2° Rivoluzione Industriale

Iniziamo. È gratuito!
o registrati con il tuo indirizzo email
2° Rivoluzione Industriale da Mind Map: 2° Rivoluzione Industriale

1. L'innovazione tecnologica e organizzativa comportò una progressiva concentrazione di imprese: solo quelle che avevano a disposizione maggiori possibilità di investimento, un maggior numero di addetti e macchinari tecnologicamente più avanzati riuscivano a sopravvivere. Nacquero così i monopoli (organizzati in cartelli o trust), che detenevano il controllo su un prodotto o un settore produttivo. per far fronte alle nuove esigenze di imprese più grandi, anche nel mondo della finanza sorsero grandi banche che assunsero un ruolo sempre più importante come finanziatrici dell'industria (capitalismo finanziario). Un'analoga crescita interessò anche il mondo del commercio: le industrie acquistavano materie prime e compensavano queste uscite con il ricavato dello sfruttamento sempre più aggressivo delle risorse coloniali e con l'espansione dei mercati, ossia con la crescita delle aree in cui vendevano la proprie merci. In questa economia sempre più mondializzata, molti Stati adottarono fin dagli anni Sessanta il sistema monetario aureo, in cui il valore della moneta era calcolato in rapporto al prezzo dell'oro, che era stabilito a livello mondiale. L'espansione dell'industria e della tecnologia non si tradusse, però, in sviluppo dell'economia e tra il 1873 e il 1896 si ebbe una delle più lunghe crisi dell'età moderna, definita lunga depressione. La fragilità dell'economia rese più feroce la competizione tra le nazioni più forti per acquisire nuovi territori coloniali.

1.1. Nascita dei MONOPOLI

2. 1° FASE (1850-1870)

2.1. questo sviluppo interessò la tecnologia, l'organizzazione della finanza e delle banche e il potenziamento delle infrastrutture e delle vie di comunicazione, che favorirono la circolazione e lo scambio delle merci.

3. 2° FASE (1870-1905)

3.1. si assistette a una crescita senza precedenti dell'industria, grazie anche alla scoperta e all'utilizzo di nuove fonti energiche (petrolio, elettricità), nuovi metalli (acciaio, cromo, tungsteno, manganese) e nuovi strumenti operativi (macchinari, sistemi di produzione).