I campi di concentramento e la liberazione

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I campi di concentramento e la liberazione par Mind Map: I campi di concentramento e la liberazione

1. Letteratura

1.1. "Se questo è un uomo" di Primo Levi

1.1.1. Primo Levi fu prigioniero al campo di Buna-Monowitz, allora conosciuto come Auschwitz III, dove rimase fino alla liberazione da parte dell'Armata Rossa, avvenuta il 27 gennaio 1945. Fu uno dei venti sopravvissuti dei 650 ebrei italiani arrivati con lui al campo.

2. Scienze

2.1. La liberazione di energia da parte di un terremoto (Irpinia)

2.1.1. I terremoti, o sismi, sono una serie di rapide oscillazioni del terreno causate da una brusca liberazione di energia elastica da una zona del sottosuolo definito come ipocentro. Dall'ipocentro, che può essere situato a profondità comprese tra poche decine di metri sino ad alcune centinaia di chilometri, si propagano in tutte le direzioni serie di onde elastiche dette onde sismiche. Il punto della della superficie situato sulla verticale dell'ipocentro viene chiamato epicentro.

2.1.1.1. Il terremoto dell'Irpinia del 1980 fu un sisma che si verificò il 23 novembre 1980 e che colpì la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale.

3. Musica

3.1. "La vita è bella" (Clarinetto)

3.1.1. E' la colonna sonora del film "La vita è bella" interpretato da Roberto Benigni, dove si racconta la storia dei campi di concentramento. Prodotta da Nicola Piovani, che è stato insignito dell'Oscar alla miglior colonna sonora per un film drammatico nel 1999.

3.2. Spagnolo

3.2.1. Francisco Franco e i campi di concentramento spagnoli

3.2.1.1. Francisco Franco, dittatore spagnolo. Utilizzo a sua volta i campi di concentramento trattenendo circa 110 mila prigionieri. Con la legge sulle «responsabilità politiche» il dittatore perseguì, incarcerò, condannò tutti coloro che si erano opposti al suo regime.

4. Religione

4.1. Martin Luther King

4.1.1. E' stato un pastore protestante, politico e attivista statunitense, leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani. Ha combattuto per la liberazione umana da ogni fronte di oppressione.

5. Arte

5.1. Hitler come pittore

5.1.1. Adolf Hitler fu anche un pittore e un appassionato d'arte: egli produsse centinaia di opere e per guadagnarsi da vivere vendette i suoi quadri e le sue cartoline tra il 1908 e il 1913, durante i suoi anni viennesi. Egli dipinse centinaia di opere; tuttavia, a livello accademico, non ebbe successo. Un certo numero di suoi dipinti sono stati recuperati dopo la seconda guerra mondiale e venduti all'asta per decine di migliaia di dollari americani; altri sono stati sequestrati dall'esercito degli Stati Uniti e sono ancora detenuti dal governo di Washington.

6. Storia

6.1. I campi di concentramento

6.1.1. "Cavallo di battaglia"

7. Geografia

7.1. U.S.A

7.1.1. Gli Stati Uniti d'America entrano in guerra, nella Seconda Guerra Mondiale. Il 6 dicembre 1941, il giorno dopo l'attacco sferrato dai giapponesi alla base americana di Pearl Harbor, nelle Hawaii.

8. Inglese

8.1. Winston Churchill

8.1.1. È stato Primo ministro del Regno Unito dal 1940 al 1945 durante la Seconda Guerra Mondiale. Churchill divenne una delle voci più critiche riguardo alla Germania nazista, guidando la campagna per il riarmo. I suoi discorsi e trasmissioni radiofoniche furono decisivi nel sostenere la resistenza del Regno Unito, specialmente nel difficile biennio 1940-1941 quando il Commonwealth e l'Impero britannico si trovarono a fronteggiare da soli la minaccia nazista. Churchill guidò poi il Regno Unito durante l'intero conflitto e nei mesi successivi alla resa tedesca.

9. Tecnica

9.1. L'energia nucleare

9.1.1. Attraverso la fissione e la fusione nucleare è possibile ottenere diverse armi nucleari, tra cui le più famose sono la bomba atomica e la bomba H. La prima bomba all'uranio fu sganciata sul centro della città di Hiroshima il 6 agosto 1945. La seconda bomba al plutonio fu sganciata invece su Nagasaki il 9 agosto 1945 alla fine della Seconda guerra mondiale, provocando circa 130.000 morti sul colpo, ma anche altri negli anni successivi a causa delle radiazioni.

10. Ed. Fisica

10.1. Atletica durante il regime fascista

10.1.1. L'educazione e la pratica sportiva ebbero un ruolo fondamentale nel regime fascista. Nel governo mussoliniano lo sport diviene rappresentazione della potenza e dell'identità nazionale. L'uomo fascista doveva infatti sintetizzare in sé «l'inno e la battaglia, il libro e il moschetto, il pensiero e l'azione, la cultura e lo sport. Gli italiani, imitando i vincitori delle Olimpiadi, volti atletici della Patria, accumulavano energie praticando gli esercizi fisici, così da possedere resistenza e potenza da utilizzare sia in tempo di guerra sia in tempo di pace.