Iniziamo. È gratuito!
o registrati con il tuo indirizzo email
Giacomo Leopardi da Mind Map: Giacomo Leopardi

1. La poetica dell’idillio era incentrata sulle rimembranze, sulla rievocazione cioè del passato, della giovinezza perduta e della felicità sognata, fatta in tono sentimentale e malinconico, idillico, dandoci il profilo di un Leopardi assorto e nostalgico

2. Il suo pensiero può essere diviso in quattro differenti fasi:

2.1. Il pessimismo eroico

2.1.1. Che si concretizza con il concetto di compassione vista come unica possibilità per l'uomo di lottare contro la NATURA e il NULLA.

2.2. il pessimismo cosmico

2.2.1. Il poeta capisce che l'infelicità non è più dovuta ad una condizione storica e quindi non più legata alla relazione uomo-natura, gli uomini sono necessariamente infelici e devono quindi assumere un atteggiamento contemplativo,distaccato.

2.3. il pessimismo storico

2.3.1. Il poeta arriva a pensare che l'uomo sia artefice della propria infelicità e che la natura benevola e provvidenziale gli offra un rimedio per essere felice, ovvere ILLUSIONI e IMMAGINAZIONE. Ritiene inoltre che gli uomini antichi siano più grandi dei moderni in quanto vivevano in una condizione di felicità e pienezza vitale,differentemente i moderni,in quando a causa del progresso civile si sono distaccati dalla natura e hanno reso incapace l'uomo di azioni eroiche.

2.4. il pessimismo individuale

2.4.1. Il poeta pensa di essere il solo a vivere in una condizione di infelicità e angoscia, in un mondo in cui i suoi contemporanei riescono a farsi ingannare dalle illusioni prodotte dalla Natura.

3. Le illusioni in Leopardi/Foscolo

3.1. Per Leopardi le illusioni non sono altro che "ameni inganni". L'uomo per natura non tende a un piacere ma al piacere. E' sempre inappagato,insoddisfatto. Solo attraverso illusioni ed immaginazioni l'uomo riesce ad appagare questo piacere.

3.2. Differentemente le illusioni sono viste da Foscolo, sono onnipresenti , sono come un'antidoto della realtà negativa, segnata da una storia terribile. Per Foscolo è necessario crearsi illusioni che diano un significato alla vita, superando il freddo razionalismo. L'atteggiamento razionalistico ha infatti per Foscolo due conseguenze negative: dando un immagine esatta della realtà ci fa percepire in tutta la sua crudezza il dolore che domina la vita; Le illusioni sono sono fondamentali perchè non servono a sopravvivere ma a vivere con impeto, incitano l'uomo ad agire per ottenere l'immortalità.

4. Canto Notturno di un pastore errante dell'Asia

4.1. Il poeta non parla in prima persona: il canto è messo in bocca ad un uomo primitivo semplice e ingenuo.

4.2. Nella prima fase del suo pensiero Leopardi riteneva i primitivi più vicini alla natura, qui invece il primitivo è il filosofo come gli uomini civilizzati e sente fortemente l'infelicità sua propria e quella universale.

4.3. Il paesaggio si differenzia da quello degli altri idilli , non è idilliaco ma un paesaggio astratto e metafisico.

4.4. Il canto si distingue nettamente dagli altri idilli: non si fonda sulla memoria ,sull'effusione degli affetti, è una riflessione che partendo da interrogativi elementari coinvolge i grandi problemi metafisici: è quindi una poesia fondata sul "vero".

5. La Ginestra

5.1. Rappresenta il percorso spirituale di Leopardi e chiude il suo percorso poetico.

5.2. Viene composta da Leopardi nel 1836 presso Torre del Greco e viene pubblicata dall'amico Ranieri nel 1845 nell'edizione postuma dei canti. Si compone di 317 versi raccolti in strofe libere.

5.3. L'input gli viene dato dalla vista della "Ginestra" docile fiore che vede crescere sulle pendici del Vesuvio, dove città ed esseri umani sono stati distrutti dalla crudeltà della natura che non si cura dei propri figli.

6. La poetica dell'idillio

6.1. I GRANDI IDILLI contengono invece la meditazione del poeta su vicende personali, contengono la riflessione sulla condizione umana di miseria e dolore. Nei grandi idilli tornano le immagini vaghe e indefinite ma sono rarefatte e prive di ogni corporeità. Tra questi possiamo trovare: A Silvia, Le ricordanze,La quiete dopo la tempesta, il sabato del villaggio, Canto notturno di un pastore errante dell'Asia e il Passero Solitario.

6.1.1. Il passero solitario viene collocato tra i piccoli idilli poichè la data di composizione è incerta.

6.2. La parola Idillio deriva da greco e significa "quadretto" . Difatti gli idilli erano dei brevi componimenti di carattere descrittivo. Il maggior rappresentante di questa poesia idilliaca fu Teocrito (312-250 a.C) che divenne famoso soprattutto per le sue poesie pastorali. Per tale motivo con il termine IDILLIO si iniziò ad indicare quei componimenti di carattere pastorale e bucolico. Negli anni il 1819 Leopardi aveva tradotto gli idilli pastorali di Mosco (poeta greco del III secolo a.C) imitatore di Teocrito, componendo anche egli poesie pastorali.

6.3. Leopardi realizza gli idilli tra il 1819 e il 1821 e sono tradizionalmente chiamati: PICCOLI IDILLI. Tra questi possiamo trovare: L'infinito (1819), Alla Luna(1819), La sera al dì di festa(1820),La vita solitaria (1821), Il sogno (1821). Nei piccoli idilli riscontriamo il pessimismo storico di Leopardi , la teoria del piacere e la poetica del vago e dell'indefinito.