La cultura orale: la tradizione gentilizia

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La cultura orale: la tradizione gentilizia da Mind Map: La cultura orale: la tradizione gentilizia

1. era legata alla classe dominante e agli eventi sociali che la riguardavano, in etruria si facevano banchetti con recite accompagnate dalla tibia (un flauto). confluirà nelle cronache annalistiche e nella produzione epica

2. Neniae: lamentazioni cantate dalle donne di casa durante i funerali per esaltare le virtù del defunto

3. laudationes: discorsi volti non solo a rendere il funerale un momento di compianto ma anche a esaltare la gens di cui faceva parte il defunto. La laudatio era pronunciata all'interno di maschere funebri e poi veniva conservata negli archivi delle famiglie.

4. elogia: contribuirono in maniera notevole a esaltare la gloria della gens, erano iscrizioni poste sui sepolcri aristocratici (come quello di Lucio Cornelio Scipione Barbato). Il loro carattere romano si manifesta sia nel contenuto che nell'applicazione metrica del Saturnio

5. La cultura orale: la tradizione popolare

6. Atellana: Deriva da Atella, citta della campania presso Capua. Si basava su maschere fisse. Marcus il balordo, poppus il vecchio rimbambito, e altre che si basavano sempre su difetti umani elementari, che avevano facile presa in un ambiente contadino. influenzò la commedia plautina che anch'essa si basa su maschere fisse e che costituisce l'antecedente delle maschere italiane.

7. canti liturgici: VI secolo, pronunciati durante riti e feste dai sacerdoti

8. Carmen saliare: cantato dai sacerdoti Salii, del dio Marte. le danze avevano luogo a marzo con fine propiziatorio per il raccolto

9. Carmen avvale: Gli arvali li cantavano in primavera, per la purificazione dei campi. Si invocavano i lari, divinità protettrici del focolare domestico e i Semoni. Erano contenute numerose allitterazioni rime e suoni simili

10. Carmina triumphalia: celebrazioni per le vittorie militari nelle quali si elogiava alle virtù del generale e lo si apostrafava con assoluta libertà, anche riferendosi a dettagli privati della sua vita

11. Produzione scritta: attestazioni epigrafiche

12. il cippo del foro romano, nel punto in cui secondo la leggenda era sepolto romolo, che contiene un'iscrizione bustrofedica.

13. Molte sono le attestazioni epigrafiche e archeologiche dei primi secoli

14. vaso di duenos: scritta da destra verso sinistra di probabile contenuto amoroso

15. leggi delle 12 tavole: nel 452ac, in seguito all'aggravarsi dello scontro, i decemviri furono incaricati di stendere una serie di leggi valide per tutti. Probabilmente, il testo che noi conosciamo delle 12 tavole, raccoglie leggi appartenenti a periodi diversi. (A causa della compresenza di leggi come non poter vendere tuo figlio più 3 volte e la legge del taglione)

16. i debitori potevano essere ridotti in schiavitù, erano vietati matrimonio tra patrizi-plebei, il padre aveva potere illimitato in una famiglia

17. Non ha dei contorni ben definiti, dato che ha preso posizioni sia contro il suo stesso ceto che con, perciò nemmeno è molto chiaro perchè molti aristocratici seguissero le sui tendenze.

18. 2. A lui si deve l'introduzione del rotacismo, cambiamento intervocalico di s in r

19. Carmina Convivalia: Poesia che trattavano gesta di eroi, antenati, personaggi leggendari, connazionali o stranieri.

20. Carmen priami: si incentrava sul racconto del mito troiano, infatti i romani stessi si ritenevano discendenti dei troiani.

21. Carmen Nelei: i gemelli Neleo e Pelia, figli di poseidone e della mortale Tiro, furono allevati da dei pastori e una volta adulti scoperte le loro origini liberarono la madre dal male a cui era soggetta. Ricalca chiaramente il mito di Romolo e Remo

22. Fascennini: dialoghi vivacemente scurrili, recitati da attori durante le feste. L'origine di tali rappresentazioni è molto antiche ed è legata alle feste in onore del raccolto.

23. ludi scaenici: le prime rappresentazioni, secondo tito livio, furono dei giocolieri in occasione di una pestilenza. Sono legate ai fascennini e inizialmente la recitazione e le musiche erano divisi. In seguito questi due aspetti furono uniti (satura), e con Livio Andronico si arriva al dramma vero e proprio con una trama precisa

24. probabilmente le testimonianze liviane non sono del tutto vere perche andronico deriva dai drammi greci, non dalla satura, e i fascennini sono certamente piu antichi del 364

25. cista ficoroni: presenta una iscrizione latina col nome del suo realizzatore Novio Plauzio

26. Leggi e annales: erano affidate ai pontefici inizialmente, che cominciarono ad amministrare il diritto nel momento in cui lo stato tentò di appropriarsene per toglierlo alla sola autorità delle familiae aristocratiche. I sacerdoti se ne servirono principalmente per favorire l'aristocrazia, perciò i plebei nel 5-6 sec durante le lotte chiesero principalmente la stesura delle leggi.

27. Prime testimonianze di composizione storica romana, la loro redazione era riservata ai pontefici che se ne servivano per la stesura di un calendario, che stabiliva i dies fasti e nefasti.

28. commentarii: elenchi con i nomi dei magistrati, si conservavano nella residenza Regia del pontefice ed erano redatti sulla tavola dealbata, esposta alla fine di ogni anno davanti alla Regia, coi nomi dei consoli e dei fatti piu importanti.

29. Tutto questo materiale confluì negli Annales Maximi, raccolti nel 2 sec dal pontefice Mucio Scevola in 80 volumi. Accanto a questa storiografia "ufficiale" su cui si basarono molti storici successivi, abbiamo quella privata delle famiglie costituita, come gia detto, dagli archivi delle laudationes.

30. Appio Claudio Cieco

31. 1. E' la prima personlità letteraria che si incontra, non è un letterato nel senso moderno del termine, ma fu un membro dell'aristocrazia, censore nel 312, e console nel 307 e 290.

32. Durante la censura, inserì nelle liste dei senatori anche i figli dei liberti.

33. autorizzò i cittadini a iscriversi alle tribù che preferivano, ciò fece aumentare il peso delle tribù cittadine rispetto a quelle rurali

34. 3. Scrisse anche una serie di massime morali, ispirate alla filosofia pitagorica, in cui l'uomo è definito artefice massimo del suo destino