CALLICLE

1. sostiene che: "commettere ingiustizia è più brutto di subirla per legge, mentre secondo natura, come afferma Socrate, subire ingiustizia è meglio che compierla.

1.1. infatti la condizione di subire ingiustizia non è degna di un uomo, ma di uno schiavo, per legge.

2. per Callicle, "commettere ingiustizia", per legge, vuol dire cercare di avere più degli altri.

2.1. invece, secondo lui, ciò che è giusto secondo natura è che il più capace abbia più dei meno capaci, che il più forte si impossessi delle cose dei più deboli e che il più forte comandi sui più deboli.

2.1.1. Socrate e Callicle affermano, così, che potente, forte e migliore, hanno lo stesso significato

3. Callicle e Socrate sostengono che, secondo natura, i molti sono più potenti di uno solo, quindi, le leggi dei molti sono anche le leggi dei più potenti, e anche le leggi dei migliori, dacché, i migliori e i più potenti, sono i medesimi.

3.1. queste leggi dei migliori e dei più potenti, sono anche belle, secondo natura.

3.1.1. Socrate confuta Callicle e arriva a convincerlo che commettere ingiustizia è peggio che subirla.

4. Callicle e Socrate si trovano in disaccordo su molti aspetti dei loro ragionamenti, perché Socrate afferma che Callicle dice sempre cose diverse riguardo agli stessi argomenti.

4.1. Socrate cerca di capire cosa Callicle intende con i più potenti o i più forti, e cerca di fare alcuni esempi, che vengono definiti da Callicle come sciocchezze.

4.1.1. Callicle dichiara che, secondo lui, coloro che sono più potenti o migliori, sono coloro che sono coraggiosi e non hanno alcun timore, e a costoro spetta il diritto di governare la città.

4.1.1.1. Socrate termina la confutazione