Pierre Auguste Renoir

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Pierre Auguste Renoir por Mind Map: Pierre Auguste Renoir

1. Biografia

1.1. Nasce a Limoges nel 1841 e muore a Nizza nel 1919. Per Renoir dipingere è gioia , ormai vecchio e famoso, tormentato da terribili dolori artritici, continuava a mettere i colori sulla tela per divertirsi e visto che le dita irrimediabiolmente deforme , gli impedivano di stringere qualsiasi cosa, si legava i pennelli ai polsi per poter lavorare, seduto su una sedia a rotelle perchè semiparalizzato. Dipingeva anche nell'ultimo periodo della sua vita; durante la notte seguente, poco prima di assopirsi per passare dal sonno alla morte, chiese una matita per l'ultimo disegno.

1.2. LA VISITA IN ITALIA E IL 1881

1.2.1. Fra il 1881 e il 1882 Renoir visita l'Italia. A Palermo, il 15 gennaio 1882, dopo aver atteso qualche giorno di essere ricevuto da Wegner, ritrae il maestro in solo 35 minuti . Nasce in tal modo, pur nella velocità esecutiva, o forse proprio perché l'immediatezza della prima impressione ha necessariamente annullato la freddezza della riflessione, una delle immagini più vive del compositore tedesco https://www.google.it/search?q=ritratto+di+richard+wagner+renoir&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwjChc7gz8rXAhXQzaQKHVqBAHcQ_AUICigB&biw=1366&bih=662#imgdii=SG-i1ZZ39rWLeM:&imgrc=b-hYSQtnv9qCHM: Ma il viaggio italiano era destinato ad allargare la conoscenza dei classici da parte di Renoir: a Venezia vede e ammira Tiziano e Paolo Veronese; a Firenze visita gli uffizi; a Roma scopre gli affreschi di Raffaello. D'ora in poi, unendo il ricordo di Raffaello a quello di Igres, conosciuto fin dalla gioventù, Renoir tende a una maggior costruttività della figura, delineandola con il disegno. Ciò significa non un tradimento dei principi ispiratori iniziali, ma un'evoluzione, perchè resta costante il suo amore per la luce e per la bellezza, in un trionfale accordo di colori nei quali i toni si fanno gradualmente sempre più caldi, con il predominio del rosso. E' questa l'epoca dei nudi femminili come quelli di Tiziano o ridondanti come quelle di Rubens, prorompenti di vitalità gioiosa, quasi sottintendendo la forza creatrice della donna, in un inconscio ritorno al culto di Venere generatrice di tutte le cose. http://www.ilcaffeartisticodilo.it/wp-content/uploads/2017/03/Pierre-Auguste-Renoir-Bagnante-bionda-I-1881.-Williamstown-Sterling-and-Francine-Clark-Art-Institute..jpg

2. 1890

2.1. Renoir, dopo aver eseguito l'opera nel 1892,http://cultura.biografieonline.it/wp-content/uploads/2014/11/Ragazze-al-pianoforte-Renoir-1892-Jeunes-filles-au-piano.jpg la espose alla sua rassegna personale presso la galleria di Paul Durand-Ruel. che di questo quadro fece diverse versioni sempre alla ricerca della perfezione. Tre, infatti, sono le versioni realizzate con colori ad olio di questo dipinto: una conservata al Metropolitan Museum di New York e due appartenenti a collezioni private. Esistono anche uno schizzo (esposto al Metropolitan Museum) ed una versione a pastello, quest’ultima appartiene ad una collezione privata. Uno degli aspetti più caratteristici di questo dipinto è proprio la sua ripetitività, il fatto cioè che sia stato realizzato più volte in modo quasi identico per ottenere ciò che già rappresentava, un notevole e straordinario lirismo dei colori. E’ infatti la prima volta che un dipinto di questa importanza viene realizzato così tante volte, e il motivo va ricercato proprio nel tentativo di Renoir di consegnare un quadro che fosse possibile esporre, secondo i suoi obiettivi, in un museo. L'opera rappresenta due ragazze della borghesia che dialogano e si esercitano a suonare il pianoforte. Renoir si sofferma sui vari particolari dell'abitazione familiare. L'opera è molto simile ai lavori svoltosi in quel periodo come Ritratto di Claude Monet https://it.wikipedia.org/wiki/Ritratto_di_Claude_Monet#/media/File:Pierre-Auguste_Renoir_112.jpg i colori sono contenuti nel disegno. La stessa cosa accade nelle “Ragazze al pianoforte“, dove le pennellate seguono i confini del disegno e non sono, invece, libere nella loro istintività, almeno per i canoni dell’epoca. Le forme di questo dipinto, infatti, sono descritte da linee morbide e dolci e sono acquistate da una luminosità fresca e diffusa: si avverte chiaramente, dunque, l'abbandono della rigidità che caratterizzava molte delle precedenti opere aigre. È a partire da questi quadri infatti che Renoir inizia a concepire gli opposti impressionisti.

3. Rapporto con l'Impressionismo

3.1. Renoir di avvicinò alla poetica dell'Impressionismo. Da vari anni gli artisti della mostra in Boulevard des Capucines si battevano contro l'accademismo per l'affermazione di una pittura che interpretasse la realtà in maniera nuova. Le idee degli esponenti, sperimentate giorno dopo giorno nella pittura, venivano fervidamente discusse negli incontri che si tenevano al Caffè Guerbois dove gli artisti si recavano quando, tramontando il sole, diventava impossibile continuare a dipingere e dove, tuttavia, continuava la loro instancabile raccolta di appunti:http://www.fresia.com/wp-content/uploads/2015/05/cafeguerbois1869.jpg un'attività che era alla base del loro processo creativo, sempre a contattocon la realtà, Il gruppo veniva chiamato di Battignole, dal quartiere arigino dove si trovava il caffè Guerbois; a questo gruppo partecipava Renoir, Manet, Pisarro, Monet e Degas. Il gruppo converti Renoir all' en plein air.

3.2. 1860

3.2.1. Le origini dell'arte di Renoir sono, sotto molti punti di vista , simili a quelle che hanno determinato l'opera degli altri impressionisti: preferisce studiare direttamente la natura ricomponendone in unità le singole parti. La Grenouillere https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f1/Auguste_Renoir_-_La_Grenouill%C3%A8re.jpg/1200px-Auguste_Renoir_-_La_Grenouill%C3%A8re.jpg è la tela che dipinge accanto a Monet, infatti è perfetta per cogliere le affinità e le differenze sostanziali tra i due artisti. I dipinti sono simili: non tanto nelle posizioni degli oggetti e delle persone, quanto nell'impostazione generale e nella divisione dei colori reciprocamente accostati; ma la pennellata di Renoir è leggere, levitante, trasparente; i riflessi sono vibranti; i toni più chiari e luminosi; l'atmosfera più primaverile. La luce non è soltanto rifranta e respinta dal movimento tenue dell'acqua , ma giunge ad essa già variata e frammentata, perchè passa attraverso il filtro mobile delle foglie che pendono dqai rami dell' albero.

3.3. 1874

3.3.1. Nel 1874 fondarono insieme la società anonima cooperativa dei pittori, scultori e incisori.Poichè la giuria del Salon aveva quasi sempre respinto le loro opere, non comprendendone le novità, nacqua gradualmente l'idea di una mostra di pittori indipendenti, organizzata dalla neonata sociètà. La mostra ebbe un esito disastroso, l'incasso bastò appena a coprire le spese. Ma per Renoir non fu così; Nonostante l'asprezza di alcune critiche, in ogni caso, la mostra fu di fondamentale importanza siccome fu in quell'occasione che venne la maniera di Renoir e dei suoi compagni fu definita per l prima volta «impressionista». Alla mostra Renoir presenta diverse opere tra cui il Palco http://www.arteworld.it/wp-content/uploads/2014/12/Il-palco-la-loge-renoir-analisi.jpg l'opera, seppur dipinta in atelier, conserva la spontaneità delle opere realizzate in plein air, presentandosi agli occhi dell'osservatore con un marcato effetto di immediatezza, i soggetti sono due amici del pittore la donna è una modella chiamata Nini Lopez, mentre l'uomo che siede alle spalle è proprio il fratello del pittore, ovvero Edmond Renoir.Tutte e due le figure stanno rappresentando due reazioni differenti all’interno del Teatro: mentre la donna è vestita in modo elegante e abbassa momentaneamente gli occhiali utilizzati per visionare l’opera, mostrandosi quindi agli ammiratori presenti in teatro e mostrando la propria bellezza, l’uomo invece fa il contrario ed utilizza la strumentazione per dirigere il proprio sguardo altrove all’interno della sala. La scelta da parte del pittore è stata abbastanza oculata, poiché quest’ultimo ha voluto semplicemente mostrare il teatro come “occasione” in cui lo status sociale e le relazioni personali di ogni presente venivano messe in bella mostra agli occhi di tutti.

3.3.2. Nel 1876 ultima una delle sue opere più note , Il Ballo al Moulin de la Galette;https://sulparnaso.files.wordpress.com/2016/01/renoir-ballo-al-moulin-de-la-galette-1876-1024x761.jpg Renoir trae il soggetto dalla vita comune moderna : un ball all'aperto in un ritrovo di montmatre. Non è un ballo di aristocratici , ma di giovani qualunque nei loro vestiti di tutti i giorni. Il dipinto esprime movimento nelle figure in profondità e lateralmente e nel gioco della luce che spiove dalle foglie degli alberi sovrastanti e tocca gli oggetti determinando macchie luminose o riflettendosi dal basso verso i visi.