1. Con la crisi dell'impero le città diventano sempre più autonome
2. In Italia come in tutta Europa le città più autonome sono quelle del centro e del nord. Nel sud continuano ad essere governate dai normanni.
3. Nel nord dell'Europa si fanno delle assemblee dove i rappresentanti prendono le decisioni
4. Il comune nasce dall'associazione dei cittadini che difendono i loro interessi.
5. I comuni sono oligarchie, cioè sono governati da uomini benestanti chiamati "magnati".
6. I Comuni hanno attraversato tre fasi: la fase consolare dove governano i consoli, la fase podestarile dove governano i podestà e la fase popolare dove governano i capitani del popolo.
7. I Comuni italiani hanno delle caratteristiche particolari: sono divisi in quartieri e circondati da mura. il Duomo sorge nella piazza principale e il palazzo del governo nel centro.
8. i palazzi dei nobili si riconoscono da alte torri segno di ricchezza, mentre i mercanti avevano la bottega al piano terra. Le case dei poveri erano in legno e si incendiavano spesso.
9. La società comunale era complessa, si divideva in due schieramenti: il popolo grasso di cui facevano parte notai giudici e medici. il popolo minuto era composto invece dai mercanti. Infine i poveri che formavano la plebe.
10. Le città comunali erano molto sporche. Mancavano le fognature e per questo l'acqua nelle case era poca. Giravano malattie infettive molto gravi.
11. L'alimentazione era fondamentale per la salute dei cittadini. I nobili potevano permettersi di mangiare carne, pane bianco e verdura. I poveri invece mangiavano poca carne e pane fatto con cereali.
12. Nelle famiglie le donne non hanno alcun potere. regnava il padre che lavorava mentre le madri insegnavano alle figlie i lavori domestici. Si sposavano presto oppure entravano in convento.