1. Riflessione: è possibile che il computer sostituisca l'uomo nel campo della formazione?
1.1. Sì
1.1.1. Perché
1.1.1.1. Visione meccanicista dell'apprendimento (educazione è l'insieme di concetti e nozioni)
1.1.1.2. Rappresenta l'unica soluzione per affrontare la complessità crescente dei contesti educativi e formativi
1.2. No
1.2.1. Perché
1.2.1.1. Impossibilità di tradurre la complessità della vita in qualcosa di tecnologicamente determinato
1.2.1.2. La macchina è uno strumento e deve rimanere tale, può sostituirsi in toto alla figura dell'educatore/formatore
1.2.1.3. Visione organicista dell'apprendimento (educazione è qualcosa che trascende dalla mera concezione nozionistica)
1.3. Esempio
1.3.1. Film "Matrix"
2. Critiche e lodi
2.1. Critiche
2.1.1. Quali sono?
2.1.1.1. Wielemans: radicale impossibilità educativa dell'uomo armonico in una società basata sull'istituzionalizzazione della razionalità tecnica, la cui influenza può comportare solo risultati negativi e in particolare determinare la scissione dell'uomo stesso dalla natura
2.1.1.2. Legrenzi: risolleva le attività intellettive specifiche della persona quali la creatività, la flessibilità e l'elasticità
2.1.1.3. Critiche di Laneve:
2.1.1.3.1. 1) passivizzazione indotta dagli approcci deterministici realizzati fino a ora con le tecnologie
2.1.1.3.2. 2) il rischio dell'espulsione della dimensione relazionale, conseguenza della sostituzione dell'uomo con la teaching machine
2.1.1.3.3. 3) il disincanto di una didattica che viene scacciata dall'idea di tecnologia rassicurante, in grado di orientarsi secondo formule di scientificità "garantita", col rischio di procedere verso una rischiosa assolutizzazione dei processi didattici
2.1.1.4. Skinner: l'estraneazione totale dell'insegnante dal contesto formativo potrebbe generare problemi all'intera organizzazione didattica e ai sistemi formativi in generale, creando le premesse per la messa in discussione dell'autorità del corpo insegnante e del suo potere di controllo sull'apprendimento
2.2. Lodi
2.2.1. Quali sono?
2.2.1.1. 1962: Daterline sostiene che attraverso l'apprendimento con nuove tecnologie si potessero costruire sistemi d'istruzione di massa basate sull'apprendimento personalizzato.
2.2.1.2. Didattica automatica come soluzione all'impossibilità da parte di un maestro di riuscire a infondere la preparazione necessaria all'uomo post-moderno.
3. Dal punto di vista storico quali sono i tre momenti salienti?
3.1. 1912: Thorndike, nel suo testo "Education, A First Book" propone l'idea di un libro in grado di automatizzare il processo di correzione degli errori degli studenti.
3.2. 1926: Pressey realizza la prima "teaching machine".
3.3. Anni Cinquanta: Skinner inserisce il condizionamento operante nella programmazione, fornendo un apporto fondamentale alla didattica automatica, che da lì in poi porterà molte istanze di stampo comportamentista.
4. Definizione
4.1. Consiste nell'affidamento del processo didattico alla macchina, in modo che la maggior parte degli - se non tutti gli - aspetti del processo formativo siano realizzati automaticamente senza bisogno dell'apporto umano dell'insegnamento, al quale spetta il compito di pre-programmare il computer in modo che sia in grado di rispondere a tutti i feedback e le risposte del discente
5. Quali sono le possibili classificazioni?
5.1. Teaching Machine
5.1.1. In che tipologie si suddivide?
5.1.1.1. COD (Continuos Operating Devices)
5.1.1.2. TED (Trial and Error Devices)
5.1.1.3. PAD (Partial Adaptive Devices
5.1.1.4. TAD (Totally Adaptive Devices)
5.2. Istruzione programmata
5.2.1. In che tipologie si suddivide?
5.2.1.1. Programma lineare
5.2.1.2. Programma matetico
5.2.1.3. Programma ramificato
5.2.1.4. Programma ramificato a salto
5.2.1.5. Programma tipo Pressey
5.3. Standard SCORM
5.4. Alta immersività
5.4.1. In che tipologie si suddivide?
5.4.1.1. Simulazioni
5.4.1.2. Serious Games