1. Primo libro
1.1. Distinzione tra
1.1.1. lingua volgare (vulgaris locutio)
1.1.2. gramatica
1.1.2.1. lingua regolata da principi e norme precisi
1.2. Sostenimento della maggiore nobiltà del volgare rispetto al latino
1.3. Necessità di definire
1.3.1. un "volgare illustre"
1.3.1.1. Possibile realizzazione solo grazie alla lingua poetica
2. Secondo libro
2.1. definizione delle strutture metriche e stilistiche del volgare illustre
2.1.1. Ripercorrendo le maggiori esperienze letterarie volgari
2.1.1.1. Al fine di creare una gerarchia della "nobiltà" in base a
2.1.1.1.1. materia
2.1.1.1.2. genere
2.1.1.1.3. forma metrica
2.1.1.1.4. misura del verso
2.1.1.2. ricreazione della tripartizione classica
2.1.1.2.1. tragico
2.1.1.2.2. comico
2.1.1.2.3. elgiaco
2.2. Forma un "Canone di autoctores"
2.2.1. disegno della storia della lingua attraverso i maggiori esponenti
2.3. Riflessioni sul come il volgare illustre posso durare nel tempo come lingua
2.3.1. Armonia con la politica
2.3.1.1. come nel caso di Federico II e il figlio Manfredi
2.3.1.2. la quale però richiede
2.3.1.2.1. un'aula
2.3.1.2.2. formazione di una curia