1. Protestantesimo e nascita di nuove dottrine religiose
2. RIFORMA CATTOLICA
2.1. CAUSE
2.2. CONSEGUENZE
2.2.1. Misure di rinnovamento spiriturale,teologico,liturgico e misure di riorganizzazione
2.2.1.1. Formazione di organismi per il controllo repressivo
2.2.1.2. Realizzazione di programmi di riforma interni alla Chiesa
2.2.1.3. Promozione attività di assistenza verso i poveri e i bisognosi
2.2.1.4. Riorganizzazione dell'istruzione religiosa
2.2.2. Viene fondata la Compagnia di Gesù
2.2.2.1. Fondata nel 1534 da Ignazio di Loyla
2.2.2.2. Caratteristiche:
2.2.2.2.1. - Obbedienza al papa,voto speciale
2.2.2.2.2. - Formazione culturale,prevede uno studio prolungato di 17 anni
2.2.2.2.3. - Apostolato,con disponibilità di intraprendere l'attività missionaria
3. CONCILIO DI TRENTO
3.1. (1545-1563)
3.2. Convocato da Papa Paolo III
3.3. SCOPO
3.3.1. Affrontare e risolvere tre questioni della Cristianità ovvero:
3.3.1.1. - Conciliazione tra cattolici e protestanti per ricostruire l'unità della chiesa
3.3.1.2. - La definizione della dottrina cattolica
3.4. Dal 1562 il concilio ebbe la sua ultima sessione con Pio IV: ha convalidato tutti i decreti e concluso il concilio
3.4.1. Stati divisi in 2 decreti:
3.4.1.1. - I decreti di riforma
3.4.1.1.1. Basati sull'organizzazione della Chiesa e del clero
4. CHIESA NELL'ETÁ DELLA CONTRORIFORMA
4.1. Il concilio di Trento ricondusse la Chiesa al suo principale compito: cura delle anime
4.1.1. CARATTERISTICA PRINCIPALE
4.1.1.1. Progressiva affermazione della centralità del papato,organizzata in:
4.1.1.1.1. - Esigenza di affrontare il protestantesimo
4.1.1.1.2. - Necessità di piegare le resistenze all'attuazione dei decreti conciliari
4.1.1.1.3. Questa organizzazione contraddisse il ruolo del vescovo che viene esaltato dal concilio
4.2. La Chiesa assume un ruolo di severa censura nei confronti degli intellettuali
4.2.1. Come nel caso di Galileo Galilei che fu condannato a abiurare alla teoria copernicana (22 giugno 1633)
4.2.1.1. Doveva fungere da messaggio intimidatorio per gli intellettuali
4.3. Pur se tra molte contraddizioni papato e vescovi si impegnarono nel far attuare il concilio
4.3.1. Nel frattempo l'Inquisizione cambia in Santa Romana Inquisizione (1542) rinominata nel 1588 con una successiva riforma in Santo Uffizio
4.3.1.1. Il primo importante provvedimento di attuazione dei decreti conciliari fu la Professio fidei tridentina emanata da Pio IV nel 1564: professione di fede del cattolicesimo imposta a vescovi e parroci
5. LO SLANCIO MISSIONARIO
5.1. Seppur la carta è limitata alle colonie spagnole e portoghesi,nell'epoca della controriforma la Chiesa cattolica fu caratterizzata da un vero e proprio slancio missionario
5.1.1. Oltre alle mete classiche delle missioni come Europa orientale,Africa settentrionale e Medio Oriente iniziano a viaggiare anche verso America Latina,Canada,colonie portoghesi in Africa e in India,Cina e Giappone
5.1.1.1. Inoltre si avviò un'azione di riconquista verso l'Europa riformata
5.2. Importante fu l'opera di riorganizzare le missioni a cui si fecero carico i missionari
5.2.1. La preparazione dei missionari si fece sempre più accurata:
5.2.1.1. I PREDICATORI STUDIAVANO LE LINGUE delle aree a cui erano destinati
5.2.2. Ai missionari gesuiti fondarono le reducciones di evangelizzazione
5.2.2.1. Erano delle comunità rigidamente organizzate da un regolamento dove veniva indicato orario di lavoro,tempo libero e quello da dedicare alla preghiera
5.2.2.2. Ogni famiglia coltivava un appezzamento di terreno da cui traeva le risorse per soddisfare i propri bisogni
5.2.2.3. I Gesuiti fondarono dei villaggi nei quali gli indigeni,liberati dalla servitù verso i colonizzatori,esercitavano liberamente un mestiere e coltivavano i campi
5.2.2.3.1. L'amministrazione sia spirituale che economica delle comunità era controllata dai Gesuiti.L'iniziativa ebbe successo:nel corso del secolo fondarono decine di villaggi