Competizione, Grande Guerra e Rivoluzione Bolscevica

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Competizione, Grande Guerra e Rivoluzione Bolscevica by Mind Map: Competizione, Grande Guerra e Rivoluzione Bolscevica

1. il quadro geopolitico

1.1. la fine dell'equilibrio

1.1.1. i contrasti economici tra corporations diventano contrasti nazionali per la fusione di stato ed economia

1.1.2. Con Guglielmo II, patto anti-Russia e politica di potenza

1.1.2.1. fine del "concerto", che si proponeva di:

1.1.2.1.1. equilibrare Russia e Austria-Ungheria

1.1.2.1.2. isolare la Francia, accentrare la Germania e riconoscere il primato economico alla GB

1.1.2.2. Germania, Austria, Italia VS Francia, GB, Russia

1.1.2.3. espansione in Africa (+guerra con i boeri contro gli inglesi), sostegno agli Ottomani

1.1.2.4. era forte di un largo consenso per ideologia razzista e successi economici (dovuti anche al riarmo della marina)

1.2. Le tre grandi+1

1.2.1. Germania, Francia e Gran Bretagna erano stati nazionali con ideologia nazionalistica consolidata che avevano un territorio coloniale molto vasto e una società massificata che legittimava l'azione coloniale per i vantaggi che arrecava

1.2.2. Francia

1.2.2.1. sistema repubblicano a suffragio universale maschile

1.2.2.2. belle époque

1.2.2.3. liberal-conservatori riescono ad evitare derive reazionarie; l'affaire dreyfus unisce tutte le forze della sinistra

1.2.3. Gran Bretagna

1.2.3.1. prima potenza, ma in declino per la forte competizione

1.2.3.2. grandi squilibri sociali

1.2.3.2.1. strenua difesa del liberalismo

1.2.3.2.2. suffragio censitario

1.2.3.3. questione irlandese

1.2.3.3.1. volontà di indipendenza

1.2.4. Germania

1.2.4.1. periodo fiorente per sviluppo economico, industriale e sociale

1.2.4.1.1. attraverso il riformismo autoritario si consolida l'ideologia conservatrice nel popolo, in funzione antisocialista

1.2.4.1.2. SPD stato nello stato: partito organizzatissimo, diffondeva uno stile di vita ed un'ideologia

1.2.5. Giappone

1.2.5.1. puntava ad un impero che controllasse Asia e Pacifico; diffusa l'ideologia nazionalista

1.2.5.2. stato autoritario; potere assoluto al mikado, elettori solo 1%

1.2.5.3. riesce a convertirsi al capitalismo senza conflitti; non c'era la concorrenza liberale ma un sistema di monopoli statali delle zaibatsu

1.2.5.4. spese nella macchina bellica e coscrizione obbligatoria

1.2.5.4.1. invade la Manciuria, vince la guerra russo-giapponese, dimostrandosi una grande potenza militare

1.3. Declino dei vecchi imperi

1.3.1. accomunati da

1.3.1.1. struttura economica agricola, con industrializzazione quasi inesistente e assenza di società moderna

1.3.1.2. popolazione mista, ciò significava costanti spinte indipendentiste e impedì la formazione di uno stato nazionale

1.3.1.3. il potere assoluto bloccava la possibilità di diritti sociali; è assente una impostazione libertaria

1.3.1.4. apparati militari considerevoli

1.3.2. CIna

1.3.2.1. si era limitata al mantenimento delle vecchie strutture

1.3.2.1.1. potere a pochi funzionari, impossibile la modernizzazione

1.3.2.1.2. dopo la guerra giapponese non riesce più a contrastare le interferenze europee

1.3.2.1.3. repressione della rivolta antiimperiale dei boxer

1.3.2.1.4. proclamazione della repubblica, ma si stava sfaldando in provincie

1.3.3. Ottomani

1.3.3.1. l'impero deve fronteggiare l'espansionismo russo e austro-ungarico e vede l'indipendenza di molte province

1.3.3.2. fu interrotto il processo di modernizzazione

1.3.3.2.1. movimento dei giovani turchi cerca di imporsi, al governo nel 1908; assumerà tratti nazionalistici e si alleerà con la Germania

1.3.3.3. i possedimenti africani vengono inglobati da Francia e GB

1.3.4. Russia

1.3.4.1. il fallito espansionismo per debolezza militare ed economica mostrò le debolezze dell'impero zarista

1.3.4.2. nonostante l'industrializzazione, una classe politica nobile e parassitaria e la dipendenza da investimenti esteri per sviluppare il paese relega la Russia a potenza di secondo livello

1.3.4.3. seguirono rivolte, repressioni e ammutinamenti militari, nascite di partiti illegali tra cui quello operaio guidato da Lenin

1.3.4.3.1. contrapposizione tra società che voleva modernizzarsi e zarismo reazionario

1.3.5. Austria

1.3.5.1. il risorgimento italiano e tedesco, la concessione di autonomia alle nazionalità indeboliscono leggermente l'impero, che comunque proseguiva una politica di potenza nei balcani

1.3.5.1.1. c'era troppa diversità in un impero solo; forti e diffuse spinte di nazionalisti che volevano l'indipendenza

1.4. Stati Uniti

1.4.1. grande industrializzazione fondata sull'iniziativa privata

1.4.2. grande disponibilità di forza lavoro dopo le migrazioni

1.4.3. supera la crisi con protezionismo, trust e taylorismo

1.4.4. potere ai repubblicani dal '60 al '12

1.4.4.1. pratiche clientelari

1.4.4.2. sviluppo del movimento operaio

1.4.4.2.1. non prende potere ma influenza la politica

1.4.4.2.2. Roosevelt (rep) propone una politica sociale e antitrust

1.4.5. ampliamento dei poteri dello stato con i democratici: gran riformismo sociale e accelerà l'antitrust

1.4.5.1. politica imperialistica; prima offensiva antieuropea a Cuba contro la Spagna (e prima sconfitta di uno stato Europeo)

1.5. Italia

1.5.1. a Crispi segue una crisi che culmina con l'assassinio di Umberto I. Ci sono forti spinte reazionarie ma alle elezioni l'opposizione supera i liberali

1.5.1.1. Zanardelli promuove le libertà sociali, il riformismo e l'inserimento dei partiti di massa nella politica

1.5.2. a Zanardelli segue Giolitti

1.5.2.1. politica interna

1.5.2.1.1. vuole conciliare l'interesse proletario (si affianca Turati, leader del socialismo riformista) con la classe industriale

1.5.2.1.2. tutela sociale, dà spazio nelle gare di appalto alle cooperative dei partiti di massa per aumentare il consenso

1.5.2.2. politica economica

1.5.2.2.1. incremento delle importazioni, sviluppo del settore industriale e manifatturiero; nascita di grandi industrie tra cui Fiat e Olivetti

1.5.2.2.2. nel frattempo si diffonde il modello della s.p.a. e il ruolo dell'imprenditore azionista affiancato da manager si sostituisce al capitano d'azienda

1.5.2.2.3. lo stato stimolava la produzione ma non creava consumatori, pertanto la diffusione dei beni di consumo fu più lenta

1.5.2.2.4. le banche miste erano il punto di contatto tra imprese, finanza e stato

1.5.2.3. la politica estera

1.5.2.3.1. riprese l'imperialismo e si conquistarono Rodi, il Dodecanneso e la Libia

1.5.2.3.2. la conquista determina una spaccatura nella sinistra tra massimalisti e riformisti; Giolitti perde quindi parte della maggioranza

1.5.2.4. il declino di Giolitti

1.5.2.4.1. l'allargamento del suffragio poteva significare vittoria dei socialisti; Giolitti si allea con i cattolici (patto Gentiloni)

1.5.3. dopo Giolitti

1.5.3.1. segue la settimana rossa, con manifestazioni che vengono represse da un forte intervento militare

1.5.3.2. la Grande Guerra impedì a Giolitti il ritorno al governo che aveva programmato

2. La Grande Guerra

2.1. Le prime fasi

2.1.1. il conflitto scoppia perché gli stati puntavano all'espansionismo per la vendita dei propri prodotti; la politica di potenza era affiancata ad una necessità economica

2.1.1.1. l'assassinio sarà il pretesto per espandere i confini

2.1.2. l'assassinio di Francesco Ferdinando da parte di un serbo spinge l'Austria a dichiarare guerra, bombardando Belgrado. La Russia diede l'ultimatum all'Austria, e così la Germania alla Russia (e alla Francia), invadendo il Belgio (neutrale) e provocando la discesa della Gran Bretagna. Il Giappone si schiera con l'intesa, gli ottomani con gli imperi. L'Italia resta neutrale

2.1.3. i Tedeschi dopo aver quasi preso Parigi rimangono bloccati sul fronte occidentale per l'intervento in aiuto degli inglesi

2.1.3.1. guerra di trincea, di posizione, di logoramento

2.1.3.2. battaglia di Verdun, uso dei carri armati

2.1.4. i Russi invadono la Prussia ma vengono bloccati dalle truppe tedesche: creato il fronte orientale

2.1.4.1. in Russia intanto il popolo si ribellava

2.1.5. la GB attua un embargo, la Germania risponde con la guerra sottomarina

2.1.5.1. battaglia dello Jutland

2.1.6. si apre il fronte sud; l'Italia tenta l'avanzata ma viene fermata e colpita dalla Spedizione punitiva.

2.2. Italia in guerra

2.2.1. il fronte neutralista era largamente maggioritario

2.2.1.1. socialisti

2.2.1.2. Giolitti

2.2.1.3. industriali

2.2.1.4. cattolici

2.2.2. nel '14 l'Italia era alle prese con il pericolo rivoluzionario della Settimana Rossa

2.2.3. si consolida il fronte interventista

2.2.3.1. irredentisti

2.2.3.1.1. conquistare le terre prese dall'Austria

2.2.3.2. industriali

2.2.3.2.1. ridurre il peso economico della Germania

2.2.3.3. intellettuali

2.2.3.3.1. D'Annunzio

2.2.3.4. Giornali

2.2.3.4.1. Corriere

2.2.3.4.2. Il Popolo d'Italia

2.2.3.5. il Re vuole sfruttare la possibile vittoria in guerra per calmare il popolo

2.2.3.6. Con le "radiose giornate" si chiedeva l'intervento, che avvenne per la firma del patto di Londra

2.2.3.6.1. si prospettava una vittoria rapida

2.3. Guerra totale

2.3.1. deinita totale

2.3.1.1. coinvolgeva l'84% del globo, come schieramenti

2.3.1.2. era un nuovo tipo di guerra, per il numero di uomini coinvolti, il numero di stati, per potenza distruttiva ed esercitata senza limiti degli armamenti

2.3.1.3. la posta in gioco era il potere mondiale, da ottenere attraverso la distruzione civile e militare del nemico

2.3.2. la guerra non richiedeva più virtù militari da parte dei soldati ma soltanto la sopravvivenza

2.4. 1917

2.4.1. la guerra totale sottomarina tedesca spinge gli USA ad entrare in guerra, che avevano finalità di tutela dei capitali che avevano prestato all'Intesa

2.4.1.1. c'erano anche questioni ideologiche: era la guerra delle democrazie contro i reazionari

2.4.2. Alla guerra di logoramento seguì uno spirito di disfattismo che nel '17 culminò con una serie di ammutinamenti;

2.4.2.1. nel fronte interno si verificarono ugualmente scioperi per la fame ed i ritmi di lavoro sfrenati per le richieste materiali degli eserciti. Il No veniva da socialisti e cattolici

2.4.2.2. seguì una stretta autoritaria dei governi

2.4.3. in Italia, disfatta di Caporetto: seguì una cessazione delle proteste in solidarietà dell'esercito, che andava ricostruito

2.4.3.1. la disfatta mostrava il divario tra le pretese di potere extranazionale della classe dirigente e la reale situazione italiana, che era ancora uno stato in via di sviluppo

2.4.4. uscita della Russia

2.5. La fine della guerra

2.5.1. gli eventi

2.5.1.1. gli imperi centrali tentano una grande offensiva prima dell'arrivo americano, dispiegando nuove armi

2.5.1.2. Vittoria sulla Germania ad Amiens

2.5.1.3. Sconfitti gli austriaci a Vittorio Veneto e abdicazione di Carlo d'Asburgo

2.5.1.4. resa bulgara e turca

2.5.1.5. fuga di Guglielmo II e armistizio del governo di Weimar

2.5.2. la "pace"

2.5.2.1. fu scelta la strada della pace punitiva

2.5.2.1.1. restituzione di territori

2.5.2.1.2. rinuncia alle colonie

2.5.2.1.3. pesanti danni di guerra

2.5.2.1.4. rinuncia alle flotte e riduzione dell'esercito

2.5.2.1.5. ricostruzione della Polonia

2.5.3. Società delle nazioni

2.5.3.1. strumento sovranazionale per la prevenzione dei conflitti, ma aveva scarsa rappresentatività

3. La Rivoluzione Bolscevica

3.1. il ritiro della Russia fu dovuto alla crisi politica: una frattura tra popolo e Zar

3.1.1. la guerra disastrosa e la repressione nel sangue degli scioperi portarono a sollevazioni sempre più violente

3.2. Rivoluzione di Febbraio

3.2.1. assalto alle carceri, distruzione dei simboli zaristi; abdicazione dello zar

3.2.2. potere alla duma liberale e ai soviet socialisti

3.2.2.1. il governo voleva la prosecuzione della guerra per avere consenso e convocare una assemblea costituente; i soviet volevano pace immediata

3.2.2.2. i bolscevichi puntavano alla rivoluzione; alla repubblica di soli soviet

3.2.2.2.1. un tentativo di golpe militare viene sventato dai soldati appartenenti ai soviet

3.3. Rivoluzione di Ottobre

3.3.1. Lenin va al potere e sancisce

3.3.1.1. uscita dalla guerra

3.3.1.2. potere ai soviet

3.3.1.3. distribuzione delle terre

3.3.1.4. fabbriche controllate da operai e impiegati

3.3.2. presa del Palazzo d'Inverno ad opera di Trockij

3.4. la costituente fu sciolta dai bolscevichi perché risultavano minoritari

3.4.1. dal '18 il partito di Lenin prese il nome di partito comunista, che negoziò l'uscita dalla guerra a Brest-Litovsk