Bilancio azienda zootecnica e cerealicola

Bilancio Azienda Agraria

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Bilancio azienda zootecnica e cerealicola da Mind Map: Bilancio azienda zootecnica e cerealicola

1. Entrate

1.1. Produzione lorda vendibile (P.L.V.)

1.1.1. Utile lordo di stalla (U.L.S.)

1.1.1.1. Costo degli animali scartati

1.1.1.1.1. Femmine e maschi in eccesso

1.1.1.1.2. Femmine da riforma

1.1.2. Latte

1.1.2.1. Produzione al quintale/anno

1.1.2.2. Costo (€) latte per quintale

1.1.2.3. Femmine produttrici totali

1.1.3. Eventuali altre entrate

1.1.3.1. Fitto figuratvo

1.1.3.2. vendite coltivazioni erbacee

1.1.3.3. vendite coltivazione arboree

1.1.3.4. premi comunitari

1.1.3.5. vendite dirette

1.1.3.6. agriturismo

1.1.3.6.1. Pernottamenti

1.1.3.6.2. somministrazione pasti

1.1.3.7. fattorie didattiche

1.1.3.8. produzione legname

1.1.3.9. altro

2. documento

2.1. Vengono riassunti gli aspetti più significativi dell’attività di un’azienda svoltesi in un periodo di dodici mesi

2.1.1. Si controllano tutte le entrate e le uscite

2.1.1.1. L'obiettivo finale è di massimizzare il profitto

2.1.1.1.1. Profitto o Tornaconto

2.2. All'inizio di ogni bilancio viene descritta l'azienda:

2.2.1. denominazione

2.2.2. ubicazione

2.2.3. giacitura

2.2.4. distanza

2.2.5. conformazione

2.2.6. accesso

2.2.7. viabilità interne

2.2.8. confini

2.2.9. natura del suolo

2.2.10. sistemazione di superficie

2.2.11. acque irrigue

2.2.12. indirizzo produttivo

2.2.13. colture arboree

2.2.14. ordinamento colturale

2.2.15. sistemazione di conduzione

2.2.16. regione agraria

3. Uscite

3.1. Spese varie (25-35% P.L.V.)

3.1.1. Coltivazioni

3.1.1.1. Semente

3.1.1.2. Concimi

3.1.1.3. Fitofarmaci

3.1.1.4. Noleggi

3.1.2. Operazioni di stalla

3.1.2.1. Latte in polvere per i vitelli

3.1.2.2. Veterinario

3.1.3. Mangimi

3.1.4. Consulenze

3.1.5. Spese generali

3.1.5.1. Energia elettrica

3.1.5.2. Carburanti e lubrificanti

3.1.5.3. Cancelleria

3.1.6. Varie ed eventuali

3.2. Quote (8-15% P.L.V.)

3.2.1. Capitale fondiario

3.2.1.1. Fabbricati rurali

3.2.1.2. Sistemazioni idraulico agrarie

3.2.2. Capitale agrario

3.2.2.1. Bestiame

3.2.2.2. Macchine e attrezzi

3.2.2.3. Prodotti di scorta

3.2.3. Prodotti in campo

3.2.4. Le quote possono essere di:

3.2.4.1. Assicurazione

3.2.4.2. Manutenzione

3.2.4.3. Reintegrazione

3.3. Salari (30-45% P.L.V.)

3.4. Stipendi (2-6% P.L.V.)

3.5. Tributi (4-6% P.L.V.)

3.5.1. Contributi a carico dell'azienda

3.5.2. Contributi per l'adesione al consorzio irriguo

3.5.3. TASI e TARI

3.5.4. IMU

3.5.4.1. Dal 1° gennaio 2016 è prevista l’esenzione per l’IMU sui terreni agricoli con particolari caratteristiche di ubicazione e di destinazione. Inoltre, non si paga l’IMU sui terreni agricoli incolti, ma solo se posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (come in questo caso) o ubicati nei comuni montani e collinari.

3.5.5. IRPEF

3.5.5.1. Non calcolata perché il reddito dell’imprenditore (tornaconto) viene calcolato al lordo delle imposte.

3.5.6. IRAP

3.5.6.1. La legge di stabilità 2016 (L. 208/2015) ha previsto che a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2015 non sono soggetti passivi IRAP: - coloro che esercitano un'attività agricola ai sensi dell’articolo 32 del testo unico delle imposte sui redditi, come in questo caso; - le cooperative e consorzi che forniscono in via principale servizi nel settore selvicolturale di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227; - le cooperative agricole e della piccola pesca e loro consorzi di cui all’articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 601.

3.6. Interessi (2-6% P.L.V.)

3.6.1. Interessi sul capitale di scorta

3.6.2. Interessi sul capitale di anticipazione

4. Beneficio fondiario

4.1. Entrate - uscite