umanesimo e rinascimento

Update your tasks and set your priorities for the next week

Comienza Ya. Es Gratis
ó regístrate con tu dirección de correo electrónico
umanesimo e rinascimento por Mind Map: umanesimo e rinascimento

1. platonismo e aristotelismo

2. rinascimento e scienza

2.1. La rinascita dell'uomo , che sarebbe il fine del rinascimento, è la rinascita dell'uomo nel mondo. L'uomo si comprende come parte del mondo; si distingue da esso per la propria originalità, ma allo stesso tempo si radica in esso e riconosce il proprio dominio. L'uomo ha una posizione privilegiata sulla natura per fare del mondo il proprio regno, ma per avere questo dominio serve una ricerca diretta chiamata l'indagine naturale che è uno strumento indispensabile per la realizzazione dei fini umani. Nell'indagine naturale si distinguono due aspetti: la magia e la filosofia della natura.

2.1.1. La magia ha due presupposti

2.1.1.1. animazione della natura ritenuta mossa da forze simili a quelle che agiscono nell'uomo

2.1.1.2. animazione della natura ritenuta mossa da forze simili a quelle che agiscono nell'uomo

2.1.2. la filosofia della natura

2.1.2.1. la natura è una totalità vivente retta da propri principi e il compito della filosofia è scoprire questi principi e quindi questi filosofi rompono ogni collegamento con la magia e l'aristotelismo e questo in seguito aprirà la strada all'indagine scentifica

2.1.2.1.1. Bernardino Telesio

2.1.2.1.2. Giordano Bruno

2.1.2.1.3. Tommaso Campanella

3. rinascimento e politica

3.1. L'umanesimo rinascimentale è strettamente legato anche a un'esigenza di rinnovamento politico. La parola d'ordine in questo campo è ritorno alle origini inteso, da un lato come il ritorno di una comunita alle proprie origini storiche, per trarne nuova forza e vigore e dall'altro come il ritorno al fondamento stabile e un'iniversale di ogni comunità e quindi come il riassestamento e la riorganizzazione della società sulla propria base naturale

3.1.1. storicismo

3.1.1.1. aspetto della volonta politica rinascimentale che risale al neoplatonismo ma ne abbandona l'aspetto teologico

3.1.1.1.1. Macchiavelli

3.1.2. giusnaturalismo

3.1.2.1. aspetto della volonta politica rinascimentale che trova le proprie radici nello stoicismo, in particolare nella dottrina del diritto naturale del medioevo

3.1.2.1.1. Tommaso Moro (o Thomas More)

3.1.2.1.2. Jean Bodin

4. rinascimento e religione

4.1. Il rinascimentale è un movimento culturale in cui al centro dei pensieri dell'uomo non c'è più Dio, ma l'uomo stesso, ma non deve essere visto come un periodo ateo, ma come un periodo laico; infatti sul piano religioso il rinascimento è caratterizzato,dalla pubblicazione delle 95 tesi di Martin Lutero nel 1517 che divise l'europa in due fazione quella cristiana fedele al papa e quelle protestanti, e la successiva controriforma che aveva come scopo quello di riformare lo stato della chiesa nel tentativo di ritornare alle origini della cristianità e contrastare la riforma luterana.

4.1.1. Erasmo da Rotterdam

4.1.2. Martin Lutero

5. coordinate storico-sociali

5.1. Oggi per Umanesimo si intende quel periodo storico che inizia nella meta del XV, piu precisamente nel 1453 dopo la caduta di Costantinopoli, in cui si ha una concezione del mondo basata sul buon senso, la ragione, la solidarietà e il rispetto per i diritti umani. In questo periodi tutti i letterati, i politicanti e gli studiosi che si dichiarano umanisti lavorano a favore di uno stato LAICO, che tratti i cittadini in modo uguale, senza privilegi né discriminazioni. La prima manifestazione di Umanesimo si ha con Protagora , il quale pone l'uomo al centro di tutto, con la frase: “L'uomo è misura di tutte le cose”, successivamente si parlerà di naturalismo rinascimentale, cioè tutti quegli studiosi che vogliono rivalutare la figura dell'uomo sottolineando: 1 che l'uomo non è ospite della natura ma egli stesso è un essere naturale, che vede nella natura la sua casa; 2 L'uomo è in grado di studiare e capire la natura; 3 la natura non è una copia di un mondo perfetto, ma una realtà piena, costituita da molte forme di vita di cui l'uomo fa parte e in esso si incarna la potenza di Dio. Sul piano politico, tra il XV e il XVI secolo si ha la formazione degli stati nazionali come Spagna, Francia e Inghilterra, al contrario dell'Italia che rimane fragile e divisa tra i suoi stati come Milano, Venezia, Firenze, Stato della Chiesa e Regno di Napoli. Questa frammentazione rappresenterà la più grande debolezza dell'Italia tanto da essere una facile preda delle mire espansionistiche delle monarchie spagnole e francesi. Sul piano storico-culturale l'umanesimo è anche il periodo della riscoperta dei testi classici latini e dopo la caduta di Costantinopoli e la “migrazione” degli intellettuali orientali verso l'occidente, anche quelli greci. In questo periodi di riscoperta dei classici nasce la filologia, che incarna il bisogno di scoprire i testi e di ripristinarli nella loro forma autentica. I compiti del filologo erano principalmente 3: 1 la difesa dell'eloquenza classica, cioè riportare la lingua genuina della classicità alla sua forma originaria, al di la delle deformazioni subite nel medioevo; 2 comprendere le figure dei letterati e dei filosofi in riferimento al loro modo di appartenenza; 3 l'intento di scoprire falsificazioni documentarie o errate attribuzioni di opere scritte.

5.1.1. Lorenzo Valla

5.1.1.1. Lorenzo Valla nacque a Roma nel 1407, fu un filosofo e un'importante filologo italiano. La sua opera filosofica più famosa è "Sul piacere" in cui si dice che il piacere è l'unico bene per l'uomo e l'unico fine di tutte le sue attività; di conseguenza la virtù non è altro che la scelta dei piaceri. Valla è anche noto come aver dimostrato la falsità del documento "La donazione di Costantito"(1440), in cui la chiesa ha fondato la sua pretesa di predominio politico universale, Valla notò delle incoerenze tempistiche sulla lingua latina usata

5.1.2. Francesco Petrarca

5.1.2.1. Francesco Petrarca nacque ad Arezzo nel 1304 fu un umanista molto importante sia nel campo filologico sia in quello letterario, infatti lui è colui che da avvio pienamente all'umanesimo distaccandosi del tutto dal medioevo a differenza di Dante. Una delle opere più conosciute di Petrarca è il "Secretum". Si tratta di un dialogo tra lo stesso Petrarca e sant'Agostino , nel quale il primo riporta continuamente all'esempio e all'insegnamento del secondo tutte le proprie esigenze spirituali mettendo in risalto la il conflitto interiore del poeta e la sua debolezza.