1. L'unità frazionaria
1.1. L'unità frazionaria è quando si considera una sola parte dell'intero diviso in n parti.
2. Tipi
2.1. Propria
2.1.1. Il numeratore è minore del denominatore
2.2. Impropria
2.2.1. Il numeratore è maggiore del denominatore
2.3. Apparente
2.3.1. Il numeratore è un multiplo del denominatore
2.4. Equivalente
2.4.1. Le frazioni equivalenti sono frazioni che indicano la stessa parte di un intero, ma sono scritte con numeri diversi. A partire da una frazione possiamo trovarne una equivalente moltiplicando o dividendo sia il numeratore sia il denominatore per uno stesso numero.
2.5. Inversa
2.5.1. Una frazione è inversa di un'altra frazione quando il numeratore della prima è il denominatore della secondae viceversa.
2.6. Complementare
2.6.1. Una frazione è complementare a un'altra se sommata ad essa si raggiunge l'intero
3. Riduzione ai minimi termini
3.1. Una frazione è ridotta ai minimi termini quando numeratore e denominatore sono primi tra loro
3.1.1. Per farlo si può:
3.1.1.1. Semplificare con semplificazioni successive
3.1.1.1.1. Dividere il numeratore e il denominatore per lo stesso numero finchè non sono primi tra loro
3.1.1.2. Dividere il denominatore e il numeratore per il loro M.C.D.
4. Struttura
4.1. - Il NUMERATORE numera le parti da considerare; - Il DENOMINATORE indica le parti in cui è stato diviso l'intero;
5. m.c.d. (Minimo Comune Denominatore)
5.1. Processo di trasformazione di due frazioni, che consiste nel trasformare due frazioni con denominatore diverso con due con denominatore uguale.
5.1.1. Si riducono le frazioni ai minimi termini (vedi sopra)
5.1.1.1. Si calcola il m.c.m. dei denominatori delle frazioni, poi si ripete questo per ogni frazione:
5.1.1.1.1. Si divide il nuovo denominatore per il vecchio;