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IPOTALAMO af Mind Map: IPOTALAMO

1. AFFERENZE SENSORIALI SINAPTICHE

1.1. Alcuni esempi

1.1.1. PROIEZIONE OLFATTIVA

1.1.1.1. Multisinaptica

1.1.1.1.1. Parte dall'epitelio neuro - olfattivo, > i tubercoli olfattori > corteccia piliforme > amigdala > ipotalamo

1.1.2. PROIEZIONE VISIVA

1.1.2.1. Serve all'ipotalamo per sincronizzare la sua attività di imposizione di una organizzazione temporale alle principali funzioni dell'organismo: endocrina, comportamentale e metabolica

1.1.2.1.1. L'Ipotalamo risponde ad una imposizione temporale perche in uno dei nuclei soprachiasmatici risiede l'orologio biologico

1.1.3. PROIEZIONE VISCERALE

1.1.3.1. Informazioni provenienti dai visceri arrivano all'ipotalamo mediante una via multisinaptica

1.1.3.1.1. L'Ipotalamo riceve indirettamente informazioni viscerali attraverso una proiezione che ha come prima stazione il NUCLEO DEL TRATTO SOLITARIO situato nel bulbo.

1.1.4. SISTEMA LIMBICO

1.1.4.1. Strutture corticali che circondano il limite tra tronco encefalico (bulbo, ponte e mesencefalo) e gli emisferi cerebrali (diencefalo e telencefalo)

1.1.4.1.1. Rappresentate da

1.1.4.2. Queste proiezioni proiettano direttamente ed indirettamente all'ipotalamo insieme al quale formano il

1.1.4.2.1. CIRCUITO DI PAPEZ

1.1.5. PROIEZIONE VTA (area ventrale tegmentale)

1.1.5.1. Nell'area centrale tegmentale del mesencefalo risiedono neuroni che mandano afferenze sinaptiche dirette ed indirette (passando per il NUCLEO ACUMBENS situato nello striato) e raggiungono l'ipotalamo

1.1.5.1.1. Quello descritto è il sistema MESOCORTICOLIMBICO importante per il circuito della ricompensa

2. AFFERENZE SENSORIALI UMORALI

2.1. Raggiungono L'Ipotalamo grazie agli ORGANI CIRCUMVENTRICOLARI che rappresentano una finestra sull'encefalo: questi organi non hanno la barriera ematoencefalica completa

2.1.1. AREA POSTREMA

2.1.2. EMINENZA MEDIANA

2.1.3. IPOFISI POSTERIORE

2.1.4. ORGANO VASCOLARE DELLA LAMINA TERMINALE

2.1.5. ORGANO SUBFORMICALE

2.1.6. ORGANO SUBCOMMISSURALE

2.1.7. GHIANDOLA PINEALE

3. FUNZIONALITÀ IPOTALAMICA

3.1. L'Ipotalamo riceve segnali dalle afferenze sinaptiche e non sinaptiche, le integra e produce un segnale di uscita che va a modificare le funzioni che esso stesso regola, funzioni che sono:

3.1.1. SONNO

3.1.1.1. Vari studi

3.1.1.1.1. Encefalite letargica

3.1.1.1.2. Nauta

3.1.1.1.3. Saper

3.1.1.1.4. Narcolessia

3.1.2. TERMOREGOLAZIONE

3.1.2.1. L'Ipotalamo influenza i neuroni coinvolti nella regolazione della temperatura riuscendo pertanto a mantenere un controllo omeostatico su essa

3.1.2.1.1. Questi neuroni si trovano nella regione preottica insieme ai neuroni responsabili dell'induzione del sonno

3.1.3. ATTIVITÀ RIPRODUTTIVA

3.1.3.1. Duplice funzione Ipotalamica

3.1.3.1.1. Attraverso il suo effettore non sinaptico determina il rilascio degli ormoni GONADOTROPI

3.1.3.1.2. Interviene anche nell'espressione dei comportamenti complessi necessari per la copulazione

3.1.4. FUNZIONE IMMUNITARIA

3.1.4.1. L'Ipotalamo attraverso i suoi due effettori esercita un controllo omeostatico ogni volta che questa omeostasi venga minacciata dall'attivazione del sistema immunitario

3.1.4.1.1. Es. risposta ad una invasione patogena con conseguente innalzamento della febbre

3.1.5. BILANCIO IDRICO - SALINO

3.1.5.1. Ipotalamo partecipa al comportamento della sete grazie all'interazione con i nuclei circumventricolari che individuano variazioni del torrente ematico come

3.1.5.1.1. Aumento dell'osmolarità del sangue

3.1.5.1.2. Variazione della volumetria del sangue

3.1.5.1.3. Variazione della pressione del sangue

3.1.6. FOOD - INTAKE

3.1.6.1. Abbiamo due tipi di regolazione del food - intake svolte dal L'Ipotalamo

3.1.6.1.1. Regolazione a breve termine

3.1.6.1.2. Regolazione a lungo termine

4. ORGANIZZAZIONE ANATOMICA

4.1. ULTRASTRUTTURA IPOTALAMICA (SEZIONE CORONALE o FRONTALE)

4.1.1. 3 zone ipotalamiche che si estendono per l'intera estensione rostro-caudale dell'ipotalamo

4.1.1.1. ZONA PERIVENTRICOLARE (a contatto con la parete ependimale del 3 ventricolo --> ependima è l'epitelio di rivestimento dei ventricoli cerebrali )

4.1.1.1.1. Costituita da nuclei di aggregati neuronali più o meno compattati

4.1.1.2. ZONA MEDIALE

4.1.1.2.1. Anche qui i neuroni sono organizzati in nuclei

4.1.1.3. ZONA LATERALE

4.1.1.3.1. È la più esterna e presenta neuroni meno organizzati rispetto alle altre zone

4.2. DOVE SI TROVA? (SEZIONE PARASAGGITALE)

4.2.1. Nel diencefalo porzione più rostrale del NEVRASSE

4.2.1.1. Nevrasse costituito partendo dalla porzione caudale da: midollo spinale, bulbo, ponte, mesencefalo e diencefalo.

4.2.1.1.1. Al di sopra ritroviamo la struttura SOVRASSIALE: cervelletto e telencefalo

4.2.2. Si trova nella faccia dorsale del diencefalo (unica zona non ricoperta dal telencefalo) e va a costituire il pavimento e le pareti del terzo ventricolo con le sue 3 componenti:

4.2.2.1. IPOTALAMO CHIASMATICO

4.2.2.2. IPOTALAMO TUBULARE

4.2.2.3. IPOTALAMO MAMILLARE

5. ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE

5.1. L'Ipotalamo riceve informazioni sensoriali di due tipi

5.1.1. MONOSINAPTICHE

5.1.1.1. Informazioni di primo ordine

5.1.2. MULTISINAPTICHE

5.1.2.1. informazioni di secondo, terzo ... ecc ordine

5.2. Una volta ricevute le informazioni l'ipotalamo le integra e manda un segnale di uscita che va ad influenzare le funzioni del corpo con l'obiettivo omeostatico.

6. EFFERENZE IPOTALAMICHE

6.1. EFFETTORE SINAPTICO

6.1.1. SISTEMA NERVOSO AUTONOMO

6.1.1.1. L'Ipotalamo manda delle proiezioni direttamente o indirettamente (stazione intermedia è l'amigdala) al sistema nervoso autonomo andando a influenzare la regione simpatica o parasimpatica, determinando cosi la regolazione omeostatica

6.2. EFFETTORE NON SINAPTICO

6.2.1. EMINENZA MEDIANA

6.2.1.1. Deriva dal Tuber cinereum, è la struttura attraverso cui L'Ipotalamo va a modificare l'attività dell'ipofisi ed esercita quindi un controllo sulle funzioni endocrine