1. Il ricercatore deve fare svariate scelte, su più livelli che si influenzano vicendevolmente: ONTOLOGICA, EPISTEMOLOGICA, METODOLOGICA
1.1. ONTOLOGICA
1.1.1. REALISTA:il ricercatore crede nell'esistenza di una realtà oggettiva, separata dall'osservatore
1.1.1.1. REALISMO INGENUO: realtà conoscibile in modo deterministico
1.1.1.1.1. dal punto di vista EPISTEMOLOGICO: il ricercatore considererà come entità indipendenti il ricercatore e la realtà studiata. Sarà possibile pervenire a identificare LEGGI, GENERALI E UNIVERSALI, che governano l'oggetto studiato, come se fosse un meccanismo
1.1.1.2. REALSIMO CRITICO: realtà conoscibile in modo imperfetto e/o probabilistico
1.1.1.2.1. dal punto di vista EPISTEMOLOGICO: il ricercatore si rivolge verso la ricerca di tendenze e regolarità nei fenomeni osservati che possono far intuire l'esistenza di disposizioni strutturali che sottostanno alla realtà studiata. Per il realista critico le teorie scientifiche sono potenzialmente sempre in errore.
1.1.2. COSTRUTTIVISTA (filone INTERPRETATIVISTA): la realtà, indipendentemente dal fatto che esista o meno è il riflesso della nostra attività mentale di costruzione di significato
1.1.2.1. dal punto di vista EPISTEMOLOGICO: per il ricercatore non è possibile separare la realtà dall'osservatore. Accettando il relativismo la scienza non può aspirare alla ricerca di teorie ma può solo interpretare l'evidenza empirica allo scopo di comprendere i significati che gli attori che operano in quella data situazione attribuiscono agli eventi e li portano ad agire in un determinato modo.Le gerenalizzazioni sono possibili anche nell'approccio relativista, ma a patto di limitarsi a enunciati di possibilità e alla definizione di tipi ideali
1.1.2.1.1. dal punto di vista METODOLOGICO: punterà a stabilire una relazione empatica con i soggetti osservati allo scopo di raggiungere una piena comprensione delle motivazioni alla base delle azioni dei soggetti. ricerca INTERPRETATIVA E STUDIO DI CASO.