LA REPUBBLICA NEL CAOS

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LA REPUBBLICA NEL CAOS da Mind Map: LA REPUBBLICA NEL CAOS

1. L’uccisione di Cesare non risolse i problemi della repubblica.

1.1. Ma

1.1.1. Mise in conflitto Marco Antonio e Gaio Ottavio,per raccogliere l’eredità di Cesare.

2. Gaio Ottavio mentre era in Macedonia,divenne l’erede di Cesare,perciò rientrò a Roma.Riscossa l’eredità,la usò per conquistare il senato e l’esercito.

2.1. Il primo scontro tra Ottaviano e Marco Antonio avvenne per l’assegnazione delle province.

2.1.1. Cesare aveva previsto che Antonio governasse la Macedonia, ma dopo la sua morte, la Gallia Cisalpina divenne più strategica, e Antonio rivendicò il suo controllo, facendolo approvare dai comizi contro il senato.

2.1.1.1. Quando Decimo Bruto si oppose, Antonio lo assediò a Modena. Il senato dichiarò Antonio nemico pubblico e inviò contro di lui l’esercito consolare, supportato anche dalle forze di Ottaviano. Nella battaglia di Modena (43 a.C.), Antonio fu sconfitto e si rifugiò in Gallia Narbonese, dove trovò alleato il generale Marco Emilio Lépido.

3. Dopo la sconfitta di Antonio a Modena, iniziò una lotta politica e militare tra lui e Ottaviano per il potere.

3.1. Entrambi cercavano di ottenere il consenso del senato, dei cavalieri, dei veterani e della plebe, mentre il senato era diviso e sempre più influenzato dagli eventi. Ottaviano, nonostante non avesse l’età e il cursus honorum, chiese il consolato e, dopo il rifiuto del senato, marciò su Roma, dove si fece eleggere console per il 43 a.C.

3.1.1. Da console, annullò l’amnistia e istitui un tribunale per punire gli assassini di Cesare, segnalando la fine della sua politica di compromesso. Nel frattempo, Antonio aveva radunato 13 legioni, supportato dalle 10 legioni di Lepido.

4. Il Secondo triumvirato, pur essendo formalmente creato per riorganizzare lo stato, fu usato dai triumviri per avviare una sanguinosa repressione, giustificata come vendetta per Cesare, ma in realtà mirata a eliminare avversari politici e acquisire i loro beni.

4.1. Una legge legittimò l’uccisione di chiunque fosse sospettato di aver appoggiato la congiura contro Cesare. Furono stilate liste di proscrizione, portando all’eliminazione di numerosi nemici, tra cui Cicerone. In un clima di terrore, furono uccisi anche molti cittadini comuni per appropriarsi delle loro ricchezze.

4.1.1. In totale, vennero eliminati 300 senatori e 2000 cavalieri. Le loro teste e mani, comprese quelle di Cicerone, furono esposte sui Rostri come monito, con ricompense in denaro e privilegi per chi portava le teste.

5. Nel 43 a.C., Ottaviano, Antonio e Lepido formarono il Secondo triumvirato per affrontare la minaccia di Bruto e Cassio, che stavano radunando un esercito in Oriente.

5.1. A differenza del Primo triumvirato, il Secondo fu ufficializzato tramite una legge, diventando un’istituzione statale e attribuendo ai triumviri poteri assoluti. L’accordo, valido per cinque anni, dava loro il controllo su vari aspetti dello stato, come convocare il senato, legiferare, nominare magistrati e dichiarare guerra.

5.1.1. Il territorio fu diviso:

5.1.1.1. Antonio ottenne la Gallia Comata e Cisalpina, Ottaviano Africa, Sicilia e Sardegna, e Lepido la Gallia Narbonese e la Spagna. L’Italia rimase indivisa.

6. L’opposizione ai triumviri, guidata da Cassio e Bruto, che avevano radunato un esercito di 80.000 uomini in Macedonia, si scontrò con le legioni di Antonio e Ottaviano a Filippi, nel 42 a.C.

6.1. Dopo la sconfitta, Cassio e Bruto si suicidarono, e molti dei nobili che li seguivano morirono in battaglia. Le truppe superstiti passarono ai vincitori, e i pochi sopravvissuti furono colpiti da una dura rappresaglia.

6.1.1. La classe dirigente senatoria fu decimata dalle proscrizioni e dalla battaglia, venendo sostituita da una nuova élite più incline a seguire il potere assoluto dei triumviri.