
1. COME VARIANO LE PROFESSIONI SOCIALI IN EUROPA?
1.1. Per evidenziare tali DIVERSITÀ, Lorenz assume una PROSPETTIVA DIACRONICA.
1.1.1. Facendo quindi riferimento alla MODALITÀ con la quale è MATURATO il RAPPORTO tra lo STATO e i CITTADINI.
1.1.1.1. Di conseguenza a come nel tempo sia MATURATA la CITTADINANZA SOCIALE. (cittadinanza = status che conferisci diritti e doveri all'individuo).
1.1.1.2. Lorenz fa un esempio concreto, illustrando l'IDEA DI STATO nelle DIVERSE CULTURE POLITICHE
1.1.1.2.1. Quali:
1.2. Lorenz inoltre sottolinea che la figura dell'A.S. cambia anche a seconda dei REGIMI DI WELFARE.
1.2.1. I REGIMI di WELFARE si possono classificare in:
1.2.1.1. WELFARE UNIVERSALISTA (regime Socialdemocratico) --> Paesi Scandinavi - Figura A.S. APPREZZATA - Interviene solo in caso di BISOGNO conclamato. - Protegge TUTTI i CITTADINI. - FUNZIONE GARANTIRE la partecipazione e i DIRITTI di cittadinanza. - STATUS ALTO.
1.2.1.2. WELFARE RESIDUALE (regime Liberale) --> Regno Unito. - Figura A.S. vista con un certo DISCREDITO, in maniera NEGATIVA. - Interviene solo in ULTIMA ISTANZA, in casi PROBLEMATICI. - Protegge le categorie dei cittadini più BISOGNOSI. - FUNZIONE = di CONTROLLO SOCIALE. - STATUS BASSO.
1.2.1.3. WELFARE CORPORATIVO (regime Conservatore) --> Germania. - Figura A.S. PARCELLIZZATA/ FRAMMENTATA = LIMITE. - Interviene secondo il PRINCIPIO di SUSSIDARIETÀ. - Protegge i LAVORATORI. - FUNZIONE = sono assorbiti in responsabilità settoriali che possono RIPRODURRE e AMPLIFICARE le DISUGUAGLIANZE SOCIALI. - STATUS DIPENDE dal SETTORE di INTERVENTO.
1.2.1.4. WELFARE RUDIMENTALE (regime Mediterraneo) --> Spagna- Portogallo- Grecia -Italia Meridionale. - Figura A.S. POCO VALORIZZATA. - Interviene secondo un principio UNIVERSALISTA che però NON SI REALIZZA. - Protegge PENSIONATI- FAMIGLIE- LAVORATORI STABILI. - FUNZIONE = opera nel SETTORE PUBBLICO. - STATUS BASSO.
2. COME L'ASSISTENTE SOCIALE DOVREBBE RAPPORTARSI ALLA DIVERSITÀ CULTURALE?
2.1. L'A.S. nella sua pratica è tenuto a CONFRONTARSI costantemente con la DIVERSITÀ.
2.1.1. Tale fenomeno però, non viene visto come un aspetto negativo.
2.1.1.1. Anzi è ritenuto una fonte di ARRICCHIMENTO.
2.2. Lorenz così, prende in considerazione il tema delle MIGRAZIONI.
2.2.1. Le migrazioni diventano il CASO PARADIGMATICO attraverso cui CAPIRE COME L'A.S. DEVE RAPPORTARSI ALLA DIVERSITÀ.
2.3. I PROCESSI MIGRATORI hanno raggiunto il loro picco nel XIX secolo.
2.3.1. Però a partire dagli ANNI 70 del 900, iniziarono a rappresentare un PROBLEMA.
2.3.1.1. Per questo motivo, gli Stati hanno ideato TRE MODELLI DI GESTIONE DELL'IMMIGRAZIONE.
2.3.1.1.1. MODELLO DEL LAVORATORE OSPITE (anni 70 del XX secolo) --> Germania. -Il MIGRANTE è un LAVORATORE che entra TEMPORANEAMENTE in un Paese ospitante per lavorare, ma la sua permanenza e i suoi diritti sono limitati a un periodo di tempo definito e a determinate condizioni.
2.3.1.1.2. MODELLO ASSIMILATIVO (anni 70 in poi) --> Francia -L’IMMIGRATO viene integrato nella società ospitante a patto che si SPOGLI dei SUOI TRATTI CULTURALI. -Aspetto Negativo = ANNULLA LE DIFFERENZE – INDIVIDUI SRADICATI DALLE PRORPIE APPARTENENZE.
2.3.1.1.3. MODELLO MULTICULTURALE (anni 90) --> Canada. - INCORAGGIA le DIFFERENZE CULTURALI. - Contano piò i GRUPPI che i singoli individui. - LIMITE = RISCHIA di BLOCCARE l’INDIVIDUO all’interno di una determinata APPARTENENZA. - Aspetto Negativo = IRRIGIDIMENTO dei CONFINI.
2.4. Le MIGRAZIONI però durante gli ANNI 80 e 90 hanno messo in CRISI l'OMOGENEITÀ CULTURALE e i CONFINI di SOLIDARIETÀ.
2.4.1. Per questo motivo, anche il SERVIZIO SOCIALE ha dovuto RIVEDERE il suo RUOLO ed i suoi METODI.
3. -COME VIENE RITENUTA LA FIGURA DELL'ASSISTENTE SOCIALE? -PERCHÈ IL XIX SECOLO È RITENUTO FONDAMENTALE?
3.1. La figura dell'A.S. ritenuta INCOMPLETA
3.1.1. Perchè?
3.1.1.1. Le professioni del sociale si fondano la prorpia attività su CONOSCENZE NON CUMULATIVE NEL TEMPO.
3.1.1.1.1. Questo perchè la loro caratteristica principale è che RISPONDONO AI BISOGNI DI UNA SOCIETÀ E SI OCCUPANO DELL'ESSERE UMANO NELLA SUA TOTALITÀ.
3.1.1.2. Tutto ciò però non rappresenta affatto una debolezza
3.1.1.2.1. Anzi, un PUNTO DI FORZA.
3.2. XIX SECOLO
3.2.1. Nascita delle PROFESSIONI SOCIALI.
3.2.1.1. Contemporaneamente, si assiste al CAMBIAMENTO dei LEGAMI SOCIALI.
3.2.2. Periodo di grandi TRASFORMAZIONI.
3.2.2.1. Il sociologo Durkheim descrive tale cambiamento in termini di
3.2.2.1.1. PASSAGGIO DALLA SOLIDARIETÀ MECCANICA (società tradizionale in cui tutti agiscono allo stesso modo)
3.2.3. Caratterizzato da alcuni processi
3.2.3.1. Quali:
3.2.3.1.1. L'INDUSTRIALISMO
3.2.3.1.2. L'URBANIZZAZIONE
3.2.3.1.3. Il CAPITALISMO
3.2.3.1.4. Lo STATO NAZIONE
4. PERCHÈ L'ASSISTENTE SOCIALE SVOLGE UN RUOLO FONDAMENTALE NELLA PROMOZIONE DELLA CITTADINANZA SOCIALE?
4.1. Lorenz sostiene che l'A.S. deve impegnarsi in tale pratica nel momento in cui instaura un dialogo con l'utenza.
4.2. Questo approccio è fondamentale per poter comprendere le varie TRASFORMAZIONI INDOTTE DALLA GLOBALIZZAZIONE
4.2.1. Trasformazioni a LIVELLO MICRO
4.2.1.1. Quali il dosrientamento culturale e l'individualismo.
4.2.2. Trasformazioni a LIVELLO MACRO
4.2.2.1. Quali le disuguaglianze e la guerra
4.2.3. La GLOBALIZZAZIONE però, è soggetta anche ad una forte AMBIVALENZA
4.2.3.1. Ambivalenza che può generare sia:
4.2.3.1.1. Un atteggiamento di CHIUSURA: adottato di fronte a minacce esterne
4.2.3.1.2. Un atteggiamento di APERTURA: per cui si prova empatia nei confronti di tutti quei Paesi che si trovano in condizioni sfavorevoli
4.3. Vi sono DUE MODI attraverso i quali il progetto dello STATO-NAZIONE ha preso forma:
4.3.1. ESSENZIALISTA (VERSIONE NAZIONALISTA): si tratta del modo di intendere la Nazione, la quale viene vista come la condivisione dello stesso sangue, stessa terra. Legami Ascritti (determinati alla nascita).
4.3.1.1. A prevalere è il metodo essenzialista, tramite cui l'A.S. contribuisce alla CREAZIONE dello STATO-NAZIONE attraverso l'unificazione dei territori con popolazioni etnicamente e culturalmente omogonee.
4.3.1.1.1. L'A.S. contribuisce inoltre alla creazione dell'OMOGENEITÀ CULTURALE
4.3.1.1.2. Le PROFESSIONI SOCIALI sono ritenute figure funzionali alla CREAZIONE DELLO STATO-NAZIONE poichè il loro lavoro ha sempre un IMPATTO POLITICO, anche quando non ne sono consapevoli. questo ruolo e utilizzarlo per promuovere il cambiamento sociale, anziché limitarsi alla gestione della povertà e del disagio.
4.3.2. COSTRUTTIVISTA (VERSIONE RIVOLUZIONARIA-DEMOCRATICA): si tratta del modo di intendere la Nazione, come il frutto di un accordo tra cittadini. Legami Acquisiti (relazioni sociali che l'individuo sviluppa nel corso della sua vita).
5. QUAL'È IL RUOLO PRINCIPALE DELL'ASSISTENTE SOCIALE?
5.1. L'A.S. deve avere come COMPETENZA fondamentale quella COMUNICATIVA.
5.1.1. La COMUNICAZIONE avviene tramite una CONDIVISIONE dei CODICI CULTURALI da parte di OGNI INTERLOCUTORE.
5.1.1.1. Però ciò NON vuol dire che il SÈ dell'ALTRO SIA TOTALEMNTE ACCESSIBILE. (riservatezza)
5.2. Quindi il RUOLO dell'A.S. è quello di DECIFRARE questi CODICI per poter intervenire efficacemente.
5.2.1. Lorenz infatti sostiene che COMUNICARE SIGNIFICA COMPRENDERE i CODICI CULTURALI dell'ALTRO.
5.2.1.1. Ci sono DUE ERRORI che l'A.S. NON DEVE COMMETTERE
5.2.1.1.1. SEMPLIFICAZIONE = ridurre la complessività delle situazioni imponendo regole rigide e assolute su ciò che è giusto o sbagliato, senza tener conto delle differenze personali o culturali.
5.2.1.1.2. INDIFFERENZA MULTICULTURALE = una società riconosce la diversità culturale, ma non favorisce una reale integrazione o interazione tra i gruppi etnici e sociali.
5.3. Inoltre, l'A.S. deve INTERPRETARE i COMPORTAMENTI UMANI come se si trattasse di un linguaggio.
5.4. Quindi l'OBIETTIVO dell'A.S. è RICOSTRUIRE i LEGAMI SOCIALI ACCETTANDO LE DIFFERENZE
5.4.1. Per cui il suo IMPEGNO deve essere PRATICO- ETICO- POLITICO.