1. struttura internazionale influenza politica interna
1.1. 1) politica estera dà la sopravvivenza dello stato
1.2. 2) geopolitica influenza politica interna
1.2.1. più pressione ai confini = più assolutismo
1.2.2. avere il mare o no
2. politica interna influenza politica internazionale
2.1. democrazia sì
2.1.1. WILSON, MORGENTHAU, KANT
2.2. democrazia no
2.2.1. LIPPMANN
2.2.2. HOBBES, TOCQUEVILLE,
2.2.2.1. politica estera deve essere governo di custodi
2.3. soluzione:
2.3.1. 1) rimuovere il problema
2.3.1.1. realismo parla di ragion di stato e non di consenso
2.3.2. 2) circoscriverne importanza
2.3.2.1. se c'è pericolo la democrazia può allearsi con totalitarismo
2.3.2.2. sennò segue i suoi valori anche in politica estera
2.3.3. 3) tesi riduzionista
2.3.3.1. dittature creano le guerre
2.3.3.1.1. WOLFERS
3. NEOMARXISMO
3.1. dalla decolonizzazione a crollo URSS
3.2. riposizionamento
3.2.1. non più EST-OVEST
3.2.2. NORD-SUD
3.2.3. centro-periferia
3.3. conflitti interni legati a guerre internazionali
3.4. riscoperta del lungo periodo
4. REALTA': relazioni tra comunità coese
4.1. mondo politico, non pianeta fisico
4.2. DIFFERENZA INTERNO- ESTERNO
4.2.1. POLITICA INTERNA (allocazione risorse)
4.2.1.1. HOBBES
4.2.1.1.1. tra stati è come stato di natura
4.2.2. POLITICA ESTERA (sopravvivenza)
4.2.2.1. ora sembra caos ma era libertà e progresso
4.2.2.2. ANARCHIA INTERNAZIONALE
4.2.2.2.1. ognuno per sè
4.2.2.2.2. assenza di organismo con monopolio della forza
4.2.2.3. DISUGUAGLIANZA
4.2.2.3.1. di potere (es oligopolio di superpotenze) cambia nel tempo
4.2.2.3.2. tra simili
4.2.2.4. tra diversi
4.2.2.4.1. di potere (solo gli stati hanno monopolio della violenza legittima)
4.2.2.4.2. di diritto (stati hanno più diritti di non-stati come imprese etc)
4.3. SISTEMA POLITICO INTERNAZIONALE MODERNO
4.3.1. unici che hanno diritto di usare la violenza
4.3.2. attori sono STATI
4.3.2.1. interdipendenze tra stati
4.3.2.2. WIGHT
4.3.2.2.1. si parla di politica INTERSTATALE
4.3.2.2.2. globalizzazione
4.3.2.3. relazioni internazionali diverse da relazioni interstatali
4.3.2.3.1. SOCIETA' TRANSNAZIONALE
4.3.2.4. OGGI = dalla decolonizzazione
4.3.2.4.1. espansione del MODELLO STATALE westfaliano
4.3.2.4.2. emancipazione dagli imperi coloniali
4.3.2.4.3. passaggio da "noi vs altri" a "interno vs esterno"
4.3.2.4.4. cedere prerogative
5. IDEALISMO / LIBERALISMO
5.1. basi
5.1.1. c'è senso nella storia
5.1.1.1. visione dinamica
5.1.1.1.1. storia maestra di vita
5.1.1.2. progresso
5.1.1.3. ragione
5.1.2. al centro le organizzazioni e gli individui
5.1.2.1. organizzazione interna influenza sfera internazionale
5.1.2.2. la politica è composizione di azioni individuali
5.1.2.3. lo stato è una delle organizzazioni
5.1.2.3.1. contano anche le organizzazioni internazionali e le imprese
5.1.2.3.2. importanza della low politics
5.1.3. guerra = malattia umana da curare
5.1.3.1. deriva da particolarismi anacronistici
5.1.3.1.1. ormai è comunità internazionale, non ogni stato a sè
5.1.3.2. deriva da anarchia internazionale
5.1.3.2.1. serve sicurezza
5.1.3.3. deriva da stati autoritari
5.1.3.3.1. serve democrazia
5.1.4. i vincoli della legge condizionano lo stato non meno della forza
5.1.4.1. regole di diversa entità e estensione
5.1.4.2. condivisione irregolare
5.1.4.3. più son specifiche meno sono condivise
5.1.4.4. autonomia delle istituzioni internazionali
5.2. autori
5.2.1. MONTESQUIEU
5.2.1.1. doux commerce pacifica rapporti tra stati
5.2.1.1.1. ottimismo liberoscambista e laissez faire
5.2.1.1.2. semplicistico ma un po' vero
5.2.2. KANT
5.2.2.1. stato di diritto come alternativa allo stato di natura
5.2.2.1.1. costituzione
5.2.2.1.2. divisione dei poteri
5.2.2.1.3. rappresentanza
5.2.2.1.4. federazione mondiale
5.2.3. WILSON
5.2.3.1. autogoverno popolare è la chiave per la pace
5.2.3.1.1. stati democratico liberali
6. REALISMO
6.1. basi
6.1.1. non c'è senso nella storia
6.1.1.1. visione ciclica metaepocale
6.1.2. politica internazionale non può cambiare
6.1.2.1. guerra e pace da sempre per sempre
6.1.3. stati al centro
6.1.3.1. anarchia
6.1.3.2. stato considerato come attore unitario e razionale
6.1.4. base empirica
6.1.5. regno della necessità (forze storiche ingovernabili)
6.1.6. PANEBIANCO
6.1.6.1. si divide in
6.1.6.1.1. realpolitik (Machiavelli)
6.1.6.1.2. razionalismo (Hobbes)
6.1.6.1.3. minimalismo (Rousseau)
6.1.6.2. TESI STRUTTURALE (anarchia quindi dilemma della sicurezza) - non antropologico
6.1.6.2.1. APPROCCIO RIDUZIONISTA (contano anche cultura, regimi politici, etc.) - non sistemico
6.2. autori
6.2.1. MORGENTHAU
6.2.1.1. teoria per essere consigliere del principe
6.2.1.1.1. ammirazione per la democrazia americana che lo accoglie dall'Europa antisemita
6.2.1.2. TESI ANTROPOLOGICA - non strutturale
6.2.1.2.1. APPROCCIO RIDUZIONISTA - non sistemico
6.2.1.3. 1) è possibile trovare leggi oggettive della politica
6.2.1.3.1. natura umana è immutata (niente progresso né obsoleto)
6.2.1.4. 2) oggetto della politica è l'INTERESSE definito in termini di POTERE
6.2.1.4.1. politica guidata da:
6.2.1.4.2. POTERE
6.2.1.5. 3) interesse c'è sempre ma cambia sempre
6.2.1.6. 4) tensione tra morale e successo dell'azione politica
6.2.1.6.1. la politica non può essere neutrale
6.2.1.6.2. la suprema virtù è la PRUDENZA
6.2.1.7. 5) ogni nazione presenta le proprie aspirazioni come universali
6.2.1.8. 6) autonomia e amoralità della sfera politica
6.2.1.8.1. antropologia pluralistica
6.2.2. CARR
6.2.2.1. vulgata storiografica
6.2.2.1.1. armonia degli interessi è un'utopia
6.2.2.1.2. non c'è contatto tra etica e ragione
6.2.2.2. carattere pragmatico e relativo della politica
6.2.2.2.1. pensiero orientato a uno scopo
6.2.2.2.2. teoria e modelli influenzati dal contesto culturale
6.2.3. WOOLF
6.2.3.1. civilizzazione è eliminare violenza dalle relazioni sociali
6.2.3.2. WWII riporta potere, forza, violenza
6.2.3.2.1. fine SdN, pace, ordine, libertà
6.2.3.3. non ogni politica che fallisce è utopia
6.2.3.3.1. l'unica utopia è voler creare stabilità col conflitto (SdN...)
6.2.3.4. raggiungibilità di un obiettivo è data da FATTI, PSICOLOGIA e ORGANIZZAZIONI
6.3. correnti
6.3.1. REALISMO STRUTTURALE OFFENSIVO, NEOREALISMO
6.3.1.1. non rileva né ideologie né diplomazia
6.3.1.1.1. è sufficiente la voglia di sopravvivere per creare l'equilibrio
6.3.2. REALISMO CLASSICO
6.3.2.1. non rileva l'ideologia ma rileva la diplomazia
6.3.2.1.1. grandi potenze devono mantenere l'ordine con la diplomazia
6.3.3. REALISMO DIFENSIVO NEOCLASSICO
6.3.3.1. rileva l'ideologia ma non la diplomazia
6.3.3.1.1. dipende tutto dalla politica interna
6.3.4. REALISMO ETERODOSSO
6.3.4.1. rilevano sia ideologia che diplomazia
6.3.4.1.1. Stati con mire rivoluzionarie producono sbilanciamento
7. ISTITUZIONALISMO LIBERALE (NEOLIBERALISMO)
7.1. dagli Anni '70
7.1.1. libero scambio non porta pace
7.1.2. SdN non funziona
7.1.3. democrazie non sono pacifiche
7.2. basi
7.2.1. anarchia da sola non spiega i rapporti tra stati
7.2.2. le norme hanno un ruolo a livello internazionale
7.2.3. il conflitto è costante ma la cooperazione è possibile
7.2.4. guerra e pace non più al centro
7.2.4.1. ambiente commercio economia
7.2.5. non solo stati
7.2.5.1. istituzioni sovranazionali
7.3. autori
7.3.1. KEOHANE
7.3.1.1. l'armonia non è naturale ma va costruita
7.3.1.1.1. densità di istituzioni a tutti i livelli
7.3.1.1.2. funzioni delle istituzioni
7.3.1.1.3. successo
8. COSTRUTTIVISMO
8.1. approccio sociologico
8.1.1. relazioni internazionali definite da norme sociali e valori condivisi
8.1.2. persone al centro dopo 1989
8.1.3. sicurezza e anarchia sono costruzioni sociali
8.1.3.1. costruzione di fiducia reciproca
9. DISCIPLINA
9.1. cattedra fondata nel 1919
9.1.1. vuole evitare una nuova guerra, insegna un modello preciso
9.2. DISTORSIONI PROSPETTICHE
9.2.1. parla di Novecento
9.2.2. parla di stati
9.2.3. sviluppata a partire dagli USA
9.2.3.1. isola geopolitica
9.2.3.2. libertà ai confini
9.2.3.3. senza frontiera
9.2.3.4. storia breve, importa il presente
9.2.3.5. egotismo = monopolio post 1989
9.2.3.6. monopolizza le Relazioni Internazionali
9.2.3.6.1. impone sistema di valori
9.2.3.6.2. ignora alcune tematiche
9.3. 4 CHIAVI
9.3.1. ANTROPOLOGIA
9.3.1.1. com'è fatto l'uomo?
9.3.2. ONTOLOGIA
9.3.2.1. che cosa sono le RI?
9.3.2.1.1. livello macro
9.3.3. EPISTEMOLOGIA
9.3.3.1. come si studiano le RI?
9.3.4. PRASSEOLOGIA
9.3.4.1. che fare?
9.4. ARON
9.4.1. studiare la politica
9.4.1.1. come le scienze naturali
9.4.1.1.1. metodo deduttivo ipotesi tesi
9.4.1.1.2. TESI STRUTTURALE - non antropologica
9.4.1.2. come l'economia
9.4.1.3. TEORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI
9.4.1.3.1. 1) definire sottosistema (caratteristiche, limiti, relazioni)
9.4.1.3.2. 2) alternare sistemi semplificati e osservazioni nuove
9.4.1.3.3. 3) dare per scontata la coerenza dei dati
9.4.1.3.4. 4) capire che ogni crisi può essere unica
9.4.1.3.5. 5) teorie danno consigli non certezza
9.4.1.4. fare astrazioni e teorie generali
9.4.1.5. cosa rende uniche le relazioni internazionali
9.4.1.5.1. sono asociali
9.4.1.5.2. legittimità dell'uso della forza
9.4.1.5.3. pluralità dei centri di decisione indipendenti
9.4.1.5.4. anarchia internazionale
9.4.1.5.5. si svolgono all'ombra della guerra
9.4.1.6. TEORIA: le nazioni procedono nei loro interessi o con morale?
9.4.1.6.1. si può fare teoria su tattiche (generali) non su strategia (particolari)
9.4.1.6.2. difficile da capire
9.4.1.6.3. intrecciato con sociologia e storia
9.5. TOYNBEE
9.5.1. "PREGIUDIZIO INTERNAZIONALE"
9.5.1.1. valorizzare fattori di unità e interdipendenza
9.5.1.2. modello statale è recente, occidentale, passeggero
9.5.2. PREGIUDIZIO NAZIONALE
9.5.2.1. trascura politica internazionale
9.5.2.2. impatto sulla storia del mondo e sulle menti
9.5.2.2.1. la politica vera è quella dentro lo stato
9.5.2.3. non si può fare teoria internazionale perchè:
9.5.2.3.1. labirinto di scelte morali
9.5.2.3.2. valori, interessi e credenze per cui vale la pena morire o uccidere
9.5.2.3.3. la guerra non è un caso estremo
9.6. TUCIDIDE
9.6.1. politica ha le sue proprie leggi
9.6.1.1. parola come epicentro della politica
9.6.1.1.1. slittamento semantico: linguaggio varia nel tempo
9.6.2. tutto prevedibile
9.6.3. conflitto tra legge morale (giustizia) e legge del più forte (necessità)
9.6.3.1. non vince nessuno
9.7. PANEBIANCO
9.7.1. domanda del politico: che rapporto c'è tra teoria e azione?
9.7.1.1. CHIARUZZI
9.7.1.1.1. imprevedibilità degli esiti
9.7.1.1.2. incoerenza tra intenzione - azione - reazione
9.7.1.1.3. prevedere gli eventi politici è utopico (diventa astrologia)
9.7.2. scienziati sociali
9.7.2.1. non tengono sotto controllo dilemmi etici
9.7.2.2. sono parte dell'universo che osservano
9.7.2.3. ambiscono a influenzare
9.7.2.4. le loro ricerche possono modificare le relazioni sociali
9.7.3. dibattito
9.7.3.1. PARETO
9.7.3.1.1. la scienza più è vera più e inutile
9.7.3.2. MOSCA
9.7.3.2.1. logica ingegneristica come scienza fondamentale per la politica
10. PACE
10.1. pensiero su come eliminare la guerra, nessun pensiero su come eliminare la pace
10.1.1. ARISTOFANE
10.1.1.1. ci sono nemici della pace
10.1.2. AGOSTINO
10.1.2.1. tutti vogliono la pace ma ognuno a modo suo
10.1.2.1.1. tutti vogliono la vittoria
10.1.3. BELLICISMO
10.1.3.1. pace esterna negativa
10.1.3.1.1. pace interna positiva perché significa niente guerre civili
10.1.3.2. la pace come momento negativo
10.1.3.3. pace come decadenza biologica
10.1.3.3.1. HEGEL
10.1.3.3.2. MARINETTI
10.1.3.3.3. BACON
10.1.4. PACIFISMO
10.1.4.1. pace come elemento cardinale della propria azione
10.1.4.2. è una dottrina
10.1.4.2.1. nessuna pretesa analitica
10.1.4.3. ripudio incondizionato della violenza
10.1.4.3.1. virtù della convinzione
10.1.4.4. visione della pace come stato desiderabile
10.1.4.5. rifiuto non negoziabile delle principali ideologie belliciste
10.1.4.5.1. idea della guerra giusta
10.1.4.5.2. guerra come male minore
10.1.4.5.3. idea della guerra necessaria
10.1.4.5.4. idea della guerra inevitabile
10.2. produzione intellettuale non matura
10.2.1. bisogna depotenziare la pace da ideale a reale
10.2.2. BOBBIO
10.2.2.1. pace = non guerra
10.2.2.1.1. termine soccombente
10.2.2.1.2. pace come pausa tra guerre
10.2.3. non è un valore assoluto
10.2.3.1. sempre accompagnata da altro tipo autonomia, giustizia, uguaglianza
10.2.3.2. pace come obiettivo porta la società al fallimento
10.2.3.2.1. CARR
10.2.3.3. pace = progresso, felicità, prosperità
10.2.3.3.1. però a livello nazionale interno
10.3. la pace non dipende dalla guerra
10.3.1. pace come base del potere
10.3.2. pace come posta in gioco dei conflitti
10.3.3. guerra per la pace
10.3.3.1. la pace giusta è soggettiva
10.3.3.1.1. ci sono diversi tipi di pace
10.3.3.2. guerra mezzo della politica e politica mezzo per la pace
10.3.3.2.1. guerra è fallimento della politica
10.3.3.2.2. pace tra stati porta all'internazionalismo
10.3.4. pace = equilibrata coesistenza di nemici virtuali
10.3.4.1. la pace si fa solo col nemico
10.3.4.1.1. se tratti uno da nemico, quello diventa davvero nemico
10.3.5. ARON
10.3.5.1. politica si fa con
10.3.5.1.1. guerra
10.3.5.1.2. pace
10.3.5.2. anarchia internazionale permette di creare federazioni
10.3.5.2.1. non si parla mai delle guerre evitate cioè del successo della diplomazia
10.3.5.2.2. anche la pace ha le sue cause
11. GUERRA
11.1. conflitti tra gruppi politici indipendenti con violenza organizzata
11.1.1. BOBBIO
11.2. tragica e immorale ma ricorrente e regolatrice
11.2.1. realismo
11.2.1.1. rassegnazione
11.2.2. liberalismo
11.2.2.1. sdegno
11.3. funzioni
11.3.1. crea ordine
11.3.2. regola equilibri di potenza
11.3.3. porta cambiamento
11.4. BRIGHI
11.4.1. guerra di oggi
11.4.1.1. perché si va in guerra?
11.4.1.1.1. salvaguardare diritti umani
11.4.1.1.2. esportare democrazia
11.4.1.2. come si combatte
11.4.1.2.1. superiorità tecnologica fa la differenza
11.4.1.2.2. mezzi di comunicazione facilitano mobilitazione
11.4.1.2.3. asimmetria dei conflitti
11.4.1.3. chi combatte
11.4.1.3.1. attori non statali
11.4.1.3.2. basso coinvolgimento della società
11.4.1.4. guerra sempre uguale
11.4.1.4.1. guerra = camaleonte
11.4.1.4.2. dov'è il successo democratico?
11.5. WALTZ
11.5.1. PRIMA IMMAGINE
11.5.1.1. causa della guerra natura e comportamento dell'uomo
11.5.1.1.1. uomo essere finito con aspirazioni infinite
11.5.1.1.2. si può cambiare?
11.5.1.1.3. NIEBUHR
11.5.1.1.4. SPINOZA
11.5.1.2. obiezioni
11.5.1.2.1. l'uomo coopera anche
11.5.1.2.2. se la natura umana non cambia non si può sperare nella pace
11.5.1.2.3. le azioni di stati non sono scelte individuali
11.5.1.3. risposte
11.5.1.3.1. la natura umana è così complessa che spiega le imperfezioni politiche
11.5.1.3.2. natura umana è solo causa primaria
11.5.1.3.3. fallibilità del regnante compensata con checks and balances
11.5.2. SECONDA IMMAGINE
11.5.2.1. causa della guerra forma e tipo dello stato
11.5.2.1.1. si può creare la pace cambiando la forma degli stati?
11.5.2.1.2. qual è la forma che genera pace?
11.5.3. TERZA IMMAGINE
11.5.3.1. causa della guerra è la struttura internazionale
11.5.3.1.1. anarchia internazionale e deficit amministrativo
11.5.3.1.2. SPINOZA
11.5.3.1.3. KANT
11.5.3.1.4. ROUSSEAU
11.5.4. conclusione
11.5.4.1. TESI STRUTTURALE - non antropologica
11.5.4.1.1. APPROCCIO SISTEMICO
11.5.4.2. ogni stato persegue i propri interessi sapendo che i conflitti di interesse possono portare a guerra
11.5.4.3. la causa della guerra non è mai una sola
11.5.4.3.1. cause permissive (immagini)
11.5.4.3.2. cause efficienti immediate
11.5.4.4. la forza necessaria per tenere insieme una società varia a seconda dell'eterogeneità degli elementi
11.5.4.5. per migliorare il mondo serve cambiare un fattore
11.5.4.5.1. questo causa frustrazione
11.5.4.6. nella ricerca della pace non ci sono azioni buone
11.5.4.6.1. concentrarsi su una sola causa può peggiorare la situazione
12. VIE DELLA PACE
12.1. EQUILIBRIO DI POTENZA
12.1.1. definizione
12.1.1.1. nessun attore, da solo o tramite alleanza, può dominare gli altri
12.1.1.1.1. disposizione bilanciata delle forze crea stabilità
12.1.1.1.2. di fronte a un attore che si fa troppo potente gli altri cercheranno parità
12.1.2. correnti
12.1.2.1. equilibrio raggiunto volontariamente
12.1.2.1.1. KAPLAN
12.1.2.2. equilibrio è la norma generalizzata di condotta, non è naturale
12.1.2.2.1. scuola inglese
12.1.2.3. equilibrio raggiunto spontaneamente
12.1.2.3.1. ROUSSEAU
12.1.2.3.2. WALT
12.1.2.3.3. WALTZ
12.1.2.3.4. SCHWELLER
12.1.2.3.5. MANSFIELD
12.1.3. differenze
12.1.3.1. multipolarismo
12.1.3.1.1. alleanza per sconfiggere l'egemone
12.1.3.1.2. external balancing
12.1.3.1.3. potenze vulnerabili
12.1.3.1.4. chi è la minaccia?
12.1.3.1.5. chainganging
12.1.3.1.6. flessibilità delle alleanze, rigidità delle strategie
12.1.3.2. bipolarismo
12.1.3.2.1. risorse simili tra i due
12.1.3.2.2. internal balancing
12.1.3.2.3. potenze autosufficienti
12.1.3.2.4. sistema stabile
12.1.3.2.5. piccoli alleati non influenzano
12.1.3.2.6. rigidità delle alleanze, flessibilità delle strategie
12.1.4. critiche
12.1.4.1. obsoleto per
12.1.4.1.1. massificazione della politica
12.1.4.1.2. innovazione tecnologica
12.1.4.1.3. rende necessarie le guerre per l'equilibrio
12.2. EGEMONIA
12.2.1. definizione
12.2.1.1. sistema in cui le capacità sono grandemente concentrate in capo a un singolo attore
12.2.1.1.1. non è
12.2.1.2. relazione di potere considerata legittima che poggia su una distribuzione molto squilibrata delle risorse potestative
12.2.1.2.1. requisiti dell'egemone
12.2.2. oggi
12.2.2.1. egemonia
12.2.2.1.1. alta concentrazione delle risorse, alta legittimità del potere
12.2.2.2. multipolarismo centripeto
12.2.2.2.1. bassa concentrazione delle risorse, alta legittimità del potere
12.2.2.3. dominio
12.2.2.3.1. alta concentrazione delle risorse, bassa legittimità del potere
12.2.2.4. multipolarismo centrifugo
12.2.2.4.1. bassa concentrazione delle risorse. bassa legittimità del potere
12.3. SICUREZZA COLLETTIVA
12.3.1. definizione
12.3.1.1. istituzione multilaterale creata dalla comunità degli stati per preservare la pace in tutto il sistema internazionale
12.3.1.1.1. dispositivo teorico recente, figlio del liberalismo
12.3.2. caratteristiche
12.3.2.1. CLAUDE
12.3.2.1.1. stati devono rinunciare alla violenza
12.3.2.1.2. stati devono appoggiare qualunque vittima
12.3.2.1.3. decisioni della comunità sono gestite da trattati
12.3.2.2. indivisibilità della pace
12.3.2.2.1. ogni guerra colpisce l'intera comunità comsmopolita
12.3.2.2.2. sanzioni per chi aggredisce
12.3.2.2.3. volontà di non essere coinvolti in una guerra che si espande
12.3.2.2.4. guerra ha sempre costi per tutti
12.3.2.3. universalismo
12.3.2.3.1. istituzione ordina i propri membri
12.3.2.3.2. inclusività
12.3.2.4. multilateralismo e imparzialità
12.3.2.4.1. non si tratta di interessi convergenti
12.3.2.5. HAMMARSKJOLD
12.3.2.5.1. un solo uso legittimo della forza
12.3.2.5.2. istituzioni producono legittimità
12.3.2.5.3. non importano i differenziali di potenza
12.3.2.5.4. rinuncia alla reciprocità
12.3.3. varianti
12.3.3.1. concerto delle potenze
12.3.3.1.1. nessun mutilateralismo
12.3.3.2. sicurezza collettiva diplomatica
12.3.3.2.1. cede multilateralismo / imparzialità
12.3.3.3. sicurezza collettiva legalistica
12.3.3.3.1. multilateralismo e universalismo
12.3.3.4. sicurezza collettiva democratica
12.3.3.4.1. cede universalismo, si crea solo tra alcuni
12.3.3.5. difesa collettiva
12.3.3.5.1. nessun universalismo
12.3.3.6. equilibrio di potenza
12.3.3.6.1. nessun multilateralismo, nessun universalismo
12.3.4. PEACEKEEPING
12.3.4.1. non mantiene la pace ma combatte la guerra
12.3.4.2. ruolo del terzo
12.3.4.2.1. alleato
12.3.4.2.2. neutrale
12.3.4.2.3. imparziale
12.3.4.3. critiche
12.3.4.3.1. non si possono cancellare le alleanze
12.3.4.3.2. qualcuno potrebbe abbassare la guardia e pagare le conseguenze
12.3.4.3.3. freeriding
12.3.4.3.4. critica realista
13. BULL
13.1. 1
13.1.1. ordine
13.1.1.1. ordine sociale
13.1.1.1.1. obiettivi primari universali
13.1.1.1.2. non sono sempre la priorità
13.1.1.2. ordine internazionale
13.1.1.2.1. regole e obiettivi condivisi
13.1.1.2.2. obiettivi del sistema di Stati
13.1.1.3. ordine mondiale
13.1.1.3.1. obiettivi dell'umanità
13.1.1.3.2. azioni di individui permanenti e indistruttibili
13.2. 2
13.2.1. tradizioni
13.2.1.1. realista
13.2.1.1.1. HOBBES
13.2.1.1.2. gioco a somma zero
13.2.1.1.3. non c'è morale
13.2.1.2. universalista
13.2.1.2.1. KANT
13.2.1.2.2. legami tra individui
13.2.1.2.3. c'è morale superiore
13.2.1.3. internazionalista
13.2.1.3.1. GROZIO
13.2.1.3.2. regole e istituzioni vincolano gli stati
13.2.2. società internazionale
13.2.2.1. cristiana
13.2.2.1.1. diritto positivo naturale
13.2.2.1.2. attori sono stati, regni, gentes, res publicae
13.2.2.1.3. diplomazia
13.2.2.2. europea
13.2.2.2.1. jus publicum europaeum
13.2.2.2.2. attori sono Stati
13.2.2.2.3. guerra giusta per l'equilibrio di potenza
13.2.2.3. mondiale
13.2.2.3.1. ritorno al diritto naturale (divieto di violenza
13.2.2.3.2. società internazionale tra civilizzati
13.2.2.3.3. attori anche soggetti non statali
13.2.3. sistema internazionale + valori e interessi condivisi = società internazionale
13.2.3.1. società internazionale
13.2.3.1.1. le regole rimangono anche se sono infrante
13.2.3.1.2. non è anarchia internazionale
13.2.3.2. norme
13.2.3.3. istituzioni
13.2.3.3.1. pratiche di convivenza
13.2.3.3.2. imperfette, sempre aperte sul lato del potere, disuguaglianze e pluralità
13.2.3.3.3. se cedono le istituzioni cede la società internazionale
13.3. 3
13.3.1. società internazionale
13.3.1.1. uguale alle società primitive
13.3.1.1.1. nessun governo
13.3.1.1.2. ognuno interpreta la norma
13.3.1.1.3. ognuno usa la violenza legittima
13.3.1.2. diversa dalle società primitive
13.3.1.2.1. Stato è sovrano su popolo e territorio
13.3.1.2.2. secolarizzazione
13.3.1.2.3. più grande
13.3.2. interessi
13.3.2.1. interessi nazionali (sicurezza, prosperità, ideologie...)
13.3.3. poi norme
13.3.3.1. norme sociali
13.3.3.1.1. norme morali
13.3.3.2. efficaci solo se rispettate
13.3.3.2.1. necessarie solo se violabili
13.3.3.3. condotta coerente verso gli obiettivi
13.3.3.3.1. principio normativo fondamentale è la società degli Stati
13.3.3.3.2. regole di coesistenza
13.3.3.3.3. regole di cooperazione
13.3.4. poi istituzioni
13.3.4.1. in regime interno è il governo, nella società internazionali sono gli Stati
13.3.4.1.1. funzioni
13.3.4.2. 5 istituzioni
13.3.4.2.1. funzioni
13.4. 4
13.4.1. giustizia
13.4.1.1. definizione per forza soggettiva
13.4.1.1.1. non ha un fine, è un fine
13.4.1.2. distinzioni
13.4.1.2.1. generale (condotta onesta)
13.4.1.2.2. come uguaglianza
13.4.1.2.3. sostanziale (fondata su norme che definiscono diritti)
13.4.1.2.4. aritmetica (uguali diritti e doveri)
13.4.1.2.5. commutativa (riconoscimento reciproco dei diritti)
13.4.1.3. in base ai soggetti
13.4.1.3.1. giustizia interstatale / internazionale
13.4.1.3.2. giustizia individuale / umana
13.4.1.3.3. giustizia cosmopolitica / mondiale
13.4.1.4. incompatibilità tra giustizia e ordine
13.4.1.4.1. dottrina conservatrice ortodossa
13.4.1.4.2. dottrina rivoluzionaria
13.4.1.4.3. dottrina liberale / progressista
13.5. 5
13.5.1. equilibrio di potenza
13.5.1.1. definizione
13.5.1.1.1. disposizione delle cose mediante la quale nessuna potenza si trova in stato di dominio assoluto o in grado di imporre legge ad altri
13.5.1.1.2. distinzioni
13.5.1.2. funzioni
13.5.1.2.1. prevenire che il sistema si trasformi in un impero universale
13.5.1.2.2. preservare l'indipendenza degli Stati
13.5.1.2.3. far funzionare le istituzioni da cui l'equilibrio dipende
13.5.1.3. critiche
13.5.1.3.1. non è verificabile
13.5.1.3.2. sottintende che ogni Stato ragiona per politica di potenza
13.5.1.3.3. legittima le guerre dei grandi contro i piccoli
13.5.1.4. mutua deterrenza nucleare
13.5.1.4.1. manca la cultura generale condivisa, l'equilibrio non è un obiettivo comune
13.5.1.4.2. dissuasione =
13.5.1.4.3. limita le guerre (paura che diventino nucleari)
13.5.1.4.4. può essere rovesciato da innovazione tecnologica o da psicologia
13.6. 6
13.6.1. diritto internazionale
13.6.1.1. definizione
13.6.1.1.1. corpo di norme con status giuridico
13.6.1.1.2. eh ma non c'è nessuno che imponga sanzioni
13.6.1.2. funzioni
13.6.1.2.1. identificare la società anarchica come principio normativo supremo evitando l'emergere di principi alternativi
13.6.1.2.2. stabilire le norme di coesistenza
13.6.1.2.3. promuovere il consenso nelle norme sapendo che i un contrasto con gli interessi particolari esse non prevarranno
13.6.1.3. limiti
13.6.1.3.1. non è necessario
13.6.1.3.2. garantisce l'ordine solo se la società lo accetta
13.6.1.3.3. può essere un mezzo per fini diversi dall'ordine
13.6.1.4. oggi
13.6.1.4.1. nuovi soggetti oltre agli Stati
13.6.1.4.2. nuove fonti
13.7. 7
13.7.1. diplomazia
13.7.1.1. definizione
13.7.1.1.1. tipo di condotta delle relazioni nella politica mondiale tenute da persone autorizzate ad agire in nome di un particolare Stato o di altre entità politiche riconosciute
13.7.1.1.2. distinzioni
13.7.1.1.3. CALLIERES
13.7.1.1.4. storia
13.7.1.2. funzioni
13.7.1.2.1. agevolare le comunicazioni tra leader
13.7.1.2.2. negoziare gli accordi
13.7.1.2.3. raccogliere informazioni
13.7.1.2.4. minimizzare le frizioni
13.7.1.2.5. simboleggiare l'esistenza di una società
13.7.1.3. oggi
13.7.1.3.1. declino
13.7.1.3.2. MA
13.7.1.3.3. svolge le funzioni come nessun altro
13.8. 8
13.8.1. guerra
13.8.1.1. definizione
13.8.1.1.1. atto di violenza organizzata perpetrato da unità politiche nei confronti di altre unità politiche
13.8.1.1.2. carattere delegato e ufficiale
13.8.1.1.3. distinzioni
13.8.1.2. funzioni
13.8.1.2.1. per il singolo Stato
13.8.1.2.2. per il sistema
13.8.1.2.3. per la società
13.8.1.3. oggi
13.8.1.3.1. ONU non impedisce la guerra, definisce lui quando
13.8.1.3.2. mutua deterrenza nucleare
13.8.1.3.3. fa ottenere sempre meno obiettivi
13.8.1.3.4. cambiata
13.9. 9
13.9.1. grandi potenze
13.9.1.1. definizione
13.9.1.1.1. status
13.9.1.1.2. rango
13.9.1.1.3. diritti e doveri
13.9.1.2. funzioni
13.9.1.2.1. disuguaglianza semplifica le relazioni
13.9.1.2.2. nelle relazioni reciproche
13.9.1.2.3. nelle relazioni con altri
13.10. 10
13.10.1. ora
13.10.1.1. pluralità di stati sovrani
13.10.1.2. interazioni tra loro
13.10.1.3. norme e istituzioni condivise
13.10.2. forme di transizione
13.10.2.1. disarmo
13.10.2.1.1. monopolio della violenza a un'autorità mondiale
13.10.2.1.2. debole (armamenti minimi)
13.10.2.1.3. eh ma contano anche le risorse
13.10.2.2. solidarietà
13.10.2.2.1. forza usata solo nella cooperazione per difendere la volontà collettiva
13.10.2.2.2. predominio di un insieme di Stati
13.10.2.3. nucleare a tutti
13.10.2.3.1. sistema a veto unitario
13.10.2.3.2. giustizia e uguaglianza ma si perde l'ordine
13.10.2.3.3. eh ma conta anche la diplomazia
13.10.2.4. omogeneità ideologica
13.10.2.4.1. società universale guidata da un'ideologia
13.10.2.4.2. insieme di Stati che hanno fatta propria l'ideologia
13.10.2.4.3. doveva già funzionare con le rivoluzioni borghesi ma la guerra resta
13.10.3. forme di superamento
13.10.3.1. niente società
13.10.3.1.1. fine delle istituzioni diplomatiche
13.10.3.1.2. ordine con equilibrio di potenza
13.10.3.2. niente sistema
13.10.3.2.1. ogni Stato agisce senza pensare agli altri
13.10.3.2.2. si perdono le opportunità che vengono con la società
13.10.3.3. niente stati
13.10.3.3.1. governo mondiale
13.10.3.4. nuovo medioevo
13.10.3.4.1. lealtà multiple verso l'alto e verso il basso
13.10.3.5. altro
13.10.3.5.1. dovuto a
13.11. 11
13.11.1. alternative
13.11.1.1. regionalismo (peace in parts)
13.11.1.2. autorità mondiale
13.11.1.2.1. paradosso: il governo mondiale è realistico solo ponendo che non si è in stato di anarchia, e quindi ammettendo che il governo mondiale non serve
13.11.1.3. nuovo medioevo
13.11.1.3.1. integrazione e perdita di sovranità per la sicurezza
13.11.1.3.2. disintegrazione
13.11.1.3.3. ricorso alla violenza privata e rivendicazione del diritto di usarla
13.11.1.3.4. organizzazioni transnazionali
13.11.1.3.5. astronave Terra unificata tecnologicamente
13.11.1.4. come vuoi ma ad oggi restano gli Stati
13.11.1.4.1. sistema è forte, non per forza anche la società
13.12. 12
13.12.1. sistema persegue gli obiettivi dell'uomo?
13.12.1.1. pace e sicurezza
13.12.1.1.1. la guerra è inevitabile
13.12.1.1.2. governo crea ordine ma anche dissenso e conflitto
13.12.1.2. giustizia economica e sociale cosmopolita
13.12.1.2.1. necessità di creare una società con interessi e valori condivisi
13.12.1.2.2. sistema degli stati crea ingiustizia (impedisce la mobilità...)
13.12.1.3. armonia con l'ambiente
13.12.1.3.1. problema
13.12.1.3.2. serve cooperazione ma c'è conflitto
13.12.1.3.3. il sistema comunque fa un minimo
13.12.1.4. sistema sarà obsoleto se le sue parti saranno incapaci di preservare e epandere interessi norme e istituzioni comuni
13.13. 13
13.13.1. forme di riforma
13.13.1.1. modello kissinger
13.13.1.1.1. concerto di grandi potenze con attenzione alla giustizia economica
13.13.1.1.2. evitare la guerra atomica
13.13.1.1.3. ascoltare le richieste delle piccole e medie potenze
13.13.1.2. centralismo globale
13.13.1.2.1. direzione centralizzata basata su unità di interessi (occidentalocentrismo)
13.13.1.2.2. FALK
13.13.1.2.3. paradosso: serve ascoltare le richieste dei Paesi poveri, ma per ora quelle richieste sono di piena sovranità statale
13.13.1.3. regionalismo
13.13.1.3.1. NYE
13.13.1.3.2. KOTHARI
13.13.1.3.3. limiti
13.13.1.4. rivoluzione proletaria universale
13.13.1.4.1. rivolta per abolire lo Stato
13.13.1.4.2. rivoluzionari cinesi
13.13.1.5. sistema che vuole rimanere tale
13.13.1.5.1. deve rimanere una società
13.13.1.5.2. deve evitare il conflitto nucleare
13.13.1.5.3. deve ridistribuire risorse e potere
13.13.1.5.4. deve trovare cultura comune
13.13.1.5.5. deve preservare e estendere la cultura cosmopolita
14. SPAZIO POLITICO
14.1. GEOPOLITICA
14.1.1. KJELLEN
14.1.2. dato geografico piegato dalla politica
14.1.2.1. uno vs l'altro
14.1.2.2. sempre proposta con fini strumentali
14.1.2.2.1. unilateralismo
14.1.3. inclinazione umana al dominio
14.1.3.1. dello spazio
14.1.3.2. del nemico
14.1.3.2.1. tutto è politica
14.1.4. distinzione
14.1.4.1. apertura
14.1.4.1.1. o
14.1.4.2. unità
14.1.4.2.1. o
14.1.4.3. distanza
14.1.4.3.1. o
14.2. spazio inteso come
14.2.1. ambiente
14.2.1.1. concreto, da organizzare e modificare
14.2.1.2. ambiente influenza l'uomo
14.2.1.2.1. determinismo
14.2.1.2.2. ingiustificabile
14.2.1.2.3. non del tutto sbagliato
14.2.2. teatro
14.2.2.1. uomo influenza l'ambiente
14.2.2.1.1. ambiente è incentivo e limite
14.2.2.1.2. influenza la politica estera
14.2.2.1.3. posizione
14.2.2.1.4. PASCAL
14.2.2.2. MACKINDER
14.2.2.2.1. chi regna sull'Europa est regna sull'Heartland
14.2.2.2.2. secolare lotta Europa vs invasori asiatici
14.2.2.2.3. opposizione terra-mare
14.2.3. posta in gioco
14.2.3.1. visione geografica della storia
14.2.3.2. "spazio vitale"
14.2.3.2.1. Germania
14.2.3.2.2. crescita industriale deve essere equilibrata
14.2.3.2.3. perdere la guerra vuol dire morire
14.2.3.3. "frontiere naturali"
14.2.3.3.1. Francia
14.2.3.3.2. niente è naturale (il Reno è ignorato)
14.2.3.3.3. confine è funzione del rapporto tra le comunità che separa
14.2.3.3.4. con le comunicazioni veloci scompare l'opposizione terra-mare
14.2.3.4. "grande spazio comune"
14.2.3.4.1. Stati Uniti
14.2.3.4.2. alleanza per creare un'isola maggiore
14.3. TEORIA DELLE ALLEANZE
14.3.1. anarchia, all'ombra della guerra
14.3.2. alleanze per
14.3.2.1. sopravvivenza
14.3.2.1.1. dissuasione da un attacco altrui
14.3.2.2. protezione
14.3.2.2.1. di obiettivi, indipendenza, benessere
14.3.2.3. non esiste l'amico, solo il nemico
14.3.2.3.1. nemico => cooperazione
14.3.3. sistemi di allenanze
14.3.3.1. spazi di azione politica
14.3.3.1.1. aperti se
14.3.3.1.2. chiusi se
14.3.3.2. SNYDER
14.3.3.2.1. componenti di ogni relazione
14.3.3.2.2. azioni hanno elementi
14.3.3.3. continua rinegoziazione in anarchia
14.3.3.4. stato di anarchia: conflitto, incertezza, insicurezza
14.3.3.4.1. politica di potenza
14.3.3.4.2. balancing
14.3.3.4.3. buckpassing
14.3.3.4.4. alleanze
15. OMOGENEITA' ETEROGENEITA' E CONFLITTO
15.1. ETEROGENEITA'
15.1.1. culturale
15.1.1.1. religione, lingua, orientamento
15.1.1.2. conflitto
15.1.1.2.1. vicinanza-alterità
15.1.2. politica
15.1.2.1. divisione in Stati
15.1.2.2. attriti nella struttura politica mondiale
15.1.2.2.1. sono le potenze principali che determinano il sistema, non viceversa
15.1.2.2.2. campo diplomatico
15.1.3. sistema
15.1.3.1. omogeneo
15.1.3.1.1. rivalità diplomatica
15.1.3.1.2. equilibrio e alleanze rovesciati fluidamente
15.1.3.1.3. contano i rapporti di forza
15.1.3.1.4. non conta il regime interno
15.1.3.1.5. nemico non è che un avversario
15.1.3.2. eterogeneo
15.1.3.2.1. rivalità tra unità
15.1.3.2.2. spostamenti non fluidi
15.1.3.2.3. contano le credenze
15.1.3.2.4. stati organizzati diversamente
15.1.3.2.5. il nemico è il male del mondo
15.2. LIBERALDEMOCRAZIA
15.2.1. differenza tra il sistema interno e quello internazionale
15.2.2. democrazia sta alle regole dell'anarchia internazionale
15.2.2.1. politica di potenza
15.2.2.2. guerra
15.2.2.2.1. eliminazione totale dell'avversario
15.2.2.2.2. tentativo di esportare la democrazia
15.2.2.2.3. ogni guerra si può portare avanti se si crede che sarà l'ultima
15.2.3. teoria
15.2.3.1. realista
15.2.3.1.1. democrazia che depotenzia la guerra
15.2.3.1.2. democrazia si interrompe quando inizia la guerra
15.2.3.1.3. verrà un momento in cui l'anarchia internazionale scardinerà anche la democrazia
15.2.3.2. marxista
15.2.3.2.1. non è pace democratica ma
15.2.3.3. neokantiana
15.2.3.3.1. democrazie si fidano l'una dell'altra
15.2.3.4. utilitarista
15.2.3.4.1. valorizzazione del benessere sociale ed economico
15.2.3.4.2. dà per scontato che ogni regime sia così
15.3. IDENTITA'
15.3.1. se la politica estera riflette l'identità si creano degli scontri
15.3.2. Stato prevale sulle culture
15.3.2.1. riflusso da esterno a interno
15.3.2.1.1. questione culturale
15.3.2.1.2. crisi dei criteri universali della cittadinanza
15.3.2.1.3. scomposizione dell'interesse nazionale
15.3.3. multiculturalismo (diversità è punto di arrivo)
15.3.3.1. diverso da
15.3.3.1.1. tolleranza (diversità è punto di partenza)
15.3.4. incontro-scontro tra cultura e potere
15.3.4.1. Guerra Fredda
15.3.4.1.1. ideologie occidentali influenzano il mondo
15.3.4.1.2. confronto paralizza il rapporto con l'altro
15.3.4.1.3. ogni conflitto è ricondotto allo scontro centrale
15.3.4.2. Decolonizzazione
15.3.4.2.1. espansione del modello occidentale
15.3.4.2.2. indipendenza dello Stato
15.3.4.2.3. ognuno per sè