6. Farmaci per altri sistemi

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6. Farmaci per altri sistemi da Mind Map: 6. Farmaci per altri sistemi

1. Farmaci per insufficienza cardiaca

1.1. Performance Cardiaca

1.1.1. determinata da

1.1.1.1. Precarico Volume Telediastolico

1.1.1.2. Postcarico: resistenze periferiche

1.1.1.3. Contrattilità

1.1.1.3.1. capacità intrinseca delle fibre di contrarsi

1.1.1.4. massa miocardica

1.1.1.4.1. massa contrattile

1.1.1.5. Frequenza

1.2. Principali malattie cardiache

1.2.1. Insufficienza Cardiaca

1.2.1.1. incapacità di fornire quantità di sangue sufficiente

1.2.1.1.1. determina

1.2.1.1.2. Cause

1.2.1.1.3. risposte compensatorie

1.2.1.1.4. Sintomi

1.2.1.2. Farmaci

1.2.1.2.1. Inibitori ddel sistema Renina-Angiotensina-Aldosterone

1.2.1.2.2. Diuretici

1.2.1.2.3. Farmaci inotropi (per aumentare contrattilità del cuore)

1.2.1.2.4. Bloccanti recettori Beta Adrenergici

1.2.1.2.5. Antipertensivi

1.2.1.2.6. Vasodilatatori

1.2.2. Insufficienza coronarica

1.2.2.1. ridotto afflusso delle coronarie

1.2.3. disturbi del ritmo

1.2.4. Ipertensione Arteriosa ( >140 mmHg)

1.2.4.1. cause

1.2.4.1.1. genetiche

1.2.4.1.2. malattie metaboliche

1.2.4.1.3. stili di vita

1.2.4.1.4. fattori patogenetici

1.2.4.2. Pressione sanguigna

1.2.4.2.1. pressione influenzata da

1.2.4.2.2. Sistemi di controllo

1.2.4.2.3. Regolazione

1.2.4.3. Terapia

1.2.4.3.1. importante stile di vita ed esercizio fisico

1.2.4.3.2. farmacoterapia

2. Diuretici

2.1. Reni deputati alla filtrazione del sangue ed escrezione urina

2.1.1. Capsula di Bowman

2.1.1.1. contiene glomerulo renale produce ultrafiltrato

2.1.2. Tubulo contorto prossimale

2.1.2.1. dove viene secreta la maggior parte dei farmaci

2.1.2.2. riassorbimento NA, K e Acqua

2.1.3. Ansa di Henle Ascendente

2.1.3.1. riassorbimento Na+, K+, Cl-

2.1.4. Tubulo contorto distale

2.1.4.1. riassorbimento Cl- e Na+

2.1.4.2. riassorbimento Ca per effetto PTH

2.1.5. Dotto collettore

2.1.5.1. secrezioni ioni H+ e K+

2.1.5.2. riassorbimento Na grazie a Aldosterone

2.1.5.3. riassorbimento H2O grazie a ADH

2.1.5.4. riassorbimento Na per effetto Aldosterone

2.2. aumentano diuresi

2.2.1. e quindi escrezioni ioni Na e Acqua

2.2.2. riducono edema, volemia e pressione arteriosa

2.2.3. diminuiscono precarico

2.2.4. attivazione neuroormonale di risposta

2.2.4.1. aumento rilascio Noradrenalina, Angiotensina 2 e Renina

2.3. usati per Ipertensione e Insufficienza Cardiaca

2.4. tipologia

2.4.1. Diuretici Osmotici

2.4.1.1. azione a livello del tubulo contorto prossimale

2.4.1.2. basso peso molecolare

2.4.1.3. non diffusibili attraverso membrane plasmatiche

2.4.1.3.1. si crea forza osmotica che si oppone al riassorbimento dell'ultrafiltrato glomerulare

2.4.2. Inibitori Anidrasi Carbonica (deboli)

2.4.2.1. a livello tubulo prossimale e distale

2.4.2.1.1. AC catalizza reazione CO2 e H2O portando a HCO3 e H+

2.4.2.2. inibitori bloccano riassorbimento bicarbonato

2.4.2.2.1. per mantenere elttroneutralità si blocca riassorbimento Na

2.4.2.3. Urine ricche di bicarbonato

2.4.2.3.1. acidosi metabolica

2.4.2.3.2. ipokaliemia

2.4.2.4. utilizzi

2.4.2.4.1. glaucoma acuto severo e mal di montagna acuto

2.4.2.5. EFFETTI AVVERSI

2.4.2.5.1. sonnolenza,

2.4.3. Diuretici dell'ansa (i più efficaci)

2.4.3.1. agiscono a livello dell'ansa di Henle

2.4.3.1.1. inibiscono il simporto Na+ / K+ / Cl-

2.4.3.1.2. molto efficaci perchè a livello dell'ansa abbiamo gran parte del riassorbimento di Na

2.4.3.1.3. usi terapeutici

2.4.3.1.4. Farmacocinetica

2.4.3.1.5. EFFETTI AVVERSI

2.4.4. Tiazidici

2.4.4.1. bloccano riassorbimento nel tubulo contorto distale

2.4.4.1.1. diminuzione volume sanguigno

2.4.4.2. meccanismo azione

2.4.4.2.1. bloccano simporto di Na e Cl nel TCD

2.4.4.2.2. possono agire anche nel TCP inibendo l'enzima AC

2.4.4.3. effetti

2.4.4.3.1. comportano perdita ioni K+

2.4.4.3.2. aumento escrezione ioni Na e Cl

2.4.4.3.3. riduzione escrezione urinaria di Ca

2.4.4.4. usi terapeutici

2.4.4.4.1. più utilizzati per ipertensione

2.4.4.4.2. per trattare insufficienza cardiaca

2.4.4.4.3. trattamento diabete insipido

2.4.4.5. EFFETTI AVVERSI

2.4.4.5.1. disturbo equilibrio idro elettrico

2.4.4.5.2. iponatremia

2.4.4.5.3. iperuricemia

2.4.4.5.4. ipotensione e ipercalcemia

2.4.4.6. Farmacocinetica

2.4.4.6.1. assunti per via orale e escreti dai reni, emivita lunga, 1-3 settimane per riduzione presisone

2.4.5. Risparmiatori di Potassio

2.4.5.1. azione nel TCD e nei dotti collettori

2.4.5.1.1. Inibitori canali epiteliali per il Sodio

2.4.5.1.2. Antagonisti per recettore per Aldosterone

3. Antidislipidemici

3.1. Dislipidemia: alterazione della quantità di lipidi circolanti

3.1.1. può portare a pancreatite acuta e arteriosclerosi

3.1.2. fattore di rischio per malattie cardiovascolare

3.1.2.1. provoca alterazione parete interna arterie

3.1.2.1.1. placche arterosclerotiche

3.1.3. fattori di rischio

3.1.3.1. età, fumo, ipertensione, obesità

3.1.3.1.1. fumo riduce HDL, effetti citotossici endotelio

3.2. Lipidi

3.2.1. funzioni

3.2.1.1. riserva energetica

3.2.1.2. componenti delle membrane

3.2.1.3. precursori di sostanze regolatrici

3.2.1.3.1. sistema cardiovascolare

3.2.1.3.2. coagulazione

3.2.1.3.3. sistema immunitario (prostglandine, leucotrieni, trombossani)

3.2.2. concentrazione ematica normale 200mg/dl

3.2.2.1. superiore a 400mg/dl

3.2.2.1.1. rischio Aterogenesi (anche se on chiaro il meccanismo) e Pancreatiti

3.2.3. classificazione

3.2.3.1. semplici

3.2.3.1.1. trigliceridi

3.2.3.2. composti

3.2.3.2.1. fosfolipidi, glicolipidi, lipoproteine

3.2.3.3. derivati

3.2.3.3.1. colesterolo

3.3. Farmaci utilizzati

3.3.1. Statine

3.3.1.1. inibiscono HMG reduttasi

3.3.1.1.1. bloccano competitivamente la sintesi del colesterolo epatico

3.3.1.2. I generazione: sostanza Naturale

3.3.1.2.1. Mevastina: da cultura di Penicillum

3.3.1.2.2. Lovastina: 1 metile in più rispetto alla mevastina lipofila

3.3.1.2.3. Prevastina gruppo ossidrilico in più idrofila

3.3.1.3. II generazione: natura semisintetica

3.3.1.3.1. Simvastina: simile alla lovastina

3.3.1.4. III generazione: natura sintetica

3.3.1.4.1. Fluvstatina idrofila

3.3.1.5. IV generazione: natura sintetica

3.3.1.5.1. Atorvastatina lipofila con emivita lunga

3.3.1.5.2. Cerivastatina idrofila con potenza 100 volte superiore

3.3.1.6. Farmacocinetica

3.3.1.6.1. Assunte per via orale con assorbimento variabile

3.3.1.6.2. esteso effetto di primo passaggio a livello epatico

3.3.1.6.3. secrete a livello intestinale

3.3.1.7. Effetti

3.3.1.7.1. riduzione 20% colesterolo

3.3.1.7.2. aumento 180% recettori LDL

3.3.2. Resine leganti e sali biliari

3.3.2.1. i sali biliari sono derivati idrofilici del colesterolo

3.3.2.1.1. sintetizzati dal Fegato e immessi nella bile

3.3.2.2. meccanismo azione resine

3.3.2.2.1. paziente iperlipidemidico non trattato

3.3.2.2.2. paziente iperlipidemidico trattato con resine sequestranti acidi biliari

3.3.2.3. non vengono assorbiti quindi non hanno effetti sistemici

3.3.2.3.1. possono provocare stipsi e nause

3.3.2.4. possono legare altri farmaci quindi importanti evitare la co somministrazione (aspettare 4 ore)

3.3.2.4.1. vitamine, anticouagulanti, antibiotici

3.3.2.5. Effetti

3.3.2.5.1. riduzione colesterolo e aumento recettori LDL (favorevole)

3.3.2.5.2. aumento attività HMG reduttasi per aumentare neosintesi colesterolo (sfavorevole)

3.3.3. Derivati dell'acido fribrico (Clofibrato capostipite)

3.3.3.1. non più utilizzati per modesta efficacia

3.3.3.1.1. in più rischio di malattie cardiovascolari

3.3.3.2. Meccanismo azione

3.3.3.2.1. Clofibrato attiva lipoproteinlipasi dell'endotelio

3.3.3.3. Farmacocinetica

3.3.3.3.1. assunte via orale

3.3.3.3.2. forte elgame con proteine plasmatiche

3.3.3.3.3. ben tollerati

3.3.4. Altri Farmaci

3.3.4.1. Niancina

3.3.4.1.1. introdotto nel 1955

3.3.4.2. inibitori assorbimento intestinale (recenti)

3.3.4.2.1. Ezetimibe

3.3.5. in casi farmaci non siano sufficiente

3.3.5.1. LDL Aferesi

3.3.5.1.1. sangue del paziente depurato da LDL

4. Antiaggreganti e Anticoagulanti

4.1. Emostasi

4.1.1. di fronte ad un danno o lesione organismo reagisce formando un coagulo

4.1.1.1. coagulo circoscritto alla lesione e successivamente lisato

4.1.1.1.1. in caso di alterazioni

4.1.2. equilibrio tra processi di coagulazione e anticoagulazione

4.1.2.1. in caso di alterazione dell'equilibrio

4.1.2.1.1. si può avere insorgenza di

4.1.3. Fasi

4.1.3.1. Fase vascolare

4.1.3.1.1. riduzione del lume

4.1.3.1.2. grazie a liberazione a livello locale di endotelina e serotonina

4.1.3.2. Fase Piastrinica

4.1.3.2.1. formazione tappo piastrinico

4.1.3.3. Fase Coagulativa

4.1.3.3.1. formazione coagulo di fibrina grazie a cascata di reazioni enzimatiche

4.1.3.3.2. Meccanismi controllo Coagulazione

4.1.3.4. Fase Fibrinolitica

4.1.3.4.1. dissoluzione del coagulo attraverso sistema Fibrinolitico

4.2. Farmaci Antiaggreganti Piastrinici

4.2.1. agiscono sulla Fase piastrinica

4.2.2. Inibizione ciclossigenasi

4.2.2.1. catalizza la sintesi del trombossano dall'acido arachidonico

4.2.2.2. acido acetilsalicilico

4.2.2.2.1. inibisce conversione acido arachidonico in prostaglandine, prostacicline e trombossano A2

4.2.3. antagonisti recettori trombossano A2

4.2.4. inibizione trombossano sintetasi

4.2.5. antagonista recettore ADP

4.2.5.1. stimola aggregazione piastrinica

4.2.6. inibizione PDE 3 modulatori AMPc

4.2.6.1. Fosfodiesterasi

4.2.6.2. importante per aggregazione

4.2.6.3. inibiscono fosfodiesterai 3

4.2.6.3.1. AMPc importante per degranulazione piastrine

4.2.7. antagonisti complesso glicoproteico IIb e IIIa

4.2.7.1. permettono formazione finale tappo piastrinico

4.3. Farmaci Anticoagulanti

4.3.1. agiscono su fase Coagulativa

4.3.2. inibitori diretti della Trombina DTI

4.3.2.1. Irudina

4.3.2.1.1. estratto dalle sanguisughe

4.3.2.2. Bivalirudina

4.3.2.2.1. derivato sintetico della irudina

4.3.2.3. Argatromban

4.3.2.3.1. peptide derivato dall'irudina

4.3.3. inibitori indiretti della Trombina

4.3.3.1. agiscono su Antitrombina III che è l'inibitore fisiologico

4.3.3.1.1. Eparina: potenzia azione Antitrombina III

4.3.3.1.2. agisce anche sui fattori IXa e Xa

4.3.4. Anticoagulanti Orali o Cumarici

4.3.4.1. Walfarin

4.3.4.1.1. simile alla vitamina K e funziona come suo antagonista

4.3.4.1.2. inibisce conversione della vitamina K e attivazione fattori di coagulazione

4.3.4.2. svantaggi

4.3.4.2.1. interazioni con altri farmaci e componenti dieta (es ricchi di vit K)

4.3.4.2.2. Finestra terapeutica ristretta

4.3.4.2.3. lenta insorgenza degli effetti

4.3.4.3. potenziati da malattie epatiche, condizioni che aumentnoa metabolismo farmaci

4.3.4.3.1. rischio emorragie

4.3.4.4. ridotti da gravidanza, ipotiroidismo, vit K

4.4. Farmaci Fibrinolitici

4.4.1. agiscono su fase fibrinolitica

4.4.2. disgregano rapidamente il coagulo di fibrina

4.4.2.1. farmaci di emergenza

4.4.2.1.1. Streptochinasi + Anistreplasi

5. Antiasmatici

5.1. Asma

5.1.1. malattia infiammatoria cronica a carico delle vie aeree

5.1.1.1. iperattività a livello bronchiale

5.1.1.1.1. bronchi di fronte a uno stato infiammatorio reagiscono con broncospasmo, edema e secrezione muco

5.1.1.2. prevalenza in aumento (5-10%)

5.1.2. Fattori di rischio

5.1.2.1. individuali

5.1.2.1.1. genetica

5.1.2.1.2. atopia (allergeni solitamente innocui)

5.1.2.1.3. iperresponsività delle vie aeree

5.1.2.2. Ambientali

5.1.2.2.1. allergeni noti

5.1.2.2.2. infezioni vie aeree

5.1.2.2.3. inquinanti atmosferici

5.1.2.2.4. iperventilazione ed esercizio fisico

5.1.2.2.5. fumo

5.1.2.2.6. assunzione farmaci

5.1.3. Sintomi

5.1.3.1. respiro sibilante, tosse secca, difficoltà respiratoria, senso di costrizione toracica

5.1.3.2. peggiorano durante la notte

5.1.3.3. costrizione a livello dei bronchi e difficoltà respiratoria

5.1.3.3.1. sezione di un bronco presenta

5.1.4. Eziologia

5.1.4.1. fattori sensibilizzanti + predisposizione genetica

5.1.4.1.1. iper produzione di IgE

5.1.4.2. presenti anche fattori potenzianti, infiammatori e non infimmatori

5.1.4.2.1. virus, endotossine, inquinamento

5.1.4.2.2. aria fredda, fumo

5.1.5. Prevenzione primaria

5.1.5.1. diminuzione fumo, allergeni, peso, controllo infezioni

5.1.6. Prevenzione secondaria

5.1.6.1. terapia farmacologica

5.1.6.2. non farmacologica

5.1.6.2.1. attenzione a fumo, allergeni nella dieta

5.1.7. farmaci da evitare

5.1.7.1. sedativi, mucolitici, antibiotici

5.1.8. bambini asmatici e attività sportive

5.1.8.1. riscaldamento

5.1.8.2. broncodilatatore spray

5.1.8.3. Tollerati nuoto, jogging e ciclismo

5.1.8.4. NON tollerati sci, sport montagna, calcio e basket

5.1.9. Esercizio fisico può essere un fattore scatenante

5.1.9.1. Asma da Sforzo

5.1.9.1.1. respirando con la bocca manca la funzione di umidificazione del naso

5.1.9.1.2. terapia

5.1.9.1.3. raramente è l'unica espressione della malattia

5.2. Terapia farmacologica

5.2.1. terapia sintomatica

5.2.1.1. uso di broncodilatatori short acting

5.2.1.1.1. beta2 agonisti inalatori ad azione rapida

5.2.1.1.2. glucocorticoidi sistemici

5.2.1.1.3. anticolinergici

5.2.1.1.4. metilxantine ad azione rapida

5.2.2. terapia di fondo

5.2.2.1. antiinfiammatori che agiscono sulle causa asma

5.2.2.1.1. glucocorticoidi

5.2.2.1.2. beta agonisti a lunga durata

5.2.2.1.3. antagonisti recettoriali dei Leucotrieni

5.2.2.1.4. Metilxantine ad azione lenta

5.3. Trattamento

5.3.1. FASE ACUTA

5.3.1.1. Beta 2 agonisti short acting

5.3.1.1.1. determinano riduzione broncospasmo

5.3.1.2. Glucorticoidi sistemici

5.3.1.2.1. riducono l'infiammazione, ma la loro azione non è immediata

5.3.1.2.2. betametasone, idrocortisone, prednisone

5.3.2. FASE STABILE

5.3.2.1. BRONCODILATOTORI

5.3.2.1.1. Simpaticomimetici

5.3.2.1.2. Anticolinergici

5.3.2.1.3. Teofilina

5.3.2.2. ANTINFIAMMATORI

5.3.2.2.1. Glucorticoidi sistemici

5.3.2.2.2. Glucorticoidi per via inalatoria

5.3.2.2.3. Anti leucotrienici

5.3.2.2.4. Cromoni

5.3.2.2.5. Antistaminici

5.3.2.2.6. Anticorpi monoclonali anti IgE

5.3.2.3. Immunoterapia

5.3.2.3.1. non farmacologica

5.3.2.3.2. effetti avversi

6. Antiacidi e Antiemetici

6.1. mucosa gastrica

6.1.1. sotto controllo del nervo vago (che libera Ach) formata da

6.1.1.1. cellule enterocromaffino-simili

6.1.1.1.1. Ach agisce su recettori muscarinici M1

6.1.1.2. cellule parietali

6.1.1.2.1. Ach agisce su recettori muscarini M3

6.1.1.3. entrambe stimolate dalla gastrina

6.1.2. Secrezione acida

6.1.2.1. stimolata da

6.1.2.1.1. Gastrina

6.1.2.1.2. Acetilcolina

6.1.2.1.3. Istamina

6.1.2.2. inibita da

6.1.2.2.1. Prostaglandine E2 e l1

6.1.2.2.2. ph2 : feedback negativo

6.1.2.2.3. Muco

6.1.2.2.4. Ioni bicarbonato

6.1.2.2.5. Pepsinogeni

6.2. Farmaci che influenzano secrezione Acida

6.2.1. Antiacidi

6.2.1.1. sali che funzionano come agenti tamponanti

6.2.1.1.1. neutralizzano acido gastrico

6.2.1.2. non curativi, ma sintomatici

6.2.1.2.1. utilizzati per neutralizzare acidità

6.2.1.2.2. utilizzati insieme inibitori pompa protonica

6.2.2. Inibitori della pompa protonica

6.2.2.1. determinano blocco irrereversibile della pompa protonica

6.2.2.1.1. Omeprazolo

6.2.2.1.2. lansoprazolo

6.2.2.1.3. Pantoprazolo

6.2.2.1.4. estremamente efficaci

6.2.2.2. usati per condizioni patologiche di ipersecrezione

6.2.2.2.1. efficaci nei sanguinamenti delle ulcere causate da Acido Acetil Salicinico

6.2.2.3. somministrati 30-60 minuti prima del pasto principale

6.2.2.4. Effetti avversi: nausea, diarrea, fratture

6.2.2.4.1. Interazioni con altri farmaci

6.2.2.4.2. con uso prolungato necessaria supplementazione B12

6.2.3. Antagonisti recettori H2

6.2.3.1. inibitori competitivi che legano i recettori H2 dell'Istamina

6.2.3.1.1. inibiscono secrezione stimolata da Istamina

6.2.3.1.2. delle cellule parietali

6.2.3.2. superati in favore di inibitori pompe protoniche

6.2.3.3. indicazioni terapeutiche

6.2.3.3.1. ulcere duodenali e gastriche

6.2.3.3.2. ulcere indotte da FANS

6.2.3.3.3. ulcere da stress

6.2.3.3.4. Reflusso

6.2.3.4. effetti avversi

6.2.3.4.1. nausea, capogiri, diarrea

6.2.4. Protettori della mucosa gastrica

6.2.4.1. chelato di bismuto e Misoprostolo

6.2.4.2. aumentano sintesi di Prostaglandine

6.2.4.2.1. prostaglandine sono protettori mucosa gastrica

6.2.4.3. per prevenire ulcerazioni causate da FANS

6.3. Helicobacter Pylori

6.3.1. agente più comune per insorgenza dell'ulcera

6.3.1.1. vive negli strati profondi del gel del muco e sulla superficie apicale

6.3.1.1.1. danneggia mucosa attraverso enzimi prodotti

6.3.2. trattamento combinato di antiacidi e antibiotici

6.4. Emesi

6.4.1. Vomito

6.4.1.1. riflesso attraverso il quale l'organismo espelle sostanze presenti nel lume gastrico o cavo orale

6.4.1.2. cause

6.4.1.2.1. ipertensione a livello cranico

6.4.1.2.2. patologie sistema vestibolare

6.4.1.2.3. alterazioni metaboliche, endocrine

6.4.1.2.4. gravidanza

6.4.1.2.5. chemioterapici

6.4.1.2.6. stati infettivi o infiammatori a carico dell'apparato digerente

6.4.1.3. Sotto controllo del SNC

6.4.1.3.1. diversi tipi di farmaci

6.4.1.4. Per aumentare efficacia si ricorre ad associazioni con altri farmaci

6.4.1.4.1. es farmaco primario in associazione con un Glucocorticoide o una benzodiazepina