1. Quest'opera di argomento pastorale è una raccolta di dieci carmi in esametri,composti tra il 42 e il 39 a.C da Virgilio. Quest'ultimo si ispira agli idilli pastorali di Teocrito di Siracusa, iniziatore della poesia bucolica (II-III secolo a.C)
2. TEOCRITO E VIRGILIO: TRATTI IN COMUNE
2.1. Teocrito e Virgilio hanno dato il proprio contributo alla poesia bucolica, essendo gli ideatori di tale genere rispettivamente nella letteratura greca e in quella latina.
2.2. Le caratteristiche che accomunano questi autori sono: l'utilizzo dell'esametro, protagonisti umili (come i pastori) trasfigurati nei ruolo di poeti, personaggi mitologici (come Pan, satiri e ninfe) e ambientazione agreste. Infine l'idealizzazione della natura, attraverso cui si realizza l'uomo, e la varietà di impostazione (mimetica, di tipo monologico dialogico o narrativa)
2.3. Alla base della disposizione dei carmi vi è un complicato sistema di corrispondenze e di contrapposizioni. Le ecloghe dispari sono in forma mimica, ovvero citano direttamente i discorsi tra i pastori; le ecloghe pari, invece, possiedono struttura narrativa.
3. STRUTTURA
3.1. La prima Ecloga, di impostazione mimica, racconta l'incontro di due pastori: Titiro, che compone un canto d'amore e Melibeo, che a causa di conflitti civili si appresta ad abbandonare le sue proprietà terriere. La seconda egloga è un canto d'amore del pastore Coridone per Alessi, il quale non ricambia il suo amore; un altro amore tormentato è presente nella decima egloga. La quarta egloga è la più importante: Virgilio profetizza l'inizio di un nuovo ciclo e la nascita di un puer. La quinta egloga affronta il tema della morte, mentre le egloghe terza quarta e quinta, presentano, come argomento peculiare, la gara poetica tra pastori.
4. TEMI
4.1. I temi sono in gran parte tratti dal modello di Teocrito. Quelli fondamentali sono l'esaltazione della natura e l'esaltazione della poesia, intesa come conforto e valore supremo. Infine la contemporaneità storica e l'amore, visto come una sorta di follia dal momento che condanna l'uomo ad una inquietudine perenne
5. AMBIENTAZIONE
5.1. L'ambientazione che fa da sfondo alle vicende dei pastori è detta "locus amoenus", cioè luogo ridente. Virgilio si ispira alla campagna per l'idealizzazione della realtà. Attraverso il paesaggio bucolico,infatti,egli riesce a creare un arte allusoria. Virgilio utilizza il mascheramento allegorico dei personaggi, per tale motivo le bucoliche sono dette anche Egloghe. I personaggi che descrive sono infatti delle allegorie vere e proprie.
6. PERSONAGGI
6.1. Virgilio utilizza il mascheramento allegorico dei personaggi, per tale motivo le bucoliche sono dette anche Egloghe. I personaggi che descrive sono difatti delle allegorie vere e proprie.