2. Chi è l’“eroe” romantico - Lettere & Didattica Senza titolo-2youtubetwitterfacebookbook-checkedLogo-expandedleft-arrowLogo-reducedright-arrowDeA_L&D_icona_strumentiDeA_L&D_icona_strumentiLogo-expandedLogo-expanded
3. propensione al sacrificio e malinconia
3.1. Adelchi di Manzoni
3.2. accetta la propria condizione fallimentare
4. titanismo
4.1. Achab di Melville
4.2. volontà di sfidare il nemico pur sapendo che si verrà sconfitti
4.3. ambienti naturali estremi
5. tendenza alla solitudine e al vittimismo
5.1. Renè de Chateaubriand
5.2. alla ricerca di spazi incontaminati per sottrarsi al senso di colpa per l'incesto commesso
5.3. presenza di paesaggi incontaminati ed esotici in contrapposizione a spazi urbani
6. tendenza al conflitto con il mondo borghese
6.1. Werther di Goethe
6.2. conflitto tra io e mondo che vive di valori estranei a quelli dell'arte e dell'ideale
6.3. paesaggi urbani
7. forte conflittualità interiore tra ragione e sentimento
7.1. Julien Sorel di Stendhal
7.2. conflitto interiore
7.3. contrasto tra paesaggi esterni e ambienti cittadini
8. aspirazione a soggiogare come Prometeo la Natura
8.1. Frankenstein di Shelley
8.2. volontà di potere e mancata consapevolezza dei propri limiti
9. individualismo
9.1. Don Giovanni di Mozart-Da Ponte
9.2. nessuna accettazione del limite
9.3. l'eros diventa la metafora del tentativo di superamento del limite
