1. Come i miti, le leggende e i pregiudizi hanno influenzato il pensiero di tutte le società. Già a partire dagli antichi greci, la donna a sempre un ruolo secondario o ambiguo nella cultura: seduttrice o vergine, preda o femme fatale; il suo topos si sviluppa trai due poli "Maria Maddalena e Maria Vergine". I significati denigratori deducibili dai miti sono spesso legati al mistero della donna creatrice, Madre Natura che crea e distrugge (es. mito delle Parche).
2. 3. MITI
3. Le ragioni comuni a tutte le popolazioni umane (dall'antichità al XX° sec.) della sottomissione della donna all'uomo. Nell'antichità il genere femminile era considerato come magico, visto il suo legame col mistero della nascita; si era affascinati e allo stesso tempo intimoriti dalla donna. Le civiltà alla base delle società moderne, occidentali e orientali: secondo cristiani, arabi, ebrei, romani la donna è denigrata (uniche eccezioni di società paritarie: egizi e spartani). Ciò si spiegava con le sue circostanze fisiche (il ciclo mestruale) che la rendono debole e impura; inoltre la donna è sempre considerata meno importante dell'uomo perché discende da egli (es. Eva è stata creata da una costola di Adamo).
4. 3. PUNTO DI VISTA STORICO-MATERIALISTA
5. 2. DATI DI PSICOANALISI
6. 1. DATI DI BIOLOGIA
7. Il ruolo della donna all'interno della vita sociale è influenzato dal suo ruolo nella riproduzione umana: si ha spesso l'idea che la donna accolga la vita donata dall'uomo. La gravidanza è considerata come il destino inalienabile della donna. Il generale la considerazione della donna dipende dalla storia economica della società d'appartenenza, che ne influenza la cultura e tutti gli aspetti della quotidianità.
8. 1. DESTINO
9. Saggio monumentale scritto nel 1949 da Simone de Beauvoir: il suo scopo è quello di analizzare le cause che hanno portato la donna ad essere considerata inferiore rispetto all'uomo.
10. Diviso in tre parti:
11. 2. STORIA
12. CONCLUSIONE E RIFLESSIONE Simone de Beauvoir sente l'urgenza di spiegare alle donne l'importanza della sua emancipazione come essere umano autonomo, lontano dagli stereotipi o dai ruoli di genere imposti dalla società.
13. "Allora lei sarà completamente un essere umano <<quando sarà spezzata l'infinita schiavitù della donna, quando ella vivrà per sé e grazie a sé, dopo che l'uomo (..) l'avrà congedata>>". La scrittrice conclude il saggio citando le parole di Rimbaud del 1872.
14. VERICIFA LE TUE COMPETENZE a proposito di SIMONE DE BEAVOIR: link al quiz online