L'APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE

Comienza Ya. Es Gratis
ó regístrate con tu dirección de correo electrónico
L'APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE por Mind Map: L'APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE

1. Multimedialità intesa come: - presentazione di un messaggio attraverso l'utilizzo di diversi media -> es. lavagna, proiettore - formato di rappresentazione dell'informazione -> es. grafico con elementi sonori - attivazione simultanea dei canali sensoriali del discente per ricevere l'informazione -> es. vista, udito

2. 4 MODELLI CLASSICI DELL'APPRENDIMENTO (vedi cap 4) Modelli a cui generalmente fa riferimento un insegnante o un formatore durante la progettazione e l'agire didattico

2.1. APPRENDIMENTO PER ASSOCIAZIONE O COMPORTAMENTISMO Discente senza preconoscenze: mente come tabula rasa che si riempie nel momento dell'apprendimento

2.1.1. APPRENDIMENTO: attraverso la creazione di associazioni -> apprendimento totale come somma dei singoli apprendimenti

2.1.2. INSEGNAMENTO: si stabiliscono i collegamenti tra i contenuti in modo da creare legami e associazioni

2.1.3. MULTIMEDIA: istruzione Programmata lineare e/o ramificata

2.1.4. Critiche: - visione passiva del soggetto che apprende (creazione dell'associazione condotta unicamente dal docente) - carattere sommativo dell'apprendimento

2.2. APPRENDIMENTO PER COMPRENSIONE DELLE STRUTTURE O DELLA GESTALT Discente possiede delle pre-conoscenze

2.2.1. APPRENDIMENTO: quando riesce a cogliere la struttura globale dei concetti, individuando e comprendendo le relazioni tra gli elementi

2.2.2. INSEGNAMENTO: si individuano ed evidenziano graficamente le relazioni intercorrenti tra gli elementi

2.2.3. MULTIMEDIA: uso intensivo di schemi e mappe cognitive

2.3. APPRENDIMENTO ATTRAVERSO LA SCOPERTA Discente possiede preliminarmente le ipotesi che successivamente sviluppa per trovare nuove spiegazioni ai problemi -> il soggetto è attivo (attivismo pedagogico)

2.3.1. APPRENDIMENTO: il soggetto segue intenzionalmente un percorso dinamico e di ricerca di prove, errori e confutazioni della conoscenza precedente

2.3.2. INSEGNAMENTO: - far percorrere ai discenti un percorso di esplorazione, per scovare e acquisire conoscenze nuove - infondere nel discente il desiderio di apprendere

2.3.3. MULTIMEDIA: Software che permettono di ricercare informazioni, svolgere problem solving contestualizzati, simulare esperimenti o situazioni da comprendere

2.3.4. Vantaggi: - maggiore interesse verso l'apprendimento - comprensione più approfondita e possibilità di maggiore ricordo nel tempo - possibilità di riutilizzo di un metodo di lavoro in altri contesti Critiche: - risultati non sempre adeguati, che presentano errori o elementi confusi - efficacia del metodo limitato al periodo pre-adolescenziale o alle fasi iniziali dei percorsi formativi

2.4. APPRENDIMENTO ATTRAVERSO LA COSTRUZIONE SOCIALE O SOCIO-COSTRUTTIVISMO Discente possiede modelli e teorie ingenue

2.4.1. APPRENDIMENTO: processo di progressivo adeguamento delle strutture cognitive e delle organizzazioni mentali alle nuove situazioni che si presentano

2.4.2. INSEGNAMENTO: - accertamento delle competenze di partenza dei corsisti - creazione di un "conflitto cognitivo" allo scopo di rompere gli equilibri delle strutture precedenti - ricerca di una nuova soluzione da parte dei discenti - costruzione di nuove strutture

2.4.3. MULTIMEDIA: uso intensivo di strumenti di comunicazione in ambienti collaborativi -> permette al discente di interagire scambiando conoscenze e materiali favorendo un apprendimento cooperativo

3. Apprendimento inteso come: comprensione del significato di un messaggio in entrata ed elaborazione di un modello mentale coerente e integrato; capacità di possedere efficienti strategie di memorizzazione, unite a modalità di recupero e riutilizzo

4. TEORIE DELL'APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE

4.1. TEORIA DELLA DOPPIA CODIFICA Paivio (1991) A livello cognitivo l'elaborazione di un'informazione multimediale proveniente dall'esterno avviene grazie a due sistemi di codifica - Sistema verbale - Sistema non verbale a loro volta suddivisi in sottosistemi deputati all'elaborazione delle informazioni visive, uditive, tattili, etc.

4.1.1. 1. Uno stimolo uditivo (parola) viene codificato dal sistema verbale attraverso il suo sottosistema uditivo 2. La parola è poi confrontata con la sua rappresentazione presente nella memoria a lungo termine -> LOGOGENO

4.1.2. 1. Un'immagine viene codificata grazie al sistema non verbale nel suo sottosistema visivo 2. Viene poi confrontata con le unità di rappresentazione delle immagini, presenti nella memoria a lungo termine ->IMMAGENI

4.1.3. Immageni e Logogeni sono in relazione tra loro -> permette al discente di costruire una rappresentazione integrata correlando un'immagine con il suo omologo descrittivo testuale

4.1.4. Esperimenti condotti rilevano che: - il ricordo è migliore per le figure rispetto al testo in quanto codificate da entrambi i sistemi (sia verbalmente che visivamente) - si ricordano meglio i concetti ripetuti in due modalità differenti (es. parola + immagine), rispetto all'utilizzo di un'unica modalità

4.2. TEORIA DEL CARICO COGNITIVO Chandler e Sweller (1991) La qualità dell'apprendimento multimediale dipende dal modo in cui il discente impiega le risorse cognitive di cui dispone.

4.2.1. L'informazione non correttamente presentata: - divide l'attenzione dello studente -> su di lui ricade il compito aggiuntivo di costruire una rappresentazione integrata - comporta un alto dispendio di risorse cognitive

4.2.2. La costruzione di rappresentazioni integrate di testo e figure: - riduce il carico cognitivo -> permette allo studente di direzionare la maggior parte delle risorse cognitive sul processo di apprendimento

4.2.2.1. Strategie per la riduzione del carico cognitivo: - utilizzare strategie goal free -> consentono al discente di concentrarsi da subito sul concetto principale da apprendere - fornire esercizi svolti a supporto del compito da svolgere - badare a non dividere l'attenzione - evitare la ridondanza delle informazioni

4.3. TEORIA DELLE RAPPRESENTAZIONI MULTIMEDIALI Schnotz (2001) Sostiene la presenza nella mente dell'uomo di un doppio sistema di codifica delle informazioni, evidenziando il ruolo che le rappresentazioni esterne (testo e immagini) e le rappresentazioni interne (modelli o immagini mentali del soggetto) hanno nel processo di apprendimento multimediale

4.3.1. Rappresentazioni ESTERNE: - verbali (testo scritto o una parola pronunciata) - pittoriche (immagini)

4.3.2. Rappresentazioni INTERNE: possono essere contemporaneamente sia verbali che pittoriche. Una rappresentazione interna può essere composta dalla rappresentazione grafica alla quale fa riferimento una descrizione verbale

4.3.3. MODELLO INTEGRATO DI APPRENDIMENTO: descrive le fasi della comprensione verbale e quelle dell'elaborazione delle rappresentazioni pittoriche

4.3.3.1. La comprensione di un testo: 1. dopo la percezione sensoriale, il soggetto costruisce una rappresentazione mentale della struttura superficiale del testo 2. elabora il significato della proposizione 3. elabora un modello mentale dell'argomento descritto -> Il processo di elaborazione avviene attraverso informazioni che provengono: - dai sensi ("bottom-up") - dalle conoscenze precedentemente acquisite ("top-down")

4.3.3.2. La percezione di un'immagine: 1. si crea una rappresentazione visiva dell'aspetto grafico della figura 2. si costruiscono sia il modello mentale che il significato proposizionale dell'argomento -> Durante questo processo di elaborazione, il soggetto costruisce il modello mentale attraverso una corrispondenza tra: - sistema di relazioni visuospaziali (immagine e sue componenti grafiche) - sistema di relazioni semantiche (rispettivo significato)

4.3.3.3. = processo di scambio continuo tra i due sistemi, verbale e pittorico. -> Una figura conduce sia a una rappresentazione interna visiva sia a una verbale; un testo scritto conduce sia a un significato proposizionale che a un modello visivo interno

4.4. TEORIA COGNITIVA DELL'APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE Meyer (2000) Esamina due prospettive di studio dell'apprendimento multimediale: - Approccio passivo - Approccio attivo Spiega inoltre come agiscono i meccanismi cognitivi che stanno alla base dell'apprendimento multimediale, incorporando i risultati delle teorie precedenti a un terzo fattore: l' "elaborazione attiva"

4.4.1. 1. PASSIVO: il ruolo fondamentale è svolto dalla macchina e dal software -> l'apprendimento si configura come sola trasposizione d'informazioni da un emittente a un ricevente 2. ATTIVO: capacità dell'individuo di interagire con il sistema e apprendere attraverso un processo attivo di elaborazione del materiale

4.4.2. ELABORAZIONE ATTIVA: oltre a progettare materiali in grado di sfruttare una doppia codifica vigilando al tempo stesso sul carico cognitivo, occorre garantire la partecipazione attiva e consapevole dello studente al fine di realizzare un apprendimento.

4.4.2.1. -> il processo di elaborazione attiva permette al discente, operando tre principali interventi cognitivi sul materiale in entrata (selezione dei contenuti, organizzazione dei concetti, integrazione delle informazioni), di costruire una mappa mentale utile all'apprendimento di un argomento

4.4.3. 3 FASI del modello di apprendimento multimediale secondo Mayer

4.4.3.1. 1. il materiale multimediale proveniente dall'esterno (parole, testo scritto, immagine) entra attraverso i sensi all'interno della memoria sensoriale. Qui le informazioni vengono conservate per un brevissimo tempo

4.4.3.2. 2. Entra in gioco il lavoro attivo della mente. Le informazioni sono trasmesse alla memoria di lavoro. La sua componente fonologica elabora il materiale verbale, quella visuospaziale il materiale pittorico

4.4.3.3. 3. Le informazioni verbali e pittoriche vengono integrate alle conoscenze precedenti che provengono dalla memoria a lungo termine

4.4.3.3.1. = interazione che genera il "modello integrato di conoscenza" -> permette al discente il raggiungimento di due obiettivi: il ricordo e la comprensione dei contenuti

4.4.4. 6 PRINCIPI dell'apprendimento multimediale

4.4.4.1. MULTIMEDIALITA': si apprende più facilmente se le informazioni sono fornite sia testualmente che con immagini

4.4.4.2. VICINANZA SPAZIO-TEMPORALE: si apprende meglio quando le informazioni sono vicine spazialmente e presentate simultaneamente

4.4.4.3. COERENZA DEL MATERIALE: si apprende meglio evitando la presentazione di informazioni irrilevanti o incoerenti

4.4.4.4. MODALITA' DIVERSA: suddividere le informazioni su entrambi i canali, visivo e uditivo

4.4.4.5. RIDONDANZA: si apprende meglio evitando l'eccesso di fonti informative

4.4.4.6. INFORMALITA': si apprende meglio se viene usato un linguaggio informale rispetto a uno stile formale