Leggi fondamentali dell’Operatore socio sanitario

Iniziamo. È gratuito!
o registrati con il tuo indirizzo email
Leggi fondamentali dell’Operatore socio sanitario da Mind Map: Leggi fondamentali dell’Operatore socio sanitario

1. Legge sulla riformazione del sistema sanitario n 883 del 23 dicembre 1978, venne approvata la riforma sanitaria e venne istituito il Servizio sanitario nazionale con decorrenza dal 1980. Vengono istituite l’USL e soprattutto va dato più potere ai comuni

2. Messa sul territorio più di 600 USL per garantire i Livelli Essenziali di assistenza (LEA). Il sistema sanitario passa per un pensiero universalistico garantendo a tutti i cittadini pari opportunità ed uguaglianza ai cittadini che vogliono usufruire del SSN. Molte visite sono convenzionate da parte dello stato tramite pagamento di un ticket integrata e pagata da una parte dallo stato. Verranno trasformate dallo stato in AUSL e ASL che vengono date dal 1992 sotto il controllo delle regioni con aiuto dei comuni. Quindi si passa ad un pensiero aziendalistico in cui i costi devono essere concorrenziali anche col mercato privato garantendo anche una certa qualità.

3. LEA: Sono sei servizi garantiti dallo stato con l’ultima modifica nel 2011 con l’aggiunta di piu di 5000 prestazioni differenti. I LEA piu conosciuti sono la degenza in ospedale, il day hospital,la riabilitazion, il medico curante, la guardia medica, le ipab, tutte le strutture pubbliche che garantiscono allo stato di erogare un servizio per conto o in accreditamento da parte dello stato a favore del cittadino che ha maggiore libertà di scelta.

4. Tre decreti legislativi nella storia del SSN: Prima riforma n.502 del 1992. Seconda riforma: 229, 1999. Terza riforma 229 del 1999

5. Contrattazione collettiva e codici di comportamento per il dipendente pubblico. Elemento soggettivo ed oggettivo del reato, codice disciplinare, responabilità penale e civile, dolo e colpa

5.1. Elementi oggettivi del reato: Nesso di causalità, evento, azione. Elementi soggettivi: Dolo o colpa, imprudenza, imperizia, inadempienza.

5.2. Consenso informato: è un testo scritto e con volontà bilaterale in cui si accerta tramite la volontarietà e la coscienza del paziente di dare consenso alle cure richieste dal medico. Può essere sia sociale che giuridico. Deve essere preciso e chiaro in base alla cura specifica del paziente in questione.

5.3. Elementi soggettivi: Imperizia, negligenza, inadempienza professionale, dolo o colpa.

5.4. Testamento biologico con legge n 219 del 22 dicembre 2017 composta da 8 articoli. È un documento scritto dalla persona sia in ambito delle scelte e pianificazione di cura. Con anche DAT (Disposizioni anticipate di trattamento) può esere richiesta dall’ospite in qualsiasi eccezione in qualsiasi fase della cura. Non può essere compilato da una persona interdetta cioè non capace di intendere e di volere.

5.5. Segreto professionale e d’ufficio, dati sensibili esempio; etnia, preferenze sindacali, religiose, stato di salute e sessuale. Dati sensibili; nome e cognome, età.

5.6. Carta europea dei diritti del malato creata nel 2002, composta da 14 articoli e garantisce tutela a tutte le persone in maniera universalistica garantendo privacy e diritti.

6. Diritti patrimoniali e non patrimoniali, esempio, diritto patrimoniale economico e giuridico in base alla nostra fascia giuridica di appartenenza ed in base alla mansione svolta. Diritti non patrimoniali come i giorni di malattia, i diritti sindacali che possiamo crearne uno noi

7. Eutanasia e suicidio assistito: Sono due cose simili che differiscono tra di loro per una semplice caratteristica. L’eutanasia e la volontà del paziente di interrompere la propria vita in casi oncologici gravi senza cenni di miglioramento e con cure palliative in atto. Può decidere di interrompere la propria vita ma non in Italia in cui per un operatore sanitario interrompere la vita di un ospite è punibile penalmente con la reclusione. Il suicidio assistito e invece sempre l’interruzione della vita in fasi terminali ma con la situazione fisica che sia proprio il paziente ad interrompere macchinari o medicine palliative: esempio; premere il tasto di un macchinario con la bocca.

8. Legge lorenzin 11 gennaio 2018 attuata 15 febbraio 2018

9. L’istituzione di 17 nuovi albi quale il chiropratico e l’ osteopata.

10. Inasprimento della legge numero 348 del codice penale contro chi fa reato di esercizio della professione.

11. La creazione della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI)

12. Tra le novità della legge vengono istituite le figure socio sanitarie e gioca un importante ruolo di riconoscimento proprio agli OSS

13. Codice etico e deontologico

14. Legge n180 del 1978 (Legge basaglia)

14.1. Chiusura dei manicomi

14.1.1. Nuovo concetto di cura e di definizione da parte dei cittadini verso la persona malata di problemi mentali e psichici

14.1.1.1. Nuovi centri di cura per pazienti affetti da tali malattie come il CSM centro di salute mentale, il CPM centro protetto ad alta e media intensità di cura, CRA comunità riabiulitative ad alta assistenza.

14.1.1.1.1. TSO trattamento sanitario obbligatorio in cui deve emanato dal sindaco con due certificazioni medici di cui di un medico sia privato che pubblico e del secondo obbligatoriamente da un medico pubblico.

15. Legge n104 del 1992 (Legge sull’handicap)

15.1. Legge n 68/1999 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili

16. Legge n194/1978 (IVG interruzione volontaria di gravidanza)

17. Legge 328/2000

17.1. Legge quadro

17.1.1. Più potere ai comuni per l’attuazione delle reti sociali e snaitarie

17.1.1.1. Realizzazione e definizione di reti sociali e socio-sanitarie verso i cittadini (vuoto normativo dal 1890

17.1.1.1.1. Istituzione del fondo nazionale per le politiche sociali (FNPS)

18. Autorizzazione al funzionamento, accreditamento e stipula del contratto

18.1. Vigilanza, autorizzazioni, e accreditamento dei comuni sulle reti private sociali

18.1.1. Criteri generali di accreditamento spetta alla Regione

18.1.1.1. Carta dei servizi

19. IDR: Istituti di riabilitazione per tutte le categorie di età per chi ha una minorazione fisica, psichica o sensoriale dovuta da un trauma. Viene sviluppato dallo specialista della struttura il PRI per potenziare e mantenere le abilità residue. PUò essere accredita o no. Retta a carico totale della regione come L’Hospice.

20. Assistente sociale

20.1. Figura importante in quanto è la figura di riferimento per persone in difficoltà e soprattutto in ambito sociale per il comune

20.1.1. Tre categorie di aiuto per persone in difficoltà con emarginazione sociale o economiche. Aiuto economico, Aiuto domiciliare, Aiuto sostitutivo

20.2. Legge 1993/84 istituzione della figura dell’assistente sociale

21. Servizio di assistenza domiciliare del comune (SAD)

21.1. Viene stabilito in base al PAI compilato dall’assistente sociale e dalla fascia ISEE

22. È un servizio di tipo socio-assistenziale non sanitario come L’ADI dell’ASL

22.1. Viene garantito tra tre figure, OSS, ASA,OSA

22.1.1. Servizio di lavanderia, telesoccorso, trasporto, pasti a domicilio

22.1.1.1. PAI: 5 fasi; Raccolta dati, osservazione, individuazione, determinazione. Attuazione, aggiornamento periodico

23. Legge sul trattamento dei dati personali legge n 196 del 2003

24. ADI, servizio domiciliare sanitario e socio sanitario garantito dall’ASL di appartenenza

24.1. Viene richiesta del MMG o Pediatra di libera scelta

24.1.1. Medico di medicina generale che prende in carico pazienti dai 14 ai 18 ma si può scegliere anche dai 6. Il pediatra dai 0 ai 14 anni.

24.1.1.1. I criteri di valutazione se concedere o no il servizio spetta all’ UVMD composta da diversi medici in diverse aree. (Unità specialistica multi dimensionale o disciplinare)

24.1.1.1.1. Collegio sindacale formato da tre membri ed in carica 3 anni

25. CD e CDI, semi residenziali per anziani oltre i 65 anni di età non autosufficienti, servizio medico, infermieristico, fisioterapico, socio assistenziale, educatori.

25.1. RSA, struttura a carattere socio sanitario, per persone con malattie geriatriche oltre i 65 anni e via eccezionale prima dei 65 con malattie senili. Struttura residenziali con supporto medico, infermieristico, fisioterapico, logopedico, socio sanitario, animazione.

25.1.1. Case albergo per anziani autosufficienti con discreta autonomia, di solito sono collegati alla RSA

25.1.1.1. Alloggi protetti per anziani con discreta autonomia dotata di veri e propri appartamenti con cucina e bagno, collegati con un pulsante di allarme collegato un operatore sociale 24h 365 l’anno

26. Centro diurno per disabili (CDD) per persone con disabilità moderata dai 18 ai 65 anni, eccezionalmente anche sotto i 18anni che deve essere compilata la richiesta dall’Unità operativa di neuropsichiatria infantile (UONPIA)

26.1. CSS: Comunità alloggio socio-sanitaria: Pazienti con problemi psichiatrici persistenti, struttura residenziali 24h con supporto medico, infermieristico, socio sanitario.

26.1.1. CSE: Centro socio educativo per persone con disabilità tra i 18 ed i 65 anni. Formulazione di un PI o di un PEI. Struttura diurna.

26.1.1.1. SFA: Servizio di formazione all’autonomia per persone disabili tra i 16 ed i 35 anni, non sono ammessi pazienti psichiatrici o dipendenti da sostanze. Attività propedeutiche svolte al reintegro della società e nel lavoro.

26.1.1.1.1. Hospice: Struttura residenziale per pazienti terminali nella loro ultima fase di vita. Nelle Hospice accreditate la retta e a carico totalmente della Regione.

27. Dimissioni protette: Continuità assistenziale del paziente in cura tramite scelta del SAD o ADÌ a domicilio o o periodo maggiore di lungodegenza

28. Ausili, ortesi, protesi, presidi

29. PAI, PEI, PRI. Fasi del PAI in strutture socio-sanitarie: Raccolta dati, valutazione, determinazione degli obbiettivi, pianificazione, attuazione, verifica degli obbiettivi prefissati. Ha diverse aree come medica, infermieristica, socio sanitaria, area educativa e sociale, fisioterapica ecc.

30. Lavaggio sociale (Acqua e sapone) Lavaggio antisettico (Sostanza antimicrobica ed acqua) Frizione antisettica (Detergente a base alcolica) Asepsi chirurgica (Sostanza antimicrobica ed acqua) In fase pre operazione)

30.1. Decreto legislativo 2003, classificazione dei rifiuti in rifiuti sanitari a rischio infettivo, non infettivo, con particolari sistemi di gestione, assimilabili agli urbani.

31. Bagno settimanale dell’assistito: Temperatura microclima 24-26 gradi, temperatura dell’acqua 36-38 gradi.

31.1. Scala di katz: Misura la capacità dell’assistito anziano di svolgere le adl principali per l’igiene