Paziente B.P. post-operatorion ,intervento di cistectomia radicale e linfoadenoctomia secondo WWa...

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Paziente B.P. post-operatorion ,intervento di cistectomia radicale e linfoadenoctomia secondo WWallace in paziente con k vescica par Mind Map: Paziente B.P. post-operatorion ,intervento di cistectomia radicale e linfoadenoctomia secondo WWallace in paziente con k vescica

1. INTERVENTI INFERMIERISTICI

1.1. Presa in carico

1.1.1. Predisposto posto letto

1.1.2. esami eseguiti all'ingresso

1.1.2.1. Si eseguono esami emato-chimici, EGA, RX Torace, ECG, tampone rettale di sorveglianza.

1.1.3. tamponi COVID

1.2. Interventi preventivi

1.2.1. Prevenzione della trombosi venosa profonda: somministrare farmaci anticoagulanti, applicare la terapia compressiva e incoraggiare il paziente a muoversi il più possibile.

1.2.2. Prevenzione delle infezioni

1.2.2.1. valutare regolarmente lo stato di pulizia della ferita chirurgica, somministrare terapia antibiotica in modo adeguato e mantenere le condizioni igieniche del paziente.

1.2.3. Prevenzione delle lesioni da pressione

1.2.3.1. valutare costantemente le aree di rischio, cambiare frequentemente la posizione del paziente e applicare materassi antidecubito.

1.2.3.1.1. Braden

1.2.3.1.2. Barthel

1.2.4. Prevenzione dell'insufficienza respiratoria

1.2.4.1. monitorare costantemente i livelli di saturazione di ossigeno e la frequenza respiratoria, eseguire la mobilizzazione precoce del paziente e applicare la terapia respiratoria quando necessario.

1.3. Gestione dell'alimentazione:

1.3.1. valutare lo stato nutrizionale del paziente, somministrare nutrizione parenterale o enterale in base alle necessità del paziente e valutare costantemente il livello di glicemia.

1.4. Interventi di monitoraggio:

1.4.1. Monitoraggio della funzione cardiaca: monitorare costantemente la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e il ritmo cardiaco.

1.4.2. Monitoraggio della funzione renale: monitorare costantemente la diuresi e i livelli di creatinina e azotemia.

1.4.3. Monitoraggio della funzione respiratoria: monitorare costantemente i livelli di saturazione di ossigeno, la frequenza respiratoria e la presenza di suoni polmonari anomali.

1.5. PErGestione teetemperaturateetemperaturateetemperaturateetemperatura

1.6. Gestione del dolore

1.6.1. monitorare costantemente il livello di dolore del paziente, somministrare farmaci analgesici in base alla scala di valutazione del dolore utilizzata, monitorare gli effetti collaterali dei farmaci, controllare la temperatura corporea del paziente e utilizzare la terapia compressiva in caso di dolore addominale.

1.7. Controllo dell'equilibrio elettrolitico

1.7.1. monitorare i livelli di sodio, potassio e calcio, somministrare fluidi e elettroliti in modo adeguato e monitorare la diuresi.

1.8. Terapia

1.8.1. terapia insulinica

1.8.2. con Ramipril 2,5 mg 2volte/die

1.8.3. idratazione parenterale via CVC con IsolyteIsolyte(cristalloide)! a 80 cc/h e ERIII a 20 cc/h in II via.

1.8.4. terapia: Cefamezina 2 gr EV x 3/die (8-16-24), Perfalgan 1 gr EV x 3/die (8-16-24), Ranitidina 50mg EV x 3/die (8-16-24), Clexane 4000 UI SC x 1/die (22)

1.9. ventilazione meccanica, pressione controllata con FiO2 50%.

1.10. Esami diagnostici

1.11. eseguiti esami ematochimici pre-operatori

1.11.1. PaCO2 48,2 segno di acidosi respriratoria

1.12. e visite specialistiche (anestesiologica, RX Torace, ECG ed ecocardiografia);

2. ULTERIORI MANIFESTAZIONI CLINICHE

2.1. SEGNI e SINTOMI

2.1.1. ematuria

2.1.2. disuria

2.1.3. ipertesoSanguinamento ,qualita e quantita dei drenaggi.e il tempo da quanto e cosi.e se e caldo.

2.1.4. tabagismo attivo

2.1.5. (2 puff Ventolin al bisogno),

2.2. Aleterazione vescical

2.2.1. incapacità di svuotamento, ematuria, infezioni del tratto urinario, incontinenza urinaria, fistole vescicali.

2.3. Alterazione del tratto gastrointestinale

2.3.1. ileo, stitichezza, diarrea, nausea, vomito.

2.4. Alterazione del sistemaa cardiovascolare

2.4.1. ipotensione, ridotta gittata cardiaca, tachicardia, embolia polmonare, tromboflebiti.

2.5. Alterazione del sistema respiratrespiratorioorio

2.5.1. ipossiemia, atelectasia, insufficienza respiratoria, polmonite.

2.6. Allterazionezione del sistema nervoso

2.6.1. delirio, depressione, ansia, confusione, disorientamento, insonnia.

2.7. Alterazione del sistema endocrino

2.7.1. iperglicemia, diabete insipido, insufficienza surrenalica, ipotiroidismo.

3. RISCHI

3.1. Rischi cardiaci

3.1.1. Trombi

3.1.2. Aritimia

3.1.3. Reazione allergica al m.d.c

3.1.4. Insufficienza renale acuta a causa del m.d.c

3.2. Rischi postoperatori

3.2.1. atelettasia,

3.2.2. problemi respiratori,

3.2.3. squilibri idroelettrolitici

3.2.4. emorragie,

3.2.5. infezioni o problemi di guarigione delle ferite.

4. EZIOLOGIA/CASO CLINICOI

4.1. La cistectomia radicale con linfoadenectomia è un intervento chirurgico per la rimozione della vescica e dei linfonodi circostanti in pazienti con tumore alla vescica. In questo caso clinico, il paziente arriva in terapia intensiva intubato e sedato, con diversi dispositivi medici e drenaggi in sede. Sono necessari monitoraggio multiparametrico e trattamenti farmacologici per la gestione del dolore e per la profilassi di infezioni. Gli interventi infermieristici necessari includono il controllo dell'idratazione, la prevenzione delle complicanze come l'embolia polmonare, la mobilizzazione precoce, la gestione dei drenaggi e delle medicazioni, e l'educazione del paziente e della famiglia sui cambiamenti alla funzione urinaria post-operatoria.

5. Problemi

5.1. Ipokaliemia

5.1.1. corretta con compenso di potassio 40 mEq

5.1.2. Questa condizione può causare aritmie

5.2. Dislipidemia

5.2.1. Fattore di rischio di

5.2.1.1. Malattia cardiovascolare aterosclorita

5.2.1.2. Infarto

5.3. Asistolia

5.3.1. Durante coronarografia

5.3.1.1. eseguito

5.3.1.1.1. Massaggio cardiaco

5.3.1.1.2. Infusione Adrenalina

5.3.2. Condizione causata da mancata attività elettrica cardiaca che va a determinare la contrazione ventricolare

6. ACCERTAMENTO ABCDE

6.1. A

6.1.1. Vie aeree

6.1.1.1. verificare che il paziente abbia una pervietà delle vie aeree. Dal momento che il paziente è intubato, è necessario controllare che il tubo endotracheale sia in posizione corretta e che la ventilazione sia efficace.

6.2. B

6.2.1. Respirazione

6.2.1.1. monitorare i parametri respiratori, . Verificare che il paziente sia ventilato correttamente, con un'adeguata ventilazione al minuto e una pressione di picco adeguata.

6.2.1.1.1. FC 65 bpm R

6.2.1.1.2. SpO2 99%

6.3. C

6.3.1. Circolazione

6.3.1.1. monitorare parametri ematici/cardiaci Verificare la presenza di eventuali sanguinamenti o ematomi.

6.3.1.1.1. PA 188/77 mmHg

6.3.1.1.2. TC 34,5 °C.**

6.3.1.1.3. polso presente

6.3.1.1.4. A livello addominale, presenti: drenaggio tubulare in scavo pelvico DX (100 cc) e drenaggio laminare in scavo pelvico SIN (150 cc), medicazione laparotomica (con una macchia ematica).

6.3.1.1.5. In sede: CVC GI DX 2 vie, CVP 18 G AS SIN, CATETERE ARTERIOSO RADIALE SIN,

6.4. D

6.4.1. Disabilità

6.4.1.1. monitorare la coscienza del paziente, la sua risposta agli stimoli e la presenza di eventuali deficit neurologici.

6.4.1.1.1. Paziente lucido e orientato s/t/p

6.4.1.1.2. Esame pupillare

6.4.1.1.3. Soporoso

6.5. E

6.5.1. Esposizione

6.5.1.1. controllare eventuali sanguinamenti, ferite o infezioni, e verificare la corretta posizione del paziente.

6.6. monitorare la diuresi, per valutare la funzionalità renale e assicurarsi che il paziente mantenga un adeguato equilibrio idroelettrolitico.

6.6.1. SNG 16 Fr Salem (100 cc), tutore ureterale DX (50 cc), tutore ureterale SIN (100 cc), catetere peridurale.

6.6.1.1. diuresi assente all’entrata

6.6.2. In sede anche una sonda rettale, non rifornita. In sede calze elasto-compressive

7. Complicanze

7.1. ostruzione ureterale

7.2. la contrazione o la stenosi dello stoma

7.3. la retrazione e la separazione dello stoma

7.4. un deterioramento renale dovuta a reflusso cronico

7.5. pielonefrite

7.6. calcolosi renale

8. Valutazione dell'aspetto della ferita chirurgicachirurgica ee del drenaggiodrenaggio,con attenzione all'eventuale presenza di emorragiemorragie,infezioni o altre complicanze

9. Valutazione della diuresi e del bilancio idrico, considerando l’intervento alla vescica e la necessità di monitorare la funzionalità renale.

10. problemi

10.1. Dolore

10.1.1. giudizio del paziente su una scala di valutazione del dolore, misurazione dei segni vitali, somministrazione di analgesici, monitoraggio della risposta al trattamento, riduzione del dolore.

10.1.1.1. Il dolore nonostante la terapia ha una cpot di 6, alto quindibda controllare catetrecatetere epidurale. In piu il dolore puo provenire sa una ipertensione.

10.2. Ipotermia

10.2.1. Febbre 34.5

10.3. Infezione

10.3.1. segni di infezione del tratto urinario o delle ferite, valutazione del livello di temperatura, somministrazione di antibiotici, monitoraggio della risposta al trattamento, prevenzione della diffusione dell'infezione.

10.4. Iperglicemia dal glucosio del emogas 10.3 _, ma ha l'isolyte con glucosio quindi potrebbe essere quello il problema.,stress psicologico prolungatob,o alt lovelli di cortsolo.oroble