalizzati per la sopravvivenza dell’uomo e perciò è vietata la costruzione edilizia. Devono mantenere le loro finalità.

12. funzione sociale

12.1. Il servizio è l’esternazione di risposta alle necessità che ha la collettività. Il servizio si esplica attraverso le attrezzature di servizio.

12.1.1. Nella classificazione sintetica abbiamo servizi lineari, areali (area verde - Villa Pamphili; aeroporto – Fiumicino. In Italia abbiamo due aeroporti internazionali: Fiumicino e Malpensa; ospedale San Camillo, Forlanini e Spallanzani) e puntuali (una scuola, per esempio).

13. la Costituzione

13.1. entrata in vigore il 1 gennaio 1948

13.2. Costituzione è composta da principi in cui sono parzialmente delle sanzioni

13.3. livelli

13.3.1. Stato

13.3.2. provincia

13.3.2.1. non solo titolari di potestà legislativa.

13.3.2.1.1. Possono solo emanare dei regolamenti su fatti specifici che sono demandati dallo Stato ma non possono emanare leggi che sono dello Stato e delle Regioni.

13.3.3. comune

13.3.4. regioni

13.3.4.1. la Carta Costituzionale ha pensato al modo per evitare che si potesse istaurare una nuova dittatura ed evitare di cadere in certe situazioni non desiderabili.

13.3.4.1.1. il potere viene distribuito su più teste che in qualche modo si possono opporre ad un tentativo di nuova dittatura in Italia appunto.

13.4. Fino al ’48

13.4.1. le leggi venivano pensate, elaborate e definite dallo Stato (Parlamento)

13.5. Dopo il ’48

13.5.1. una serie di argomenti saranno regolamentati direttamente dalle regioni (potestà legislativa)

13.5.1.1. Questa potestà legislativa delle regioni ha portato alla necessità di una magistratura che si occupasse del rispetto delle leggi regionali

13.6. Titolo V della Costituzione è quello che ci interessa in quanto urbanisti. In particolare, ci interessa l’articolo 117

13.6.1. Non vi è più potestà dello Stato con regioni subordinate ad esso

13.6.1.1. esistono tre potestà legislative: potestà dello Stato; potestà concorrenziale; potestà residua

13.6.1.1.1. la legislazione è solo delle regioni

13.7. L’urbanistica è sparita. La Corte Costituzionale è intervenuta dicendo che la parola è sparita ma l’urbanistica è inclusa nella potestà concorrenziale.

13.8. uno stesso bene abbiamo due vincoli

13.8.1. Tutela dei beni culturali (Stato)

13.8.1.1. Uno dovrebbe riguardare l’integrità fisica

13.8.2. valorizzazione dei beni culturali (Regione).

13.8.2.1. e l’altro la pubblicità

13.9. La Corte Costituzionale deve risolvere i conflitti tra ciò che dice la Costituzione e ciò che dicono le leggi

13.10. come si presentano gli atti normativi in Italia?

13.10.1. come sono organizzate norme e leggi dello Stato?

13.10.1.1. la struttura normativa è suddivisa in due blocchi:

13.10.1.1.1. fonti atti (scritti)

13.10.1.1.2. fonti fatti

13.10.1.2. Entriamo nello Stato Italiano.

13.10.1.2.1. leggi ordinarie

13.10.1.2.2. gli atti aventi forza di legge

13.10.1.2.3. leggi regionali

13.11. al PRG, ossia il Piano Regolatore Generale e poi dobbiamo andare al Comune. Tramite il PRG abbiamo una visione generale di massima, poi abbiamo i piani esecutivi ossia quei piani che veramente ti dicono dove e quanto puoi costruire. Il piano regolatore è più generale (mi dice che il terreno si trova in un’area edificabile e poche informazioni in più).

13.11.1. Verificata l’edificabilità dell’area, si passa alla progettazione. Nei grandi progetti abbiamo progettista, strutturista e impiantista.

13.11.1.1. Il paino regolatore deve essere accompagnato dalle NTA, norme tecniche di attuazione che sono un vero e proprio compendio normativo.

13.11.1.1.1. Il piano regolatore è un progetto che prefigura oggi quello che sarà la città 20/30 anni dopo

13.12. Questa materia è oggi regolamentata dalla legge 1150/42. Oggi questa materia è di competenza delle Regioni ma la Costituzione dice che le Regioni devono seguire i principi delle Direttive Nazionali.

13.13. 1978 = legge 457

13.13.1. Svolta dell’urbanistica

13.13.1.1. i iniziò a porre l’attenzione anche sull’edificato sia nel centro storico che non.

13.13.1.1.1. Si è passati dalla città in espansione alla città in trasformazioni poiché si cerca per quanto possibile di riusare quello che già c’è.

13.13.2. Vi fu la necessità di intervenire sulle costruzioni esistenti recenti e e vecchie. Tutto ciò che non è sottoposto a vincolo storico-archeologico aveva bisogno di essere considerata con attenzione e recuperata. Roma aveva deciso che tutto l’esistente non si doveva toccare poiché si sarebbe fatto il piano particolareggiato.

13.14. PUCG. PIANO URBANISTICO COMUNALE GENERALE

13.14.1. La legge urbanistica dice che ogni comune deve dotarsi dl piano regolatore generale, se non fa quello deve fare la perimetrazione.

13.14.1.1. Il PUCG si deve articolare in due parti: la parte strutturale o strategica e la parte operativa o programmatica.

13.14.1.1.1. La legge dice che qualora ci siano dei comuni sprovvisti di PRG, questi devono dotarsi di programma di fabbricazione. Possiamo dire che tale programma può essere visto come un piano regolatore più rapido.

13.15. Ricordiamo l’ordine: 1) Piano regolatore 2) Programma di fabbricazione 3) Perimetrazione centro abitato (istituto urbanistico).

13.16. PIANI ATTUATIVI

13.16.1. vengono detti di iniziativa pubblica o privata.

13.16.1.1. Si dice” c’è il centro storico del comune che ha bisogno di una nuova pianificazione” e allora il comune si addentra in tale operazione. Diversa invece è la situazione in cui un privato dice di voler trasformare una parte del territorio comunale.

13.16.1.1.1. Nel primo caso il comune decide di fare l’operazione “piano” mentre nel secondo caso un privato decide di fare una operazione rivolgendosi al comune.

13.16.1.2. Piano particolareggiato (esempio di piano di iniziativa pubblica)

13.16.1.2.1. iniziamo a pensare all’uso concreto del territorio

13.16.1.3. Piano di lottizzazione convenzionata (esempio di piano di iniziativa privata)

13.16.1.3.1. si indicano delle operazioni minimali soprattutto a livello catastale. In senso urbanistico il piano di lottizzazione non ha nulla a che vedere con il catasto.

13.16.1.3.2. Il piano di lottizzazione deve essere guidato per trovare l’equilibri tra privato e pubblico. Quando si parla invece di un piano di iniziativa pubblica, il pubblico stesso è più tutelato.

13.17. ZONE DI RECUPERO

13.17.1. Tali zone che avevano bisogno di interventi di risanazione e ricostruzione possono essere perimetrate e queste zone possono comprendere singoli immobili, complessi edilizi e aree per le attrezzature di servizio perciò non solo le parti residenziali ma anche collettive.

13.17.1.1. La delibera del piano di recupero va adottata dal comune (strumento urbanistico)

13.17.1.1.1. possono essere sia di iniziativa pubblica che privata. Possono essere direttamente i comuni ma anche i proprietari singoli o riuniti in consorzio. Questo piano può essere gestito anche di condomini. Al piano di recupero si applicano tutte le disposizioni del piano particolareggiato.

13.18. i prezzi di mercato saranno più alti rispetto alla periferia.

13.19. EDILIZIA

13.19.1. La finalità della lottizzazione è l’edificazione

13.19.1.1. Per costruire, l’imprenditore deve chiedere il permesso a edificare.

13.19.1.1.1. Per chiedere e poi ottenere il permesso bisogna fare il progetto che va presentato al comune.

13.19.1.1.2. Insieme al progetto e ai contenuti di progetto bisogna presentare al comune la proprietà del terreno

13.19.1.1.3. e la richiesta di permesso a costruire

14. Decreto sugli Standard. Tra il 40 e il 70 % dell’intera superficie dichiarata edificabile deve essere destinata all’edilizia pubblica.