1. Quattro approcci allo studio dello sviluppo
1.1. APPROCCIO COMPORTAMENTISTA
1.1.1. Organismo docile e plasmabile
1.1.2. Capacità di apprendimento illimitata
1.1.3. Cambiamento solo a causa ambientale
1.1.4. Ripetizione comportamenti con conseguenze soddisfacenti
1.1.4.1. Rinforzo positivo
1.1.5. Eliminazione comportamenti con conseguenze negative
1.1.6. METODO
1.1.6.1. Sperimentazione e osservazione
1.1.6.1.1. Si può inserire variabile controllo
1.1.6.1.2. Con massimo controllo
1.1.7. SVILUPPO
1.1.7.1. Progressivo modellamento delle risposte del bambino da parte dell'ambiente in cui vive
1.1.8. Correnti teoriche
1.1.8.1. Comportamentismo radicale
1.1.8.1.1. Skinner
1.1.8.2. Apprendimento sociale
1.1.8.2.1. Bandura
1.2. APPROCCIO ORGANISMICO
1.2.1. Attivo e spontaneo
1.2.2. Si auto organizza
1.2.3. Portato a realizzare proprie potenzialità
1.2.4. Cambiamento
1.2.4.1. Caratteristica del comportamento
1.2.4.2. Guidato da leggi
1.2.5. Scoperta e comprensione
1.2.5.1. Costruita gradualmente
1.2.5.2. Attraverso continuo interscambio con l'ambiente
1.2.6. METODO
1.2.6.1. Sperimentazione e osservazione
1.2.7. Piaget Vygotskij Weber
1.3. APPROCCIO PSICOANALITICO
1.3.1. Organismo simbolico
1.3.1.1. Attribuisce significati a lui e al mondo
1.3.1.2. Attribuisce significati a lui e al mondo
1.3.2. Cambiamento
1.3.2.1. Risultato conflitti interni
1.3.3. Caratterizza lo sviluppo
1.3.3.1. New node
1.3.4. METODO
1.3.4.1. Osservazione naturalistica
1.3.4.2. Colloquio clinico
1.3.4.3. Osservazione relazione osservatore-osservato
1.3.4.4. Ricostruisce la storia personale degli individui
1.4. APPROCCIO ECOLOGICO
1.4.1. Nel 1979
1.4.1.1. Bronfenbrenner
1.4.2. Sviluppo
1.4.2.1. Analizzato nel contesto
1.4.2.2. Nozione complessa
1.4.2.3. Serie di strutture ordinate
1.4.2.3.1. Una nell'altra
2. Di che tipo di cambiamento si tratta
2.1. Continuo e graduale
2.1.1. Quantitativo
2.1.1.1. Comportamentismo
2.2. Discontinuo e improvviso
2.2.1. Qualitativo
3. Processi causano cambiamenti
3.1. Fattori ambientali
3.1.1. COMPORTAMENTISMO
3.1.2. Influenzano la natura delle capacità
3.2. Fattori genetici
3.2.1. Dovuto alla genetica del soggetto
3.2.2. Chomsky
3.3. Unione dei due fattori
3.3.1. ORGANISMICHE
3.3.2. Interazione tra il soggetto e le caratteristiche ambientali
4. Natura del cambiamento
4.1. Quantitativa
4.1.1. ACCRESCIMENTO cambiamenti nel tempo
4.1.2. COMPORTAMENTISMO
4.1.2.1. Plasmato da esperienze e apprendimento
4.2. Qualitativa
4.2.1. TRASFORMAZIONE capacità o COMPARSA nuova capacità
4.2.2. ORGANISMICHE
4.2.2.1. attivo costruttore delle sue capacità grazie a influenze interne
4.2.2.1.1. Piaget e Vygotskij
5. Come si spiega lo sviluppo cognitivo?
5.1. 3 prospettive
5.1.1. Maturazionismo
5.1.1.1. Gesell
5.1.1.2. La maturazione regola la comparsa di nuove abilità
5.1.1.2.1. Col procedere dell'eta
5.1.1.3. La genetica influenza gli schemi generali e le tendenze individuali
5.1.1.4. Lo sviluppo è indipendente dalla pratica ed esercizio
5.1.1.4.1. C'è una regolarità nella comparsa delle abilità motorie
5.1.1.5. Fattori ambientali alterano la maturazione
5.1.1.5.1. Chomskycrede che valga anche per il linguaggio
5.1.2. Comportamentismo
5.1.2.1. Bijou e Baer
5.1.2.2. Individui plasmati dall'ambiente
5.1.2.3. Principi
5.1.2.3.1. Parsimonia
5.1.2.3.2. Riduzionismo
5.1.3. Costruttivismo
5.1.3.1. Piaget
5.1.3.1.1. Sviluppo dell'apprendimento NO dello sviluppo
5.1.3.2. Pensiero infantile qualitativamente diverso dall'adulto
5.1.3.3. Credenze e conoscenze
5.1.3.3.1. Costruite attivamente
5.1.3.3.2. Diverse dall'adulto
5.1.3.4. Tra individuo e ambiente
5.1.3.4.1. Interazione bilaterale
5.1.3.5. Cambiamento
5.1.3.5.1. Influenza capacità di APPRENDIMENTO e MEMORIA
6. Differenze individuali di sviluppo
6.1. Differenze tra individui diversi
6.1.1. INTERINDIVIDUALI
6.2. Differenze tra aspetti dello sviluppo di un individuo
6.2.1. INTRAINDIVIDUALI
6.3. In entrambe bisogna tener in considerazione l'interazione
6.3.1. Fattori maturativi
6.3.2. Fattori ambientali
6.3.3. Apprendimento
6.4. In quali aspetti?
6.4.1. Temperamento
6.4.1.1. Stile di comportamento nel l'interazione con l'ambiente
6.4.1.2. Provvisto già dalla nascita
6.4.1.3. I comportamenti si modificano nel tempo
6.4.1.3.1. Profilo temperamentale riconoscibile sempre
6.4.2. Popolarità
6.4.2.1. Godono o meno adolescenti nei confronti dei loro coetanei
6.4.3. Acquisizione del linguaggio
7. Metodi di ricerca
7.1. Esperimento
7.1.1. VARIABILI INDIPENDENTI
7.1.1.1. ricercatore la manipola
7.1.2. VARIABILI DIPENDENTI
7.1.2.1. Comportamento osservato modificato più o meno dalla manipolazione
7.1.3. Almeno due gruppi
7.1.3.1. GRUPPO SPERIMENTALE
7.1.3.1.1. In cui avviene la manipolazione della variabile indipendente
7.1.3.2. GRUPPO DI CONTROLLO
7.1.3.2.1. Non riceve trattamento
7.1.4. Ipotesi confermata se
7.1.4.1. Variabile dipendente cambia solo nel gruppo sperimentale
7.2. Disegno quasi-sperimentale
7.2.1. Non permette di manipolare le variabili
7.2.2. Non permette inserire i soggetti in modo casuale nei gruppi sperimentali
7.3. Disegno correlazionale
7.3.1. Misura il grado di associazione delle variabili
7.3.1.1. Non modifica le variabili sperimentalmente
7.3.1.2. Non distingue tra gruppo sperimentale e di controllo
7.4. Osservazione
7.5. Interviste e questionar
8. Disegni di ricerca
8.1. Longitudinali
8.1.1. Stesso gruppo di individui osservato
8.1.1.1. BREVE TERMINE
8.1.1.1.1. Stessi soggetti in due età differenti
8.1.1.2. LUNGO TERMINE
8.1.1.2.1. Durata minima tre anni con almeno tre osservazioni
8.2. Trasversali
8.2.1. Gruppi di individui di età diversa
8.2.1.1. Confrontati nello stesso momento