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LA RESISTENZA da Mind Map: LA RESISTENZA

1. Definizione

1.1. Capacità di protrarre un'attività fisica nel tempo senza che diminuisca l'intensità di lavoro

2. Principi per l'allenamento

2.1. incrementare la resistenza generale-aumentando il volume e l'intensità del lavoro

2.2. i principianti devono impiegare il metodo del carico prolungato o della durata a velocità costante

2.3. misure ottimali di recupero rendono più efficace l'allenamento

2.4. terminato l'allenamento non interrompere bruscamente l'esercizio, ma proseguire camminando o correndo lentamente

3. Effetti dell'allenamento

3.1. a livello generale

3.1.1. migliorano le capacità di recupero

3.1.2. si riducono i traumi

3.1.3. aumenta la capacità di sopportazione psicologica della fatica

3.1.4. costantemente elevate sia la rapidità di reazione che d'azione

3.1.5. diminuiscono gli errori tecnici

3.1.6. la salute diventa più stabile

3.2. a livello fisiologico

3.2.1. aumenta

3.2.1.1. il volume delle attività cardiache e la forza di contrazione del cuore

3.2.1.2. il diametro e il numero di capillari muscolari

3.2.1.3. il numero e la dimensione dei mitocondri

3.2.1.4. il volume del sangue e dei globuli rossi

3.2.1.5. la capacità dei sistemi "tampone"

3.2.1.6. i volumi polmonari

3.2.2. diminuisce

3.2.2.1. la frequenza cardiaca a riposo

4. Età d'oro per lo sviluppo della resistenza

4.1. tra i 10 e i 15 anni

4.1.1. si registra il picco d'impennata di crescita della capacità di resistenza in quanto è favorevole il rapporto peso/potenza

4.2. tra i 17 e i 18 anni

4.2.1. si raggiunge la massima capacità di resistenza

5. Classificazione

5.1. 1) in base alla quantità e al tipo di muscoli coinvolti

5.1.1. resistenza generale

5.1.1.1. capacità di seguire per un lungo tempo un'attività fisica che impegna gran parte delle masse muscolari

5.1.2. resistenza locale

5.1.2.1. capacità di una limitata parte della muscolatura di eseguire un lavoro a lungo

5.1.3. resistenza specifica

5.1.3.1. particolare tipo di resistenza richiesto per eseguire lo specifico gesto di gara di una disciplina

5.2. 2) in base ai meccanismi energetici utilizzati

5.2.1. resistenza aerobica

5.2.1.1. lavoro muscolare proviene dalla combustione di glucidi e grassi

5.2.1.2. lavoro muscolare protratto per tanto tempo

5.2.1.3. le tensioni muscolari sviluppate sono basse

5.2.2. resistenza anaerobica latticida

5.2.2.1. trasformazione dei substrati avviene in assenza di ossigeno

5.2.2.2. il meccanismo sollecitato è lattico

5.2.2.3. le tensioni muscolari possono essere protratte per un lungo tempo

5.3. 3) in base alla durata

5.3.1. resistenza di lunga durata

5.3.1.1. supera gli 8 minuti-può proseguire per 2 o 3 ore

5.3.2. resistenza di media durata

5.3.2.1. da 2 a 8 minuti circa

5.3.3. resistenza di breve durata

5.3.3.1. da 45 a 120 secondi circa

5.4. 4) altre forme

5.4.1. resistenza alla forza

5.4.1.1. capacità di opporsi alla fatica in prestazioni con richiesta di forza prolungata nel tempo

5.4.1.2. sollecitata in discipline caratterizzate da gesti ciclici che si realizzano contro resistenze basse

5.4.2. resistenza alla velocità

5.4.2.1. capacità del muscolo di lavorare a lungo a velocità vicine a quelle massime

6. Fattori

6.1. Fisiologici

6.1.1. componenti centrali

6.1.1.1. contenuti nel sangue di ossigeno e fonti energetiche

6.1.1.2. efficienza dell'apparato cardiocircolatorio e respiratorio

6.1.2. componenti periferiche

6.1.2.1. alta presenza di fibre di tipo I nei muscoli impiegati

6.1.2.2. il livello di vascolarizzazione

6.1.2.3. capacità di assorbimento e sfruttamento dell'ossigeno

6.1.2.4. capacità di immagazzinamento e trasformazione delle fonti energetiche

6.2. Tecnici

6.2.1. preparazione specifica per il lavoro da svolgere

6.2.2. corretta automatizzazione del movimento

6.2.3. economicità del gesto

6.2.4. corretta distribuzione dello sforzo

6.2.5. coordinazione dei movimenti

6.3. Psicologici

6.3.1. interesse per l'attività svolta

6.3.2. capacità volitiva e forte motivazione

6.3.3. autodisciplina e impegno

6.3.4. stimoli esterni

7. Metodi di allenamento

7.1. Metodi continui

7.1.1. a velocità costante

7.1.1.1. fondamentale nell'allenamento giovanile

7.1.2. a ritmo variabile

7.1.2.1. prevede l'alternarsi di fasi di lavoro a maggiore e minore impegno

7.1.3. a ritmo progressivamente accelerato

7.1.3.1. difficile da gestire

7.2. Metodi interrotti da pause

7.2.1. intervallati

7.2.1.1. è possibile svolgere un volume di lavoro elevato a intensità superiori a quelle del lavoro continuo

7.2.1.1.1. interval training

7.2.1.1.2. frazionato

7.2.1.1.3. prove ripetute

7.2.2. delle ripetizioni

7.2.2.1. indicati per discipline sportive a elevata intensità

7.2.3. circuit training

7.2.3.1. finalizzata al miglioramento della resistenza generale e della resistenza della forza