QUASIMODO «Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera.»da Francesco Galeano
1. la solitudine, derivata dall'incomunicabilità, l'alternarsi della gioia e del dolore; il senso della precarietà della vita.
2. pur vivendo in mezzo agli uomini (sul cuor della terra) si sente fortemente solo
3. pur essendo solo, viene stimolato dalle illusioni (un raggio di sole), dalla ricerca di una felicità a volte apparente.
4. il termine "trafitto", cioè, ferito dal raggio di sole stesso. E intanto, come alla luce del giorno succede rapidamente l'oscurità notturna, per la vita dell'uomo giunge la morte: ed è subito sera
5. Ognuno sta solo al centro del suo territorio o al centro della sua città, allorché è colpito dalla illusione della felicità, dal raggio del sole che subito tramonta, e arriva la morte che porta via la vita e cancella ogni cosa. È il tema della solitudine insita in ogni uomo. Ognuno è solo con se stesso, anche se vicino agli altri. La solitudine si affievolisce, ma non scompare quando l’uomo trova l’amore di una donna e l’amore dei figli. Ma anche nelle migliori condizioni possibili egli è sempre solo: se si ammala è lui a soffrire e se muore è lui a morire. Gli altri possono fare molto, possono lenire le sofferenze ma non debellarla e non possono salvarle dalla malattia o dalla morte. Ogni uomo è solo con se stesso mentre si illude di poter capire la vita e si inganna di afferrare la felicità. Subito arriva la morte che rapina ogni illusione e ogni felicità.