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Adattata 3 da Mind Map: Adattata 3

1. Attività fisica e Sport adattati

1.1. Focus non sulla menomazione ma sulle capacità residue

1.1.1. quindi sulle capacità migliorabili

1.2. attività ADATTATA

1.2.1. utile per sviluppo prestativo

1.2.1.1. per contrastare Ipocinesi

1.2.1.1.1. calo capacità muscolare, ossea, respiratoria cardiaca e metabolica)

1.2.1.2. per persone diasbili

1.3. Attività INTEGRATA

1.3.1. è l'effettivo reinserimento nella società

1.3.1.1. attraverso lo sport

1.4. Importanza per il disabile

1.4.1. trovare e sviluppare funzioni perdute

1.4.2. attraverso allenamento

1.4.2.1. veicolare capacità residue per ottenere miglioramenti prestazione atletiche

1.4.2.1.1. comportano un miglioramento individuale

1.4.3. Fare sport

1.4.3.1. aiuta ad aumentare autonomia

1.4.3.1.1. aumento produttività

1.5. Un disabile su sedia a rotelle

1.5.1. diversi problemi dovuti alla sedentarietà obbligatoria

1.5.1.1. depressione, piaghe, problemi cardiocircolatori

1.6. allenamento della forza

1.6.1. controverso negli scorsi anni

1.6.1.1. porta però aumento masse muscolari

1.6.1.1.1. migliora autonomia e capacità prestativa

1.7. Miglioramenti dovuti allo sport

1.7.1. capacità coordinative

1.7.2. costruzione nuovi schemi motori

1.7.3. migliora umore

1.7.4. migliora funzioni cardio circolatorie

1.7.5. potenza masse muscolari

1.7.6. migliora problemi metabolici

1.8. Amputazioni

1.8.1. visibile

1.8.1.1. spesso causata da incidenti stradali o patologie (diabete)

1.8.1.2. difetti congeniti

1.8.2. in seguito ad una amputazione

1.8.2.1. cervello continua ad inviare e ricevere stimoli

1.8.2.1.1. sindrome arto fantasma

1.8.2.1.2. necessità di nuovi schemi corporei

1.8.2.1.3. continuano ad esserci

1.8.3. Protesi

1.8.3.1. carbonio, titanio, acciaio resine

1.8.3.1.1. Markus Rehm - Rio 2016

1.8.4. 2 gruppi

1.8.4.1. Deambulanti

1.8.4.1.1. possiedono articolazione intermedia efficiente

1.8.4.1.2. non possiedono articolazione intermedia

1.8.4.1.3. amputati monolaterali

1.8.4.2. Sedie a rotelle

1.8.5. Tecnologia Protesica

1.8.5.1. grazie allo sviluppo atleti amputati prestazioni simili o uguali

1.8.5.1.1. in alcuni casi pure superiori

1.8.5.1.2. tuttavia l'autonomia di deambulazione è limitata

1.8.5.1.3. arti superiori

1.8.6. Allenamento

1.8.6.1. deve tenere conto dell'arto sano

1.8.6.1.1. causa eventuali sovraccarichi

1.8.6.2. per amputati arti inferiori

1.8.6.2.1. occorre valutare equilibrio

2. International Paralympic Commitee (1989)

2.1. ente di riferimento per sport disabili

2.1.1. Storia

2.1.1.1. ISMGF: International Stoke MAndeville Games fedration

2.1.1.1.1. Guttman dal 1948

2.1.1.1.2. poi diventerà Int. Stockville Wheelchair

2.2. prima di IPC disabili organizzati in altre associazioni

2.2.1. ISOD

2.2.1.1. dal 1964 disabili amputati

2.2.2. IBSA

2.2.2.1. dal 1980 non vedenti

2.2.3. CP-ISRA

2.2.3.1. dal 1980 di cerebrolesi

2.2.4. ISMGF + ISOD + IBSA + CP-ISRA

2.2.4.1. Nel 1982 confluiscono in ICC

2.2.4.1.1. comitato internazionale di coordinamento

2.2.5. IWAS

2.2.5.1. nasce ad Atene 2004

2.2.5.1.1. amputati e sedia a rotelle

2.2.5.2. international Wheelchair Amputee Sport Federation

2.3. Antonio Maglio

2.3.1. Padre Sport Terapia

2.3.1.1. ruolo decisivo nella nascita FISD

2.3.1.1.1. porta paralimpiadi a Roma nel 1960

2.3.1.1.2. convinse Ludwig Gutmann a portare giochi di Stoke e Mandeville

2.4. Comitato Italiano Paralimpico CIP

2.4.1. Nasce dalla convergenza di

2.4.1.1. FISH

2.4.1.1.1. federazione handicappati

2.4.1.2. FISS

2.4.1.2.1. federazioni sport silenziosi

2.4.1.3. FICS

2.4.1.3.1. federazione sport ciechi

2.4.2. nasce grazie attuazione legge 189/2003 nel 2005

2.4.2.1. Grazie a dr Pancalli

2.4.2.1.1. CIP

3. Sport Paralimpici

3.1. Atletica Leggera

3.1.1. per disabilità fisica, sensoriale e intellettiva

3.1.1.1. si partecipa per la gratificazione

3.1.1.1.1. come per i normodotati

3.1.2. approccio di tipo globale

3.1.2.1. fornire una percezione completa del gesto

3.1.2.1.1. corretta sensazione del gesto

3.1.2.2. in seguito globale analitico e analitico

3.1.2.2.1. porre attenzione alla risposta dell'atleta

3.1.2.3. didattica (analoga per atleti normali)

3.1.2.3.1. valutare capacità di ogni atleta

3.1.2.3.2. programmare percorsi finalizzati

3.1.2.3.3. programmare apprendimenti sempre più complessi

3.1.2.3.4. programmare attività agonistica

3.1.3. CASD centro avviamento sport disabili

3.1.3.1. insieme eterogeneo di disabilità

3.1.4. Codice classificazione disabili

3.1.4.1. basandosi su tipologia e disabilità

3.1.4.1.1. T- Track

3.1.4.1.2. F Field

3.1.4.1.3. dopo test di valutazione

3.1.4.1.4. Atleti su sedia a rotelle

3.1.4.1.5. Atleti Ambulanti

3.1.5. Ipovedenti Ciechi

3.1.5.1. necessaria atleta guida e guida vocale (lanci)

3.1.5.1.1. facoltativa per chi ha 2/60 e campo visivo fino a 5°

3.1.5.1.2. atleta guida collegato tramite cordina di 50cm

3.1.5.2. Corsa

3.1.5.2.1. maggior numero di passi

3.1.5.2.2. scarso sollevamento ginocchio

3.1.5.3. Salti

3.1.5.3.1. difficile per ipovedenti

3.1.5.3.2. salto in alto molto raro

3.1.5.4. Lanci

3.1.5.4.1. necessario buon equilibrio statico e dinamico

3.1.5.4.2. occorre una buona lateralità e coordinazione

3.1.6. Amputati

3.1.6.1. necessaria protesi funzionale e resistenti

3.1.6.1.1. invasatura flessibile

3.1.6.1.2. diverse da quelle fornite dal SSN

3.1.6.2. amputati entrambi arti inferiori (sopra ginocchio)

3.1.6.2.1. corsa e salto e in lungo se la lunghezza monconi consente

3.1.6.3. amputati arto inferiore

3.1.6.3.1. occorre imparare ad utilizzare la protesi

3.1.6.4. amputazioni complete arti superiori

3.1.6.4.1. solo gare di corsa

3.1.6.5. amputazione un solo arto superiore

3.1.6.5.1. possono gareggiare corsa

3.1.6.5.2. possono strutturare schemi dinamici senza difficioltà

3.1.7. Corse in Carrozzina

3.1.7.1. innovazione tecnologica

3.1.7.1.1. permesso prestazioni eccellenti

3.1.7.1.2. hanno 3 ruote altamente prestative

3.1.7.2. necessario periodo di condizionamento

3.1.7.2.1. per apprendere il corretto funzionamento

3.1.8. Cerebrolesi

3.1.8.1. lesioni cerebrali evidenziano problematiche posturali

3.1.8.1.1. problemi gesti motori

3.1.8.2. Disturbi motori

3.1.8.2.1. Sincinesie

3.1.8.2.2. Forme piramidali spastiche (60%)

3.1.8.2.3. Forme extrapiramidali/ atetosiche (20%)

3.1.8.2.4. Forme che coinvolgono il cervelletto/ atassiche (8/10%)

3.1.8.3. Attività psicomotoria fondamentale

3.1.8.3.1. educazione al controllo della respirazione

3.1.8.3.2. controllo postura

3.1.8.3.3. controllo e gestione tono muscolare

3.1.8.4. Corsa

3.1.8.4.1. non deambulanti gareggiano in carrozzina

3.1.8.4.2. deambulanti necessarie esercitazioni

3.1.8.5. Salti

3.1.8.5.1. solo salto in lungo

3.1.8.6. lanci

3.1.8.6.1. importanza impugnatura attrezzo

3.1.8.6.2. posizione laterale o frontale in base a equilibrio

3.1.9. Paraplegici (T2-S2) e Tetraplegici (C4 - T1)

3.1.9.1. lesioni possono essere complete (paralisi flaccida)

3.1.9.1.1. o incomplete (fenomeni spastici)

3.1.9.2. occorre conoscere le possibilità fisiologiche della persona

3.1.9.2.1. attenzione a problemi respiratori, termoregolazione, sfinteri

3.1.9.3. importante miglioramento delle capacità condizionali e coordinative

3.1.9.3.1. prima del risultato

3.1.9.4. sedie da lancio

3.1.9.4.1. peso, disco, giavellotto (no più gravi), clava (nelle palestre)

3.1.9.4.2. sono ancorate al suolo

3.2. Basket in carrozina

3.2.1. uno dei pochi sport con atleti di diverse disabilità

3.2.2. Regolamento simile al basket normale

3.2.2.1. FALLO TECNICO: sollevarsi dalla carrozzina

3.2.2.1.1. avanzare con la palla senza palleggiare dopo 2 spinte

3.2.3. dalla prima edizione Roma 1960

3.2.4. atleti classificati in base ad un punteggio

3.2.4.1. in Italia possibile schierare un atleta normodotato

3.2.4.1.1. che ha punteggio 5 (massimo)

3.2.4.2. da 0,5 a 4,5

3.2.4.3. la somma del quintetto non può essere maggiore di 14,5

3.3. Nuoto

3.3.1. dal 1960

3.3.2. disciplinato da IPC swimming

3.3.2.1. non consente uso di supporti

3.3.3. atleti ciechi con occhiali totalmente oscurati

3.3.3.1. virate e arrivo segnalate da assistente che tocca

3.3.4. Classi

3.3.4.1. S- Stroke: nuotata

3.3.4.2. B - Breaststroke: rana

3.3.4.3. M - Medley: miste

3.4. La boccia

3.4.1. introdotta parlimpiadi nel 1984

3.4.1.1. New York

3.4.2. sviluppo controllo posturale e gestuale

3.4.2.1. concentrazione e consapevolezza tattica

3.4.3. praticato da cerebrolesi

3.4.3.1. con patologie neurologiche

3.4.4. atleti classificati dalla CP-ISRA

3.4.4.1. per competere contro altri con abilità simili

3.4.5. anche a scopo ludico creativo