1. 1 - Gusto borghese influenzato
1.1. Romanzi storico-risorgimentali
1.2. Certa letteratura tardo-romantica (Edmengarda del Prati)
1.3. Moda dei romanzi d'appendice francesi
1.4. Esempi
1.4.1. 1_ Espediente del manoscritto o delle lettere, da cui il narratore dichiara di aver ricavato la sua storia (espediente già manzoniano, ma prima ancora proprio del <<romanzo nero>> inglese - cui il romanzo d'appendice si ispirava;
1.4.2. 2_ Gli intrecci a <<suspence>>, condotti sull'alternanza di successivi <<nodi>> e <<scioglimenti>>;
1.4.3. 3_ la presentazione <<esterna>> dei personaggi;
1.4.4. 4_ Il trito repertorio d'immagini
2. 2 - I rapporti della narrativa <<borghese>> con la fase verista
2.1. 1_ dichiarata esigenza del vero; ad esempio documentazione per Storia di una capinera;
2.2. 2_ celebrazione, di contro all'adulterio, di precisi valori etici: la casa, la famiglia, il lavoro;
2.3. 3_ Sul piano formale, si nota in questi romanzi lo sforzo di conquista della lingua italiana, particolarmente arduo data la formazione regionale dello scrittore.
3. 3 - Nedda
3.1. L'incontro con la Scapigliatura contribuì a suscitare un primo moto di ripulsa contro la soddisfatta e opulenta società borghese. Prima idea di un ciclo dei <<vinti>>.
4. 4 - Il Verga <<verista>>
4.1. 1_ L'evoluzionismo (prefazione ai Malavoglia): da questa dottrina derivò il senso della vita come lotta, individuale e di classe, <<che produce la fiumana del progresso>>. Estraneità a ottimismo positivistico.
4.2. 2_ La questione meridionale (morale dell'ostrica): ineluttabilità delle leggi economiche e di classe contro le quali riteneva inutile, anzi esiziale, ribellarsi; Ideologia conservatrice, caratterizzata da una considerazione passiva, sebbene pietosa, delle pene degli umili;
4.3. 3_ Il naturalismo francese: principio dell'impersonalità (opera d'arte sembra essere fatta da sè);
5. Novità di Verga
5.1. 1_Soluzione linguistica popolare, senza ricorrere al dialetto - Veniamo da restaurazione aulica di Carducci e dal culto dannunziano della parola;
5.2. 2_ Un mondo negato alla speranza, chiuso nella fatica quotidiana di vivere
5.3. 3_ Diverso e autonomo il suo verismo di contro al naturalismo francese (romanzo a tesi)
5.4. 4_ Esistenza come solitudine e cosmica infelicità, punti di contatto con decadentismo.
6. 5 - Vita dei campi
6.1. Tematiche
6.1.1. 1 _ Il principio dell'impersonalità trova la sua prima espressione compiuta attraverso la rappresentazione obiettiva dei meccanismi che regolano la vita, del destino di sconfitta che grava sui deboli;
6.1.2. 2_ Sacralità di certi principi elementari inviolati nel mondo contadino;
6.1.3. 3 _ Talvolta la lotta per l'esistenza vista come conflitto tra l'individuo, originariamente buono, e la società corrotta e corruttrice;
6.2. Tecniche (vera novità)
6.2.1. 1_ discorso indiretto libero;
6.2.2. 2_ sintassi zoomorfa
6.2.3. 3_ alternarsi del piano oggettivo dell'autore (realtà storica)
7. 6 - I Malavoglia
7.1. Romanzo corale
7.1.1. Il tema dei vinti
7.1.1.1. 1_ collettivo: Borboni - Savoia (nuove tasse e coscrizione obbligatoria):
7.1.1.2. 2_ privato
7.1.1.3. 3_ Unica pausa, sentimenti elementari e potenti (Natale, Pasqua, primavera).
7.2. Novità stilistiche
7.2.1. criterio stilistico dell'impersonalità
7.2.1.1. 1_ regressione
7.2.1.2. 2_ Andamento rapsodico, nasconde l'intreccio;
7.2.1.3. 3_ Discorso rivissuto o erlebte Rede;
7.2.1.4. 4_ Alternarsi indiretto libero, discorso indiretto, discorso diretto;
7.2.1.5. 5_ Linguaggio con coloritura siciliana, sintassi popolare, no disarmonie, paratassi
7.2.2. Rivoluzione verghiana del linguaggio
7.2.2.1. 1_ vs Manzoni
7.2.2.2. 2_ ruolo personaggi
8. 7 - Le Novelle rusticane e la roba
9. 8 - Mastro Don Gesualdo
9.1. 1_Il mito della roba
9.2. 2_ disgregazione di qualsiasi pausa serena
9.3. Modi narrativi
9.3.1. 1_ Periodi ampi e sinfonici alternati a brevi, spezzati;
9.3.2. 2_ Patina di letterarietà del linguaggio;
9.3.3. 3_ Da parlato filtrato o indiretto libero a monologo interiore;
9.3.4. 4_ Meno paratassi, più dialogo;
9.3.5. 5_ Toni, a volta, caricaturali;