1. Definizione
1.1. Insieme delle imprese e delle attività volte alla produzione e alla prima lavorazione del ferro, della ghisa, dell’acciaio e delle ferroleghe, fino alla produzione di semilavorati.
2. Storia
2.1. Primordi
2.1.1. Fin da epoche remote furono sviluppate tecniche di trasformazione dei metalli per la produzione di attrezzi agricoli e di armi per la caccia e la difesa.
2.1.1.1. Età del rame
2.1.1.2. Età del bronzo
2.1.1.3. Età del ferro
2.2. La rivoluzione industriale
2.2.1. Benché le tecniche di lavorazione si siano sviluppate costantemente nel tempo, fu durante la rivoluzione industriale che si accelerarono le innovazioni tecnologiche, per rispondere a una domanda rapidamente crescente. Le tecnologie introdotte servirono per garantire qualità e affidabilità anche per elevati volumi di produzione, registrando economie di scala sempre più rilevanti.
2.2.1.1. Nuove leghe derivanti dal ferro
2.2.1.1.1. Ferrovie e infrastrutture
2.2.1.1.2. Edifici residenziali
2.2.1.1.3. Navi
2.2.1.1.4. Mezzi di trasporto
2.2.1.1.5. Armamenti
2.2.1.2. Alla fine del 19° sec. le grandi imprese produttrici di ferro e acciaio divennero strategiche per lo sviluppo e l’affermazione delle nazioni nell’età dell’imperialismo.
2.3. La Prima guerra mondiale
2.3.1. In Italia le grandi aziende siderurgiche e le imprese meccaniche a esse legate erano strettamente intrecciate con le grandi banche miste. Con la Prima guerra mondiale questi conglomerati crebbero in modo esponenziale; alla fine del conflitto dovettero però affrontare una crisi, che si tradusse nel fallimento delle banche. Il salvataggio pubblico portò nel 1933 all’istituzione dell’IRI che acquisì gli istituti di credito e le loro partecipazioni, tra cui proprio le imprese siderurgiche e in particolare l’Ilva già legata alla Banca Commerciale.
2.4. Il secondo dopoguerra.
2.4.1. Nel 1946 vi fu un ampio dibattito alla Costituente sull’opportunità di privatizzare l’impresa pubblica, ma si giunse presto alla conclusione che un Paese in rapida crescita in mercato aperto necessitasse di ingenti disponibilità di ferro e acciaio, da cedere a prezzi competitivi alle imprese trasformatrici, direttamente esposte sul mercato internazionale.
2.4.1.1. 1950 piano Sinigaglia
2.4.1.1.1. Portò alla riorganizzazione del comparto nella Finsider, di proprietà dell’IRI, con la creazione di diversi grandi poli ad alta tecnologia
2.4.1.2. Nel contempo, la produzione di carbone e acciaio divenne oggetto delle prime sperimentazioni volte all’integrazione del mercato europeo con la creazione della CECA
2.5. Oggi
2.5.1. Il settore in Europa crebbe rapidamente negli anni 1950 e 1960; tuttavia, successivamente alle crisi petrolifere degli anni 1970, si verificò una profonda crisi strutturale che richiese una radicale riorganizzazione, con fusioni significative nei diversi Paesi
2.5.1.1. Fusioni significative
2.5.1.1.1. Germania Federale, per es., le tradizionali imprese leader (Krupp, Thyssen) si fusero in una sola grande impresa.
2.5.1.1.2. In Italia la privatizzazione dell’IRI (giugno 2000) ha ceduto le imprese siderurgiche pubbliche a un numero di nuove imprese specializzate, cresciute nel dopoguerra soprattutto nella rilavorazione del rottame.
2.5.2. Nel 2010 la produzione mondiale di acciaio è stata stimata in 1.413 milioni di tonnellate, di cui ben il 63,6% prodotto in Asia, il 12,2 nella UE, il 7,9% in America Settentrionale, il 7,7% in Russia e Confederazione Stati Indipendenti, e il restante 8,6% nel resto del mondo.