1. richiesta di vicinanza e accudimento
2. istinto biologico innato che si attiva in determinati momenti critici
3. il bambino mette in atto condotte finalizzate all’“essere con” l’adulto
4. durante l’attivazione e nella disattivazione del sistema di attaccamento il bambino produce ed avverte potenti emozioni
5. questo è un processo inter-affettivo che deve essere incoraggiato durante i primi anni di crescita del bambino, in modo tale da creare e mantenere un senso legato all'avere una individualità personale
6. In base alle sue ricerche Bowlby ha potuto identificare quattro tipi di attaccamento, quattro modalità di relazionarsi con l’Altro che si strutturano soprattutto a seconda della qualità di risposta (accudimento) dei genitori:
6.1. attaccamento sicuro
6.1.1. Affinché possa stabilirsi una modalità di attaccamento sicuro, occorrono genitori sensibili, affidabili, coerenti e soprattutto prevedibili.
6.1.2. L’attaccamento sicuro si produce infatti grazie alla capacità delle figure di accudimento di rispondere in modo congruo e tempestivo
6.1.3. I bambini con attaccamento sicuro presentano livelli di curiosità, motivazione e attenzione più strutturata, maggiore tolleranza alle frustrazioni, spiccato senso della cooperazione, capacità più intensa di preoccuparsi per gli stati d’animo altrui.
6.2. attaccamento evitante
6.2.1. genitori che non rispondono alle esigenze del figlio, rifiutandosi di aiutarlo e addirittura irritandosi ogniqualvolta chieda loro vicinanza.
6.2.2. situazione il bambino apprenderà ad inibire i propri bisogni, a non chiedere e soprattutto ad evitare qualsiasi richiesta d’aiuto.
6.2.2.1. A scuola questi soggetti possono apparire estremamente buoni, silenziosi e dall’ottimo profitto, pur in presenza di sentimenti di solitudine e abbandono emotivo.
6.3. attaccamento ambivalente
6.3.1. figure genitoriali che spesso non rispondono in modo adeguato alle richieste del figlio
6.3.1.1. ignorando ripetutamente, ma soprattutto imprevedibilmente, bisogni, emozioni e stati d’animo.
6.3.2. Questi bambini possono crescere non riuscendo mai a capire cosa fare per conquistare l’affetto dei genitori e non sapendo mai quando questi possono essere disponibili con loro.
6.3.2.1. Il bambino "ambivalente" cresce dubitando continuamente della realtà delle proprie percezioni, emozioni e sensazioni, questi bambini diventeranno gradualmente dipendenti dal mondo esterno, in quanto protesi alla ricerca di conferme circa la validità del proprio “sentire” e del proprio mondo emozionale.
6.3.3. Lo stabilizzarsi di un attaccamento ambivalente provoca rilevanti conseguenze sullo sviluppo del bambino. Il bambino cresce con un forte desiderio di indipendenza non sapendo esattamente cosa sia.
6.4. attaccamento disorganizzato
6.4.1. Genitori
6.4.1.1. Questa relazione si verifica quando i genitori rappresentano figure minacciose
6.4.1.1.1. Il "salvatore" è considerato anche il "nemico".
6.4.1.2. aggressivi
6.4.1.3. violenti
6.4.1.4. con gravi patologie mentali
6.4.1.5. alcolisti
6.4.1.6. abusanti
6.4.2. Quando chiede aiuto, il bambino deve difendere se stesso da una minaccia o da un pericolo.
6.4.3. Questa situazione senza scampo è considerata tra le più deleterie nello sviluppo della personalità di un bambino. Può portare ad una complessa patologia della coscienza denominata “disturbo da stress post traumatico”.