Copy of Storia dell'arte contemporanea

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Copy of Storia dell'arte contemporanea af Mind Map: Copy of Storia dell'arte contemporanea

1. Quartier des spectacles Montreal

1.1. Dal 2002

1.2. quartiere degli spettacoli, piano luce, segnaletica stradale, tracciato di luce.

1.3. Campo di pixel

1.3.1. cambiano colore se passa qualcuno

2. Fete des lumieres Lyon

2.1. 74 installazioni

2.2. 1852 la città chiese ad uno scultore una grande statua della vergine

2.3. Vengono fatti i festeggiamenti ma un'alluvione mette la città in difficoltà

2.4. Posticipato il festeggiamento

2.5. la città viene colpita da un nubifragio

2.6. Nel pomeriggio il tempo miracolosamente migliora e gli abitanti si organizzano addobbando l'intera città di luci

2.7. Il tutto ha avuto un coinvolgimento così forte che tale evento si tramanda da 150 anni

2.8. Divenne un festival a partire dal 1989 con installazioni nuove ogni anno

3. Kristellwelten, Museo Swaroski

3.1. raccoglie l'identità storica e la memoria di un'azienda come Swarovski

3.2. nasce nel 1995 - accanto alla fabbrica di Wattens (dove Swarovski iniziò il suo business)

3.3. Ciò che rende il museo interessante è

3.3.1. la sua contemporaneità

3.3.2. la sua apertura verso le sperimentazioni artistiche

3.3.3. il coinvolgimento emozionale che offre

3.3.4. destinato ad un vasto pubblico

3.4. Il gigante

3.5. le Camere delle meraviglie

3.5.1. percorso di installazioni

3.5.1.1. tema della luce

3.5.1.2. carattere multimediale

3.6. Jim Whiting

3.6.1. Mechanical theatre

3.7. Duomo di cristallo

3.8. Brian Eno

3.8.1. il fuggiasco dell'arte

3.9. Oliver Ischitz

3.9.1. Il passo di ghiaccio

3.10. Paul Seide

3.10.1. Cristallocalligrafia

3.11. Poseidons Puzzle

3.12. Riflessi

3.13. Leviathan

3.14. Fabrizio Plessi

3.14.1. Foresta di cristallo

4. Luci d'artista

4.1. Torino (annuale)

4.1.1. Public art

4.1.1.1. Giulio Paolini

4.1.1.1.1. Palomar

4.1.1.2. Mario Merz

4.1.1.2.1. Arte povera

4.1.1.2.2. Il volo dei numeri

4.1.1.3. Rebecca Horn

4.1.1.3.1. Piccoli spirit blu

4.1.1.4. Joseph Kosuth

4.1.1.4.1. Doppio passaggio

4.1.1.5. Michelangelo Pistoletto

4.1.1.5.1. Amare le differenze

4.1.1.6. Nicola De Maria

4.1.1.6.1. Regno dei fiori

4.1.1.7. Jan Vercruysse

4.1.1.7.1. Fontane luminose

4.1.1.8. Mario Airò

4.1.1.8.1. Cosmometrie

4.1.1.9. Daniel Buren

4.1.1.9.1. Tappeto volante

4.1.1.10. Richi Ferrero

4.1.1.10.1. Lucedotto

4.1.1.11. Carmelo Giammello

4.1.1.11.1. Planetario

4.1.1.12. Luigi Mainolfi

4.1.1.12.1. Lui e l'arte di andare nel bosco

4.1.1.13. Mimmo Paladino

4.1.1.13.1. Pioggia di segmenti di luce

4.2. Nasce nel 1998

5. Passaggi

5.1. Tecnologia permette di rielaborare informazioni in tempo reale

5.2. Knowbotic research

5.2.1. sviluppo di interfacce sperimentali tra tecnologie digitali e processi sociali

5.3. Peter Sandibichler

5.3.1. Passage

5.3.1.1. Innsbruck

5.3.1.2. superficie vetrata con una griglia di 960 punti luminosi

5.3.1.3. rilevatori di luce

5.3.1.3.1. dat restituiti sotto forma di proiezione multimediale

5.3.1.3.2. creative casualità che seguono il variar del sole

5.3.2. PArtecipato ad alcuni progetti Knowbotic

5.4. Alberto Garutti

5.4.1. MAXXI - Roma

5.4.1.1. In una stanza del museo le luci vibreranno ogni volta che un fulmine cadrà in Italia

5.4.2. interventi che interpretano il senso di appartenenza ad un luogo

5.4.2.1. relazione affettiva con luoghi e individui legati ai luoghi

5.4.3. Arte nell'arte

5.5. Feed Back Space

6. Loop Design

6.1. studio londinese diretto da Wingfield e Gmachl

6.2. stabilisce relazioni con l'ambito delle scienze naturali

6.2.1. punto di vista ambientale

6.2.1.1. tengono conto delle dinamiche energetiche

6.2.1.2. osservazione della natura

6.2.2. ridefinizione del valore degli oggetti

6.2.2.1. ripensare gli oggetti di uso quotidiano in una nuova dimensione

6.2.3. sperimentazione nuove tecnologie e design

6.2.3.1. adeguamento ai cambiamenti tecnologici

6.2.3.2. esplorano l'interattività

6.2.4. riflettono sul ruolo e sulle future responsabilità della progettazione

6.3. Sonumbra

6.4. Metabolic Media

6.5. Digital Dawn

6.6. Weather Patterns

6.7. Temporal Light

6.8. Wall with ears

6.9. Light sleeper

6.10. Light sleeper bedding

6.11. Wall therapy

6.12. Bio wall

7. Museo per la memoria di ustica

7.1. 1980 un DC9 parte da bologna con 81 passeggeri che non arriveranno mai a destinazione

7.1.1. 2500pezzi a 3600metri di profondità

7.1.1.1. i resti del disastro sono stati raccolti nell'hangar di Pratica di Mare.

7.2. vicenda giudiziaria infinita ma sembra che un missile sia esploso in prossimità dell'aereo

7.3. Christian Boltanski

7.3.1. artista interessato alla dimensione evocativa del ricordo

7.3.2. installazione emozionante

7.3.2.1. i resti vengono sistemati su una rete metallica per ridare forma al veivolo

7.3.2.2. 81 specchi neri che riflettono le figure dei visitatori

7.3.2.2.1. una voce, un respiro debole e commuovente dietro ad ogni specchio

7.3.2.3. 81 luci sul soffitto che si smorzano senza però mai spegnersi

7.3.2.4. gli oggetti non vengono mostrati al pubblico perchè avrebbero un impatto troppo forte

8. Museo laboratorio della mente Studio azzurro

8.1. Roma

8.1.1. Ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà

8.1.1.1. si era convinti che era giusto allontanare il malessere dalla comunità.

8.1.1.2. manicomi come luoghi di rimozione

8.1.1.3. ogni imbarco era potenzialmente l'ultimo

8.2. Museo come espressione della memoria storica e come luogo di comprensione della mente umana e della sua sofferenza

8.2.1. malattia mentale data da spostamenti percettivi determinati da molteplici condizioni di adattamento o disagio

8.2.1.1. sensazione che

8.2.1.1.1. il cervello si raggrinzisca

8.2.1.1.2. la cella si muova

8.2.1.1.3. ti rubino i pensieri

8.2.1.1.4. ti esploda la testa

8.2.1.1.5. essere colpiti dalla corrente elettrica

8.2.1.2. disorientamento nel tempo fino a perdere l'identità

8.2.2. progressi scientifici su temi come il disagio psicosociale

8.2.3. due sezioni del museo

8.2.3.1. area storico-scientifica

8.2.3.1.1. fagotteria

8.2.3.1.2. camera di contenzione

8.2.3.1.3. testimonianze di infermieri, medici e studiosi

8.2.3.1.4. installazioni che rievocano gli ambienti

8.2.3.2. laboratorio esperienziale

8.2.3.2.1. Dova va tutta sta gente

8.2.3.2.2. Modi del sentire

8.2.3.2.3. Dimore del corpo

8.2.4. attraverso la tecnologia è possibile

8.2.4.1. creare ambienti sensibili

8.2.4.2. superfici interattive

8.2.4.3. rivivere l'esperienza dell'internato

8.2.4.4. creare una dimensione destabilizzante emotivamente

9. Luxometro

9.1. Gasometro di Roma

9.1.1. Area riqualificata

9.2. bellezza monumentale leggera e quasi virtuale

9.2.1. Controllo della programmazione delle accensioni. Permettendo di creare diverse composizioni

9.3. Angelo Bonello

9.3.1. Dedicato al teatro estremo: eventi spettacolari tra terra e cielo

9.3.2. Progetti in tutto il mondo

9.4. Undici chilometri di fibra luminosa Undici anelli Quaranta verticali e diagonali un milione di diodi

10. Olafur Eliasson

10.1. Nato a Copenhagen 1967

10.2. Vive a Berlino

10.3. Opere

10.3.1. Double sunset

10.3.2. The blind pavillon

10.3.3. Notion Motion

10.3.4. The weather project

10.4. Tematiche

10.4.1. spazio urbano in relazione alla natura

10.4.2. Natura artificiale di cui riconsiderare gli elementi

10.4.2.1. ricostruire la natura

10.4.3. rapporto colore-ambiente

10.4.3.1. colore è una questione di cultura

10.4.4. la dimensione sociale e politica delle opere è fondamentale

10.4.4.1. uomo come entità sensibile

10.4.4.1.1. sperimentazioni legate al ricordo non solo stimolo sensoriale

10.4.4.1.2. ciò che abbiamo in comune è che siamo diversi

11. Arne Quinze

11.1. L'uomo non può sopravvivere da solo troviamo rifugo l'uno nell'altro

11.1.1. Con le mie opere spero di spingere le persone ad interagire e riportarle alla loro natura

11.2. Mutagenesis - Esposizione

11.2.1. Architetture trasmutanti Veicoli e habitat essenziali

11.2.1.1. Mezzi di trasporto

11.2.1.1.1. Galactic transporter

11.2.1.1.2. Magna

11.2.1.1.3. Skytracer

11.2.1.2. Sculture

11.2.1.2.1. Cityscape

11.2.1.3. Spazi da vivere

11.2.1.3.1. Pod

11.2.1.3.2. Experience Truck

11.2.1.3.3. Walking light houses

11.2.1.3.4. Slit houses

11.2.1.4. Altro

11.2.1.4.1. Uchronia

11.2.1.4.2. Oblivion

11.2.1.4.3. Le voyeur

11.2.2. Valutazione ecologica dei progetti

11.3. Vita

11.3.1. Nasce nel 1971

11.3.2. '99 fonda Quinze & Milan

11.3.3. Prouove il lavoro di designer e architetti

11.3.4. Entra nel campo della moda - concept per il marchio Onitsuka Tiger e ha disegnato le sneaker Flugs

11.3.5. Oltre all'esposizione Mutagenesis crea altri progetti

11.3.5.1. Dreamsaver - svarovski

11.3.5.2. By the pool

11.3.5.3. Quartz

12. Graffiti di luce, GRL

12.1. Città è lo scenario dell'immaginario del futuribile

12.1.1. Jules Verne - Romanzo

12.1.1.1. prefigurava l'invasione tecnologica

12.1.2. Fritz Lang - Metropolis

12.1.3. Architetti futuristi

12.1.4. Dilatazione dello spazio urbano fino a diventare sempre più privo d'identità

12.2. Città vista come funzionale ma anche espressiva

12.2.1. L'uomo si relaziona al contesto della città secondo una serie di variabili percettive

12.2.1.1. Luogo

12.2.1.2. Prospettiva

12.2.1.3. Rapporto figura sfondo

12.2.1.4. Ambiguità

12.2.1.5. Aspetti simbolici

12.2.1.6. Interazioni

12.2.2. Luogo di sperimentazioni Vasto pubblico

12.2.2.1. Architettonici

12.2.2.2. Design

12.2.2.3. Artisti

12.2.2.3.1. Urban Artist

12.2.2.4. Performer

12.3. Graffiti Research Lab

12.3.1. Nomi emergenti nella scena internazionale

12.3.2. nuovo ambito di sperimentazione

12.3.3. Tematiche pacifiste

12.3.4. fanno loro la frase "I must get up, the fog is rising" è l'ora di andare, di scrivere lettere luminose nel freddo della notte

13. Jakub Nepras

13.1. vita

13.1.1. Nasce a Praga - 1981

13.1.2. premiato a bologna con il riconoscimento "Euromobil"

13.2. panorama artistico internazionale

13.2.1. oscillazione tra reale e virtuale

13.2.1.1. eventi performativi

13.2.1.2. opere multimediali

13.2.1.2.1. Babylon plant

13.2.1.2.2. Brainstorming

13.2.1.2.3. Emental

13.2.1.2.4. Generator P730

13.2.1.2.5. Holmen

13.2.1.2.6. Shadows

13.2.1.2.7. Time crust

13.2.1.3. urban design

13.2.1.3.1. Swimmers in the subway

13.3. tematiche di grande attualità

13.3.1. relazioni tra natura e città

13.3.2. Microcosmo e macrocosmo

13.3.2.1. universi affollati e in movimento

14. Arthur Duff

14.1. Castelfranco Veneto

14.1.1. Dalla torre dell'orologio la luce di un laser verde proietta frasi catturate dal quotidiano

14.1.1.1. Parole ricavate da registratori posti all'autobus, davanti alle vetrine, in piazza

14.1.1.2. frammenti di conversazioni allacciati e ritagliati fuggevoli realtà

14.1.1.3. connotazioni emotive e visive

15. Jenny holzer

15.1. Progetti

15.1.1. For naples NAPOLI

15.1.1.1. Basilica di san francesco

15.1.1.2. Palazzo reale

15.1.1.3. Sede del comando militare

15.1.1.4. Piazza plebiscito

15.1.1.4.1. Schegge luminose da decifrare al fine di ricomporre una frase o una parola. La luce attraversa anche i passanti inconsapevoli

15.1.2. Strade di new york (manifesti anonimi)

15.1.3. Magliette & gadget

15.1.4. Pannelli pubblicitari

15.1.5. Proieziohi sulle onde di rio de janeiro

15.1.6. Montagne innevate di lilehammer

15.1.7. Festival del cinema

15.1.8. Museo ebraico di berlino

15.1.9. Web

15.2. Chi e

15.2.1. Figura interessante del panorama internazionale

15.2.2. Ricerca dell'arte concettuale

15.2.3. Progetti verso un grande pubblico

15.2.3.1. bersaglio di messaggi

15.3. Truism(sentenze)

15.3.1. Frasi spesso ambigue e contradditorie

15.3.2. Coinvolgimento emotivo e razionale

15.3.3. Intenzioni di instillare tolleranza

16. Maarten Baas

16.1. Smoke

16.2. sperimentazioni

16.2.1. immagine filmata

16.2.2. azione performativa

16.2.3. riguardo l'oggetto

16.2.3.1. nuove fisionomie di oggetti d'uso quotidiano

16.3. Real time

16.3.1. In metropolis il quadrante segna il tempo del lavoro. Protagonista obbligato ad assecondarlo.

16.3.2. Un attore trascorre sette ore in uno spazio angusto corredato di oggetti trasformando se se stesso in un orologio vivente.

16.3.2.1. ogni minuto viene riportato a quella condizione di consapevolezza dello svolgimento temporale

16.3.3. il tempo del tempo

16.3.3.1. Sweeper clock

16.3.3.2. Grandfather clock

16.3.3.3. suggestiva preoccupazione di dare forma al tempo ed al suo significato

17. Keith Haring

17.1. Nasce in Pennsylvania 1958-1990

17.2. Frequenta l'ambiente artistico newyorkese

17.3. Inizia coi graffiti nella metropolitana

17.3.1. fogli neri sulle pubblicità e ci disegnava col gessetto bianco)

17.4. Lavori facilmente riconoscibili

17.4.1. segno fortemente stilizzato

17.4.1.1. universale e di lettura universale

17.4.2. attinge a simboli tradizionali (cuore, piramide, croce ecc.)

17.4.3. e da emblemi della cultura di massa

17.5. Tema della droga molto affrontato dagli artisti

17.6. 1982 dipinge su enormi teli di nylon con supporto vinilico

17.6.1. utilizza la sgocciolatura della vernice

17.6.2. inizia ad accostare colori complementari

17.7. Body Art

17.7.1. dipinge il corpo di Grace Jones

17.8. 1985 dipinge un negozio

17.9. 1986 apre il suo primo Pop Shop

17.9.1. vende gadget

17.9.2. permette di vedere l'artista all'opera

17.10. Impegnato socialmente dipingendo sul muro di Berlino e nei ghetti

17.11. A causa della sua omosessualità contrae il virus dell'HIV

17.11.1. fonda la Keith Haring Foundation a favore dei bambini malati di AIDS

17.12. Tuttomondo

17.12.1. Pisa

17.12.2. Rappresenta l'ideale di pace nel mondo

18. Edward Hopper

18.1. Nasce nel 1882

18.2. Interessato al disegno e all'ingegneria

18.3. Nel 1900 si iscrisse ad una scuola d'arte a new York

18.3.1. Robert Harry lo spingeva a cercare nella quotidianità l'ispirazione

18.4. Colpito dagli impressionisti e neo impressionisti

18.5. Prese parte ad un movimento "the eight" che era anche il numero degli esponenti

18.5.1. si ispirava al quotidiano e dipingeva in maniera pulita

18.6. Dopo un secondo viaggio in Europa definì la sua pittura realista

18.6.1. realizzò 3 opere

18.7. Josephy unica sua musa diventa sua moglie

18.8. Ispirò il cinema di Hitchcock

18.9. Nell'ultimo periodo della sua vita si occupa della memoria visiva

18.10. poco uso del colore

18.10.1. ritratti piatti

18.10.1.1. dopo alcuni viaggi in europa il colore riemergerà

18.11. Opere

18.11.1. Self Portrait

18.11.2. Soir Bleu

18.11.3. Night Shadow

18.11.4. Chop Suey

18.11.5. Hotel Room

18.11.6. Scompartimento C

18.11.7. New York Movie

18.11.8. The commedians

19. Jean-Michel Basquiat

19.1. Arte

19.1.1. Non penso all'arte quando lavoro Rifletto sulla vta

19.1.2. spettacolare immediatezza

19.1.3. suggestiva complessità

19.1.4. parola manipolata, moltiplicata, cancellata

19.1.5. molteplicità di segni e di immagini

19.1.6. Supporti più insoliti

19.1.7. colore acrilico, pastello ad olio, gesso, matita, collage, trasparenze, graffi...

19.2. Graffitismo

19.2.1. nasce intorno al 1970 - New York

19.2.1.1. Forma espressiva creata tramite scritte, immagini, decorazioni.

19.2.1.1.1. Metropolitana, stazioni, periferie urbane sono i luoghi in cui si diffonde inizialmente

19.2.1.2. Nasce fuori dal sistema dell'arte - trasgressivo e non colto

19.2.1.3. Critica con toni dissacranti e ironici Riferimenti alla società consumistica Al mondo della cultura di massa Ai media

19.2.1.3.1. Artisti della pop art si sentono integrati nel mondo come Andy Warhol

19.3. Vita

19.3.1. Nasce nel 1960 - New York

19.3.2. Triennale - Esposizione

19.3.3. In pochi anni accadono vicende che lo portano dalla strada al mercato delle gallerie internazionali

19.3.4. Assieme ad un compagno di scuola scrive sui muri delle strade di Manhattan frasi ironiche con la firma SAMO

19.3.4.1. SAMO Nuova forma d'arte Filosofia politica Via di fuga Alternativa a dio

19.3.5. Attacca la società materialista

19.3.6. Raggruppa la band "Gray"

19.3.6.1. sperimentazione sonore Ispirazione jazzistica

19.3.6.1.1. Ingenuità sbagliata che funzionava in un modo o nell'altro

19.3.7. Galleristi e collezionisti si contenderanno i quadri di Basquiat

19.3.7.1. Nasce una sensazione di malessere

19.3.7.2. 1980 esposizione - Times Square Show

19.3.7.2.1. downtown (generazione pop) uptown (rap e graffiti)