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Frizioni da Mind Map: Frizioni

1. Sollecitazioni termiche

1.1. si hanno in condizioni di strisciamento

1.1.1. finché non si raggiunge il tempo di innesco ho dissipazione di energia

1.1.1.1. nel dimensionamento bisogna considerare il caso peggiore ovvero:

1.1.1.1.1. Tutta l'energia persa viene dissipata dalla frizone sottoforma di calore

2. Funzione

2.1. Disconnettere l'inerzia del motore dalla trasmissione

2.1.1. permettendo

2.1.1.1. Cambi di marcia

2.1.1.2. Partenza da fermo

2.1.1.2.1. condizione di lavoro più gravosa

3. Prime frizioni

3.1. Frizione a disco conico

3.2. Frizione ad innesto radiale

3.2.1. Tutte stesso problema

3.2.1.1. Modulazione in forza, complicata da gestire per il guidatore comune

3.2.1.1.1. problema risolto con la frizione moderna

3.3. Frizione monodisco con comando a leva e molla elicoidale

4. Frizione monodisco a secco

4.1. costituita da tre sottoassiemi

4.1.1. Coperchio

4.1.1.1. solidale torsionalmente all'albero motore

4.1.1.1.1. costituito da

4.1.2. Disco frizione

4.1.2.1. Solidale all'albero della trasmissione

4.1.2.1.1. costituito da:

4.1.3. Sistema di attuazione

4.1.3.1. costituito da:

4.1.3.1.1. Cuscinetto reggispinta

4.1.3.1.2. Leveraggi

4.2. Principio di funzionamento

4.2.1. Frizione chiusa (pedale alzato)

4.2.1.1. sistema di attuazione a riposo

4.2.1.2. Molla a diaframma esercita forza su spingidisco

4.2.1.2.1. condizione di attrito statico con la superficie di attrito

4.2.2. Fase di apertura della frizione

4.2.2.1. azionamento pedale della frizione

4.2.2.1.1. leveraggi traslano assialmente il cuscinetto reggispinta verso la molla a diaframma

5. Dimensionamento disco frizione

5.1. obbiettivo:

5.1.1. determinare raggio esterno e raggio interno del disco

5.1.1.1. Primo dimensionamento

5.1.1.1.1. ipotesi distribuzione di pressione costante

5.1.1.2. Dimensionamento corretto

5.1.1.2.1. basato su ipotesi di Reye

5.1.2. Ottimizzazione

5.1.2.1. raggio interno tale da massimizzare la coppia trasmessa a parità di raggio esterno

6. Studio delle vibrazioni torsionali del sistema di trasmissione

6.1. Valutazione degli spostamenti angolari dei vari elementi

6.1.1. Albero motore

6.1.2. Albero di uscita della frizione

6.1.3. Albero della trasmissione

6.1.4. Assale

6.1.5. Ruota

6.1.6. Veicolo

6.2. Divisione della trasmissione in gruppi, ognuno con la propria inerzia

6.2.1. Motore+volano

6.2.2. Frizione+contralbero

6.2.3. Cambio

6.2.4. Differenziale

6.2.5. Ruote

6.2.6. Veicolo

6.3. Inserimento delle rigidezze torsionali dei vari elementi

6.3.1. modellate come molle torsionali di rigidezza costante

6.3.1.1. Frizione

6.3.1.2. Contralbero

6.3.1.3. Albero della trasmissione

6.3.1.4. Assale

6.3.1.5. Rigidezza ruota-veicolo

6.4. non si considerano effetti giroscopici

6.4.1. le inerzie sono costanti e non variano con giri motore

7. Definizione del problema oscillatorio

7.1. Defnizione in forma matriciale e vettoriale

7.1.1. Risoluzione tramite numeri complessi

7.1.1.1. Si trovano:

7.1.1.1.1. Autovalori

7.1.1.1.2. Autovettori

8. Calcolo delle grandezze equivalenti

8.1. Inerzie

8.1.1. conservazione dell'energia cinetica

8.2. Rigidezze

8.2.1. Conservazione dell'energia elastica

8.3. Spostamenti

8.3.1. definizione di rapporto di trasmissione

9. Soluzioni alternative

9.1. Frizioni di tipo pull

9.1.1. il cuscinetto reggispinta "tira a sé" la molla a diaframma in apertura invece di spingere

9.1.1.1. quando spinge si parla di frizione di tipo push

9.1.1.1.1. più usate

9.1.1.2. cambiano i leveraggi

9.2. Frizioni con volano a doppia massa

9.2.1. massa primaria

9.2.1.1. collegata all'albero motore

9.2.1.2. separata dalla massa secondaria da una molla torsionale

9.2.1.2.1. sostituisce le molle torsionali del disco frizione

9.2.2. massa secondaria

9.2.2.1. si interfaccia al disco frizione

9.2.3. maggior comfort

9.2.3.1. miglior smorzamento delle vibrazioni

9.2.3.1.1. ideale in:

10. Analisi dei tempi di innesto

10.1. Tempo di innseto

10.1.1. rappresenta l'istante in cui l'albero della trasmissione si ingaggia completamente con l'albero motore

10.1.1.1. velocià di rotazione dei due alberi diventa uguale

10.1.1.1.1. dipende fortemente da

10.2. analisi condotta con velocità motore costante