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SINISTRA STORICA by Mind Map: SINISTRA STORICA

1. Francesco CRISPI

1.1. Da giovane era stato mazziniano e garibaldino, dopo l’unificazione era passato dalle idee repubblicane a un'idea monarchica (convinto che solo sotto il regime dei Savoia per l'Italia fosse possibile consolidare quell'unità nazionale). Rimane al potere quasi interrottamente dal 1887 fino al ’96. (pausa da ’91 al ’93)

1.2. POLITICA INTERNA

1.2.1. Fu contemporaneamente presidente del consiglio, ministro degli esteri e ministro degli interni

1.2.2. RIFORMA DELLE AMINISTRAZIONI: rendeva elettiva la carica del sindaco

1.2.3. NAZIONALIZZAZIONE DELLE MASSE: Nelle scuole si insegna la lingua italiana, geografia e la storia della nazione e nelle piazze sorgono monumenti a Mazzini, Vittorio Emanuele II e Garibaldi

1.2.4. Estense il DIRITTO DI VOTO a tutti i cittadini maschi che sapevano leggere e scrivere con redito superiore a 5 lire

1.2.5. POLITICA GIUDIZIARIA

1.2.5.1. NUOVO CODICE PENALE ZANARDELLI

1.2.5.1.1. Abolisce pena di morte, sancisce diritto allo sciopero

1.2.5.2. Vennero concessi ampi poteri alla polizia

1.2.5.2.1. La prima rivolta contro il carattere repressivo dell’azione di Crispi si ha in Sicilia, dove si formano delle associazioni politiche, chiamate ‘Fasci dei Lavoratori’, che avevano idee democratiche o socialiste. Proteste anche contro le tasse e le amministrazioni locali.

1.3. POLITICA ESTERA

1.3.1. Sostiene la Triplice Alleanza contro la Francia

1.3.1.1. Suscitò la protesta dell'opinione pubblica che ancora vedeva nell'Austria la naturale nemica dell'Italia.

1.3.2. Accentuò i contrasti politici ed economici con la Francia e questo causò per l'Italia un decremento del 40% sulle sue esportazioni, e ciò fu un colpo molto duro

1.3.2.1. Per fronteggiare la crisi impose nuove tasse che causarono proteste che fecero cadere il primo governo Crispi

1.3.3. Fece della POLITICA COLONIALE un punto forte del suo programma, illudendosi di poter fare acquistare così all'Italia un ruolo di grande potenza. Voleva costruire un vasto dominio coloniale dal Mar Rosso all'Etiopia.

1.3.3.1. Nel 1890, in seguito ad un intervento italiano a sostegno di Ras Menelik che ambiva alla successione del regno d'Etiopia, l'Italia ebbe la sua prima colonia in Africa, l'Eritrea.

1.3.3.1.1. Però l’esercito italiano venne sconfitto disastrosamente ad Adua. La sconfitta ha gravissime ripercussioni politiche, infatti Crispi dà le dimissioni.

1.4. CRISPI II

1.4.1. Ha una base parlamentare più ampia ed è orientato più a sinistra del precedente

1.4.2. Riforme sulla Sanità pubblica

1.4.3. Il 13 settembre 1889 Crispi subisce un attentato da uno studente repubblicano e questo aumenta la sua intolleranza verso le opposizioni

1.4.4. La crisi economica si aggravò e il tentativo di riordinare settore finanziario fece cadere il governo

1.5. CRISPI III

1.5.1. le enormi tensioni sociali

1.5.1.1. interviene brutalmente, facendo proclamare lo stato d’assedio in Sicilia (contro i Fasci dei lavoratori) ed in Lunigiana (insurrezioni anarchiche)

1.5.2. Aumenta il controllo dello Stato sulla Banca d’Italia, favorisce il decollo dell’industria pesante.

1.5.3. aumento delle imposte che genererà malumori e provocherà un rimpasto di governo nel giugno del 1894.

1.6. CRISPI IV

1.6.1. Riesce a risanare il bilancio tramite a una riferma finanziaria

1.6.2. A giugno il presidente del consiglio aveva subito un nuovo attentato

1.6.2.1. presenta in parlamento una serie di provvedimenti volti a colpire gli anarchici ed il terrorismo

1.6.3. Sarà proprio il fallimento dei tentativi coloniali a provocare la sua fine politica. Francesco Crispi è costretto ad assumersi la responsabilità di questa sconfitta le sue dimissioni.

2. Agostino DEPRETIS

2.1. Per cercare l'appoggio dei deputati di destra attua una politica TRASFORMISTA: vengono abbandonati gli schieramenti per creare una maggioranza grazie ad alleanze

2.2. POLITICA ESTERA

2.2.1. Nel 1833 viene stipulata TRIPLICE ALLEANZA con Austria e Germania (contro Francia)

2.2.2. COLONIALISMO: Nel 1869 la società genovese Rubattino prende possesso della baia di Assab in Eritrea e lo stato italiano lo acquista (lo stato si affida a società privato perché debole)

2.3. POLITICA INTERNA

2.3.1. RIFORMA DELLA SCUOLA: promosse l'istruzione elementare laica obbligatoria e gratuita

2.3.1.1. Legge Coppino (1877)

2.3.2. RIFORMA ELETTORALE: il diritto di voto fu abbassato dai 25 ai 21 anni per chi aveva un censo superiore a 20 lire e la licenza di seconda elementare

2.3.3. ABOLIZIONE TASSA SUL MACINATO

2.3.4. COMBATTERE CLERICALISMO (voleva combattere neri=cattolici)

2.3.5. DECENTRAMENTO DEL POTERE DELLO STATO

2.3.6. Nel 1877 fu abbandonato il libero scambio per una POLITICA PROTEZIONISTICA (preoccupati per concorrenza americana)

2.3.6.1. NORD: Vantaggioso, soprattutto per industria tessile e siderurgica

2.3.6.2. SUD: L'economia si basava principalmente sull'agricoltura che a causa del protezionismo entro in crisi. Causò l'esodo dei emigrati meridionali verso il nord d'Italia o l'America

2.4. INCHIESTA JACINI: Il senatore Stefano Jacini nel 1877 venne incaricato di fare un rapporto sulla situazione delle campagne mettendo alla luce le drammatiche condizioni del popolo italiano

2.4.1. Denunciava l’arretratezza dei sistemi di coltivazione, la mancanza di investimenti per le innovazioni e affermava che le condizioni di vita delle popolazioni rurali erano segnate da malattie

3. CARATTERISTICHE

3.1. Orientamento LIBERALE (come destra)

3.2. Rappresentava la classe media del nord e del sud, la borghesia urbana, i piccoli imprenditori, i giornalisti e gli accademici.

3.3. PROGRAMMA: azione riformatrice incentrata soprattutto sulle questioni della riforma della scuola e dell’estensione del diritto di voto.

3.4. ESPONENTI: spesso erano ex-garibaldini o ex-mazziniani che avevano accettato e riconosciuto il Regno d’Italia

4. dal 1876 al 1896