La macchina fotografica

Iniziamo. È gratuito!
o registrati con il tuo indirizzo email
La macchina fotografica da Mind Map: La macchina fotografica

1. Come la luce lavora nella macchina fotografica: l'ottica della macchina fotografica, la lente dell'obiettivo, fa convergere perfettamente la luce sul sensore

1.1. Triangolo di esposizione: tempo di esposizione (otturatore), diaframma e sensibilità della pellicola

1.1.1. Il tempo di esposizione misura il periodo che la tendina dell'otturatore impiega ad aprirsi e chiudersi

1.1.2. Diaframma, aperture misurate in FOCALE/1, 2, 3,ecc..

1.1.3. Lo Stop del diaframma è la misura in sù o in giù, e si calcola rispetto alla sensibilità ISO e il TEMPO DI ESPOSIZIONE

1.1.3.1. DEL DIAFRAMMA

1.1.3.1.1. tra uno stop e l'altro (1-1,4-2-2,8-4-5,6-8-11-16-22) l'uno a crescere fa entrare la metà della luce rispetto al precedente

1.1.3.2. DELLA SENSIBILITA' ISO

1.1.3.2.1. ogni scatto è il doppio del precedente, rispetto alla sensibilità alla luce

1.1.3.3. del TEMPO DI ESPOSIZIONE

1.1.3.3.1. La tendina si apre e sichiude con un intervallo oer cui ogni scatto in su fa passare la metà della luce del precedente

2. Concetto di Profondità di campo

2.1. IL PUNTO A converge perfettamente sul sensore/pellicola. Rimane un punto. Il punto B e C per la messa a fuoco stanno o davanti o dietro il sensore/pellicola: saranno rappresentati come un cerchio sfocato

2.2. Diaframma aperto e diaframma chiuso:

2.2.1. diaframma chiuso è dire che la profondità di campo è maggiore.

2.2.2. Un diaframma molto aperto, ho una profondità di campo molto stretta. La massima apertura è 1.2

2.2.2.1. non solo ho uno "sfondo" molto sfocato, ma addirittura di uno stesso corpo (il muso e la schiena di un gatto) ci sono due fuochi differenti per parti poste a differente profondità

2.3. per fare fotografie: più si è distanti più è alta la profondità di campo. SOPRA I 10 METRI il diaframma è sempre infinito ed è sempre a fuoco

2.3.1. la distanza che viene percepita rispetto a due soggetti vicini all'obiettivo è PERCEPITA PIU' AMPIA che per soggetti lontani dall'obiettivo

2.4. la distanza di messa a fuoco, dal punto di vista fisico, dipende da dove io vado a mettere a fuoco: in base a questo criterio, la profindità di campo (di un totale di tot metri) è di 1/3 davanti a quello che mettiamo a fuoco, e 2/3 dietro a quello che mettiamo a fuoco

2.4.1. se abbiamo un soggetto a 1 metro e uno a 7 metri. la messa a fuoco sta in un punto che viene riferito alla scala

3. La sensibilità ISO

3.1. un tempo il valore ISO era chiamato ASA e dava la sensibilità della pellicola: la grana più sottile (allogenuri di argento) era la meno sensibile ma quella che sgranava meno, a grani grossi era la più sensibile ma sgranava di più, con effetto artistico maggiore

3.1.1. Al giorno d'oggi una sensibilità ISO molto alta può essere critica (pixelare). Ma arriva a delle sensibilità mmolto elevate conservando una definizione della foto accettabile. La tecnologia ci ha portato ad avere questo risultato.

3.1.1.1. Questo ci consente di fare delle belle foto anche in condizioni di luce critica

3.1.1.2. In digitale parlare di immagine "sgranata" è un errore (questo termine si riferiva alla grana della pellicola della macchina fotografica e alla stampa tradizionale analogica). Ora si parla di RUMORE della fotografia, per indicare una immagine pixelata, o quando usiamo un sensore con una sensibilità ISO troppo alto. Al massimo si usa il 3200 ISO, quasi mai il 6400. Più oltre si sconsiglia di andare

3.1.2. Effetto sgranato, gradevole in B/N

3.1.2.1. usato un ISO 800

3.1.3. Effetto sgranato a Colori risulta fastidioso perchè

4. CON UN TELEOBIETTIVO IL CONCETTO DI PROFONDITA' DI CAMPO E' PIU' LIMITATO

4.1. L'USO DEL DIAFRAMMA NON HA UNA SIGNIFICANZA COSì ELEVATA

5. CON IL GRANDANGOLARE IL CONCETTO DI PROFONDITA' DI CAMPO DIPENDE DALL'ANGOLO DI VISUALE DEL SENSORE, ED AUMENTA.