
1. Il ciclo dei vinti
1.1. I Malavoglia sono l’opera più importante di questa raccolta e la più famosa di Verga
1.1.1. Il romanzo è composto da 15 capitoli e si divide in 3 parti. È ambientato nel paesino di Acitrezza e gli eventi si svolgono tra il 1863 e il 1878 (anni successivi all’Unità d’Italia)
1.1.2. I temi sono quelli della rovina della piccola famiglia rovinata e oppressa dalla leva militare e dall’amministrazione locale
1.1.3. Il romanzo racconta la storia della famiglia dei Malavoglia, che passa varie disavventure senza riuscire a far fronte alle difficoltà, totalmente in linea con la filosofia dei vinti
2. Le novelle rusticane
2.1. La Roba
2.1.1. L’opera è stata scritta nel 1883 e e si divide in microsequenze
2.1.2. Il tema centrale è la società rurale che dal nulla può creare fortuna. Le azioni servono solo per mettere in evidenza le caratteristiche del protagonista
2.1.3. Il personaggio principale è Mazzarò, ricco “come un maiale” che conserva i suoi soldi per comprarsi più roba. Mazzarò è anche intelligente e astuto, infatti tutta la sua roba l’ha ottenuta con imbrogli e usando l’astuzia. Quando sta per morire inizia a disperdere tutte le sue ricchezze, poiché consapevole di non poter portare con se tutta la sua roba
2.2. Mastro-don Gesualdo
2.2.1. Pubblicato nel 1889, è ambientato a Vizzini e si divide in quattro parti.
2.2.2. Le tematiche principali sono la rappresentazione delle lotte risorgimentali tra il 1820 e il 1850. Nel romanzo sono illustrati anche i nuovi valori della classe borghese, che vedono un’ascesa e il declino di Gesualdo, come per Mazzarò nella Roba.
2.2.3. Mastro-don Gesualdo, come nel romanzo “la Roba” si concentra ad accumulare ricchezze, dopo che da mastro (muratore) diventa don (titolo nobiliare). Sposa una ricca nobile solo per convenienza e crede di entrare nelle grazie dei nobili siciliani. Sua moglie muore giovane. Lui si ammala e quando sta per morire viene a sapere che sua figlia ha sperperato tutto il suo patrimonio. Muore solo e disperato a Palermo
3. La vita nei campi
3.1. Rosso Malpelo è la prima opera verista di Verga, fa parte della raccolta della vita dei campi
3.1.1. Narra la storia di un ragazzo che viene emarginato per via del colore dei suoi capelli (rossi, spesso collegati al male). Costretto a lavorare in una cava di sabbia come il padre
3.1.2. L’opera denuncia la situazione sociale siciliana dopo l’unità d’Italia e rappresenta l’accettazione e la rassegnazione dei vinti
4. La vita di Verga
4.1. Nasce a Catania nel 1840 da una famiglia nobiliare e liberale
4.2. Si iscrive a giurisprudenza ma non si laureerà mai
4.3. Risiede più volte a Firenze e Milano, stringe amicizia con gli esponenti della Scapigliatura
4.4. Inizia a scrivere i romanzi mondani che presenterà nel 1882 a Zola
4.5. Morirà a Catania nel 1922 dopo essersi ritirato a vita privata
5. Lo stile Verista
5.1. Il Verismo è uno stile letterario che si diffonde negli ultimi anni dell’ ‘800
5.1.1. Verga è il maggiore esponente, egli vuole raccontare il vero e far parlare i fatti, spiegati in modo nudo e crudo
5.2. Le caratteristiche del Verismo
5.2.1. Il linguaggio è semplice e diretto
5.2.2. Le descrizioni di personaggi, paesaggi e ambienti sono molto dettagliati.
5.2.3. Il pessimismo è una delle caratteristiche principali del Verismo
5.3. I temi del Verismo
5.3.1. Rappresenta la situazione politica e sociale dell’Italia post-Unità
5.3.2. Narra le vicissitudini della società medio-bassa soprattutto nel mezzogiorno e denuncia il classismo
5.4. Il Verismo prende ispirazione dal Naturalismo ma sono stili differenti
5.4.1. Naturalismo: c’è una denuncia verso le ingiustizie sociali ma si ha la certezza di superarle
5.4.2. Verismo: non c’è questa volontà di denuncia, inoltre gli umili NON hanno la possibilità di riscatto