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Settecento da Mind Map: Settecento

1. In italia il barocco

1.1. •Nasce nel 1600 a Roma

1.2. •Fortemente influenzato dalla chiesa romana

1.3. •Tratti più pesanti

1.4. •Colori forti e intensi

1.5. •Decorazioni sfarzose

1.6. •Complessità

1.7. •Movimento

1.8. •Arte bizzarra e irrazionale

1.9. •Concezione diversa di spazio e universo

2. Neoclassicismo

2.1. •Nasce come reazione al tardobarocco e al Roccocò

2.2. •Incarna gli ideali della rivoluzione francese

2.3. •Riprende la grandiosità dell’arte classica (in particolar modo quella greco-romana)

2.4. •Arte più semplice e pura

2.5. •Rifiuta il barocco

2.6. •Avvicinare l'arte alla natura per l'artista neoclassico non significa riprodurre la realtà in modo naturalistico (fedele nei particolari), ma estrarne l'essenza, l'atteggiamento psicologico e mentale tipico dell'artista dell'età classica

2.7. •Contrapposizione agli sfarzi del barocco, che era rifiutato dalla nuova visione del mondo, e della religione proposta dal pensiero illuminista

2.8. Giovan Battista Piranesi e Johann Joachim Winckelmann furono i maggiori esponenti artistici del Neoclassicismo;allo stesso tempo furono due importanti teorici, rispettivamente sostenitori dell'arte romana e greca. Entrambi privilegiano l'imitazione dell'arte alla sterile copia. Di fatti, nelle vedute romane di Piranesi si nota maggiormente lo spirito della Roma antica.

2.8.1. Johann Joachim Winckelmann fu un grande studioso tedesco che, nei suoi scritti, teorizzò il cosiddetto “bello ideale”, un principio rintracciabile nelle più grandi opere antiche: tale precetto, era l’elemento fondamentale che rendeva i prodotti artistici antichi, sublimi davanti agli occhi degli artisti neoclassici.

2.8.2. La frase, che riassume perfettamente il pensiero di Winckelmann è la seguente “nobile semplicità e calma grandezza”; secondo questo inciso, le opere d’arte dovevano essere basate su un principio di creazione razionale e ben equilibrato, lontano dalle passioni (le quali, invece, portavano a concretizzare delle opere prive di precisione).

2.8.3. Le opere che rispecchiavano perfettamente l’opinione del Winckelmann, furono soprattutto le sculture del mondo greco: composizioni simmetriche ed equilibrate, materiali pregiati e prodotti eccellenti; i soggetti di tali sculture, spesso erano eroi o personaggi della mitologia; con la mutazione dei costumi, delle tradizioni e della società, questi antichi eroi, nel Neoclassicismo vennero reinterpretati in chiave allegorica.

2.8.4. Il maggiore esponente nel campo della scultura è Antonio Canova che incarna i principi neoclassici di Winckelmann. Nella sua opera più importante “Amore e Psiche che si abbracciano” lo scopo dell’artista è quello di raggiungere la bellezza ideale alla quale si può arrivare soltanto tramite l’imitazione della scultura classica. Ma, nonostante la sua volontà di attenersi quanto più possibile agli esempi della statuaria classica, sia con il suo desiderio di voler esprimere solamente il bello ideale, sia con l’eliminazione delle passioni e dei sentimenti forti, è evidente come, al contrario, “Amore e Psiche” esprima morbidezza, sensualità, regalando una suggestione fortissima, distaccandosi quindi, almeno parzialmente, dalle teorie di Winckelmann. Tale posizione deriva dalla sua formazione veneziana, di forte influenza naturalistica.

3. Contesto storico

3.1. •Guerre di secessione

3.2. •Rivoluzione francese

3.3. •Rivoluzione industriale

3.4. •Regno di Napoli e di Sicilia passano sotto il controllo dei Borboni

3.5. •Termina la dinastia dei medici

3.6. •Grazie al testamento di Maria Ludovica (ultima donna della dinastia dei Medici) il patrimonio artistico di Firenze resterà a Firenza

3.7. •I Lorena prendono il posto dei Medici

3.8. •Comincia il dominio austriaco in nord Italia

4. Vedutismo

4.1. Il Vedutismo è un genere pittorico nato nel Settecento che si occupa di paesaggi o di città riprese dal vero, questo movimento si sviluppa in particolar modo a Venezia grazie alla sua particolarità e suggestività. Distinguiamo due filoni del vedutismo:

4.1.1. • Il CAPRICCIO: dove vengono rappresentati paesaggi o totalmente di fantasia oppure costituiti da elementi reali ma tratti da luoghi differenti, risultando così molto più suggestivo e teatrale.

4.1.2. •La VEDUTA REALISTICA: quest'ultima preferisce invece riprodurre oggettivamente la realtà ed è più direttamente influenzata dalle teorie illuministe.

4.2. Paesaggio protagonista

4.3. Camera ottica

4.3.1. Predecessore della macchina fotografica e rappresenta una visione realistica

4.3.1.1. Rappresentazione oggettiva e scientifica

4.4. Canaletto

4.4.1. •Vista cromatica

4.4.2. •Importanza dell’architettura

4.4.3. •Precisione delle linee e contorni

4.4.4. •Non aggiunge niente di suo, la sua creatività si vede nel colore

4.4.5. •Sceglieva con precisione le vedute da rappresentare, insistendo sul valore matematico della prospettiva. Egli si esprime attraverso una documentazione precisa dell'ambiente, utilizza molto la luce e i colori che utilizza sono lucidi e chiari.

4.5. Guardi

4.5.1. •Visione sentimentale

4.5.2. •Vitalismo

4.5.3. •Senso dell’atmosfera

4.5.4. •Dona una nuova dimensione alle sue vedute, dando importanza a scorci di Venezia poco popolari, attraverso i colori dona una sensazione di movimento e non bada alla prospettiva.

4.5.5. •Le sue vedete vengono rappresentate da colori acquavellati

4.6. Le differenze tra Canaletto e Guardi risultano particolarmente evidenti in due opere, rispettivamente la “Veduta di Venezia con il Molo dalla Piazzetta verso punta della Dogana” e “Il molo con la libreria, verso la chiesa della salute”

4.6.1. •Guardi fornisce una prospettiva più indefinita e scenografica. A tal proposito si può notare come la Basilica della Salute sia ancor più in lontananza e come la cupola e il campanile della Chiese del Redentore sembrino perdersi tra le nebbie dell’orizzonte. L’effetto derivante è sicuramente quello di una luce vibrante e di uno spazio più suggestivo di quello del Canaletto. Persino i mercanti, rappresentati nell’atto di sistemare i propri banconi al fianco della Zecca e della Libreria Sansoviniana, indicano un’ulteriore differenza tra Canaletto e Guardi, il quale si limita soltanto a suggerirli

4.6.2. •Canaletto documenta con precisione l’ambiente urbano, di cui ripropone magistralmente edifici, oggetti e figure, non trascurando tutte le sfumature del mutevole rapporto fra la luce e l’architettura. In primo piano, a destra, si riconosce la Colonna di San Teodoro, dietro la quale vi è la Libreria sansoviniana; a sinistra, sullo sfondo, si scorge la Chiesa di Santa Maria della Salute di Longhena. Canaletto si servì certamente della camera ottica per realizzare quest’opera. La costruzione prospettica del dipinto è infatti rigorosa: tutte le linee principali del quadro convergono verso un solo punto, posto sulla linea d’orizzonte e quasi al centro della composizione. Anche le figure che animano il molo sono ordinate in modo da rendere tangibile questo andamento prospettico e perfino la disposizione del selciato, riprodotto con obiettiva esattezza, rende evidente la profondità spaziale. Canaletto è stato capace di mettere a fuoco ogni dettaglio con impressionante lucidità: In quest’opera, così come in tutte le sue altre, nulla è stato trascurato o trattato come un elemento accessorio

5. In Francia il roccocò

5.1. Nasce nella prima metà del 700 in Francia

5.2. Riproduce il sentimento tipico della vita aristocratica

5.3. L’oro viene utilizzato moderatamente

5.4. Eccelle nelle decorazioni (in particolar modo di regge e di palazzi aristocratici)

5.5. •Delicato

5.6. •Frivolo

5.7. •Grazioso

5.8. •Elegante

5.9. •Gioioso

5.10. •Luminoso

5.11. •Colori caldi

5.12. •Eccessivo